FILMSOLO

Alla scoperta di Lorenzo Bechi e della sua casa di produzione cinematografica FILMSOLO.

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Lorenzo Bechi è FILMSOLO, FILMSOLO è Lorenzo Bechi. Nella sua vita, infatti, c’ è ben poco che non riguardi il cinema e FILMSOLO è la creatura che ha messo al mondo per dare forma a questa passione. Cresce nel centro di Firenze e come tanti suoi coetanei sviluppa un rapporto di amore e odio con la città, adorando il suo il lato estetico e la sua atmosfera, ma detestando tanti dei suoi abitanti: arroganti, chiusi e ostili alle novità. Fin da bambino gioca con foto e videocamere. Un po’ alla volta inizia anche a sperimentare con questi strumenti e a immergersi sempre più nel mondo della pellicola, almeno come spettatore. Nonostante tutti questi sintomi, si iscrive a Psicologia. Dopo la laurea crea, quasi per gioco, il logo BigFatFanny e l’omonimo sito che ospita contenuti eterogenei. Gli adesivi iniziano a tappezzare le mura di Firenze, nascono delle t-shirt che riscuotono un discreto successo fino a rischiare addirittura di diventare un vero e proprio marchio di moda. Fortunatamente la cosa non va in porto e Lorenzo, fuggendo inorridito dal mondo della moda, torna alla sua passione originaria e si iscrive – finalmente! – a una scuola di cinema. Al momento della realizzazione del corto per il diploma si rende conto di voler lavorare in modo assolutamente autonomo e indipendente, senza alcuna intrusione esterna. Fonda così la propria casa di produzione cinematografica – FILMSOLO, non a caso – con lo scopo di riuscire a realizzare film di qualità senza grandi investimenti. L’idea di cinema povero, infatti, secondo Lorenzo è attuale più che mai ai nostri giorni. Le grandi produzioni sfruttano al massimo la tecnologia per offrire una qualità dell’immagine sempre migliore, così facendo però spesso trascurano il contenuto, finendo per proporre – rigorosamente in HD – un cinema privo di vita, di forza e, quindi, inespressivo. Un adeguato livello di qualità delle immagini è ormai raggiungibile a prezzi decisamente accessibili, ma ciò che più conta sono i contenuti e quelli non hanno prezzo!
Per FILMSOLO il cinema è una costante sperimentazione sul linguaggio volta a dare forma a quel monologo interiore di aspettative, paranoie, desideri e insofferenze che caratterizza ognuno di noi. Un lavoro al quale inevitabilmente stanno strette le sceneggiature pressoché standard del cinema di intrattenimento contemporaneo e che non può fare a meno di rifugiarsi nella ricerca artistica.
L’impronta stilistica di FILMSOLO è riconoscibile grazie ad alcune caratteristiche e tematiche ricorrenti. Quella maggiormente d’impatto è l’onnipresenza del bianco e nero a forte contrasto. Oltre al gusto personale, questa scelta è motivata dalla convinzione che tale ambiente cromatico sia capace di instaurare una comunicazione diretta e immediata con lo spettatore, riuscendo al contempo a trasmettergli la complessità del messaggio. Lorenzo cerca sempre di usare la scala di grigi con la medesima cura, quasi maniacale, che grandi registi – da Kubrick a Wes Anderson – hanno nei confronti di determinate palette di colori.
Nelle pellicole di FILMSOLO vi è inoltre un grande uso di immagine frontali, simmetriche e fisse, capaci di creare una scenografia epica che spesso gioca in contrasto con il suo contenuto grottesco creando un forte effetto drammatico. Come in Halibut (2015), film privo di dialoghi e di una vera e propria sceneggiatura nel quale gli attori, ridotti a marionette umane, rivelano la voragine di assurdità che vanamente cercano di colmare con le loro auto-narrazioni. Nei confronti dei bagni, invece, si può parlare di vera e propria ossessione! Il bagno è visto come un – seppur momentaneo – rifugio dove poter stare pacificamente in solitudine, ma al contempo un luogo di confronto e, spesso, di socialità forzata – basti pensare ai bagni dei locali. Il bagno, inoltre, è un luogo narrativo strategico perché attiva pressoché immediatamente un voyeurismo quasi morboso e consente ai personaggi di descriversi esclusivamente tramite le azioni che vi compiono. Lorenzo arriva a pensarlo addirittura come una metafora del cinema: «si guarda a uno schermo un po’ come si sbircia dal buco della serratura della porta di un bagno». I bagni sono l’unica location di Bathrooms (2013) che racconta le vicende di un gruppo di giovani fiorentini impegnati a partecipare al quotidiano carnevale delle loro esistenze. Un altro elemento ricorrente sono le camminate solitarie, capaci di evocare in pochi passi la condizione interiore dei personaggi. E di passi ne fanno tanti i protagonisti di Seguo il salto del cocumat e vado verso occidente (2012) che camminano persi in una campagna toscana che si fa specchio del loro disorientamento interiore.
Non di solo cinema si può vivere, ma sicuramente di cose che lo riguardano! FILMSOLO, infatti, è anche fotografia – rigorosamente in bianco e nero. Lorenzo la considera una forma di allenamento alla realizzazione dei film – e recensioni sui film degli altri, le spassose e spesso impietose Recensioni dal mio bagno (ancora!). Il cinema distribuito a livello mondiale non è particolarmente interessante perché banale e ripetitivo, ma vi sono sicuramente una miriade di piccole produzioni degne di attenzione che girano quasi solo nei festival. In Italia questa tendenza è ancora più accentuata per un’atavica mancanza di attenzione e risorse, tanto che è possibile vedere alcune pellicole italiane interessanti solo all’estero e qualche regista – come Minervini – si appoggia a produzioni straniere. In questo panorama non stupisce, quindi, che i lavori sperimentali di FILMSOLO abbiano incontrato problemi di diffusione. Lorenzo non nasconde lo scoramento che questa situazione può generare, anzi in Home movie (2016) espone se stesso al centro della scena in un documentario biografico che racconta proprio la crisi della sua vocazione. Evidentemente questo mettersi a nudo deve aver portato fortuna perché poco dopo il termine delle riprese è arrivata, come una navicella da un altro pianeta, una casa di distribuzione cinematografica di Hollywood specializzata in nuovi registi e prodotti di ricerca che farà circolare i suoi lungometraggi in tutto il mondo per i prossimi 15 anni. Lorenzo si è messo quindi a lavorare al suo prossimo film con rinnovata passione e la ferma intenzione che FILMSOLO non perda la sua originale identità. Noi non possiamo che augurargli buon lavoro e attendere curiosi la sua nuova creazione! •
www.FILMSOLO.org
Testo di Jacopo Visani, foto di FILMSOLO


ENGLISH VERSION>>>> 
Lorenzo Bechi was born and bred in the heart of Florence, and like many of his age he has this love-hate relationship with the city, loving its atmosphere and beauty and hating the arrogance and narrow-mindedness of some of its people. 
He has been playing with pictures and cameras since he was a child, though he ended up studying psychology. After his degree, he created the BigFatFanny logo and website which eventually turned into a fashion brand. Luckily it didn’t work out: Lorenzo ran away from fashion and finally started taking cinema classes.
After that, he realized he wanted to run his own business without external intrusions, and founded his own film production company: FILMSOLO. The big production companies care a lot about the quality of the images and not enough about the content, and while a pretty good definition is not that expensive to achieve nowadays, contents, instead, are priceless!
FILMSOLO put on screen the inner monologue made of expectations, paranoias, desires and intolerances that characterize us, which contemporary entertaining cinema companies don’t express.
FILMSOLO’s style has recurrent themes: for example black and white picture, with a very  sought-after scale of grey, and a wide use of symmetrical frontal images.
Lorenzo has a real obsession for toilets. They are a shelter where one can be alone with himself for a little while, but also a place of forced sociality. He likes to think of toilets as a metaphor of cinema «One looks at the screen the same way he looks through a toilet’s keyhole».
Toilets are the only location of Bathrooms (2013), a film about the daily lives of a group of young Florentines.
Another main theme are lonely walks, as in Seguo il salto del cocumat e vado verso occidente (2012).
It wasn’t easy for FILMSOLO to find a good distribution. Lorenzo tells about this in Home Movie (2016), a biographic documentary about his vocation’s crisis which drew the attention of a Hollywood cinema distribution company specialized in scouting new directors, and which will distribute FILMSOLO’s productions for the next fifteen years.
Lorenzo is now working at his next film with renewed enthusiasm and the firm intention of not letting FILMSOLO lose his original identity. •