Secondo il nostro buon Tommaso Baroncelli, che di musica si intende, L’unica dei Perturbazione è il pezzo più contemporaneo del festival. Rossano Lo Mele, batterista della band, parla di un pezzo che è “upbeat”, “elettronico”, che ha” grande grip dal punto di vista narrativo”, e un “ritornello battistiano”. Insomma: anche una band indie può andare a Sanremo senza necessariamente snaturare la propria natura… se poi ci aggiungiamo che hanno scelto di rifare la cover di Firenze di Van Graziani, come si fa a non voler bene ai Perturbazione?
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