Il Festival torna con una rinnovata edizione dedicata, quest’anno, al tema della Rigenerazione: quattro giorni di eventi che vedranno la partecipazione di artisti, designer, esperti e operatori del settore, divulgatori, attivisti. In programma presentazioni, talk, workshop, mostre, performance, fashion show di moda, e iniziative per bambini.
Arriva la terza edizione di Green Factory: il Festival dedicato alla cultura della sostenibilità ambientale realizzato dall’Associazione Heyart con il sostegno del Comune di Firenze, dell’Assessorato all’Ambiente, Alia, Firenze Città Circolare e Publiacqua. Green Factory torna al Tepidarium del Roster con una rinnovata formula di quattro giorni, dal 16 al 19 Novembre in collaborazione con diverse realtà del territorio che partecipano allo sviluppo del programma.
Tema principale di questa edizione di Green Factory sarà la Rigenerazione: cosa possiamo imparare riflettendo sul potere della natura e osservando il mondo intorno a noi? Proveremo a riflettere su questi temi con un percorso che spazia tra tre grandi aree tematiche: ambiente e natura, cibo e dintorni e stili di vita, per trovare suggestioni e nuovi modi di avvicinarci alla natura. Il Festival nasce per ripensare un nuovo approccio all’educazione ambientale: un’occasione di sperimentazione durante il quale stimolare esperienze partecipative dove i cittadini e i partecipanti diventano promotori e responsabili di azioni di rinnovamento, indagine, miglioramento.
Gli highlights del programma
In questa edizione, nelle mattine di giovedì 16 e venerdì 17 novembre, grazie alla collaborazione con Le Chiavi della Città, il progetto del Comune di Firenze dedicato ai percorsi formativi e educativi per le scuole, saranno attivi i laboratori per le scuole primarie di educazione ambientale, mentre grazie alla collaborazione con Accademia Italiana e il Laboratorio di Design per la Sostenibilità Dipartimento Architettura UniFi, saranno proposti percorsi di formazione nel campo del design, illustrazione e della comunicazione.
Quest’anno al Green Factory sarà possibile amplificare il proprio impatto positivo sul pianeta grazie alla collaborazione con greenApes, l’app che trasforma in donazioni le azioni sostenibili dei propri utenti e che poi li premia. Una volta effettuato il download della app, inserendo il codice di invito GFFESTIVAL2023, sarà possibile sostenere il progetto “Un arredo per il Q5 di Firenze”, partecipando agli eventi del Festival. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Triennio di Interior e Product Design di Accademia Italiana, i cui studenti si sfideranno tramite un contest online per la realizzazione di un prototipo di un elemento d’arredo urbano. Il team vincitore realizzerà il progetto da installare nell’area urbana del Q5 di Firenze grazie al sostegno del Comune di Firenze.
Un’altra novità di questa edizione è “Green Sfashionet”, a cura del partner creativo Sfashion-net, un podcast live trasmesso in streaming sui canali social di Green Factory per parlare di slow fashion, slow life e di come si sta affrontando, in concreto, la transizione verso un modo più responsabile e sostenibile. Gli ospiti saranno accolti in un meraviglioso furgone vintage, allestito come un vero salotto, intimo, accogliente e colorato dove i protagonisti del Festival saranno invitati a raccontare, in brevi interviste, la propria esperienza.
Una nuova partnership con la Libreria Malaparte inaugura il ciclodi appuntamenti dal titolo “Cielo – Terra” (tutti i giorni dalle 18:30 alle 19:30). Incontri con gli autori per grandi e piccini che mettono al centro la natura e l’ambiente, reading e incursioni nei saperi scientifici e letterari che ci aiutano a riconoscere e capire l’emergenza del presente e provano a immaginare strade per fare del nostro pianeta un luogo migliore. In calendario: “Scrutare il cielo, capire il clima” con Vincenzo Levizzani (16 novembre), “Pia Pera e la felicità dell’orto” e reading di Maria Caterina Frani (17 novembre), “Il Gran Miscuglio”, una fiaba senza tempo per accogliere la diversità con Riccardo Bozzi (18 novembre), “I grandi della letteratura raccontano la crisi ecologica” con Niccolò Scaffai e Francesca Matteoni. Presentazione di “Racconti dal Pianeta Terra”, a cura di Niccolò Scaffai, Einaudi Editore (19 novembre).
Fra i talk in programma, da segnalare “Molto più di un albero”, previsto per sabato 18 novembre dalle ore 10:00 alle 11:30. Tra gli ospiti Elisa Lanza (Forestry Manager di Treedom), Andrea Giorgio (Assessore all’Ambiente Comune di Firenze), moderano Sara Mancabelli co-founder e Federica Lavella referente della Rete zero waste di Firenze. Gli alberi, sono i più grandi pozzi di assorbimento del carbonio terrestre. Il riscaldamento globale è un problema urgente, la cui causa principale è la crescente concentrazione di gas serra nell’atmosfera. Grazie alla loro capacità di assorbire il carbonio, gli alberi sono un ottimo compromesso per rallentare questo fenomeno globale.
Nello stesso giorno, ma dalle 16:00 alle 17:00, l’incontro “Perché consumare meno e meglio può salvare noi e il pianeta”, con Elisa Nicoli (divulgatrice sui temi della sostenibilità e dell’ambiente), Paolo Fornari (responsabile comunicazione e relazioni Internazionali del Team Junker), moderano Sara Mancabelli (co-founder Rete zero waste) e Federica Lavella (referente gruppo fiorentino della Rete zero waste). Partendo dalle riflessioni e suggerimenti di Elisa Nicoli contenute nel suo ultimo libro “Ecominimalismo. L’arte perduta dell’essenziale. Perché consumare meno e meglio può salvare noi e il pianeta”, racconteremo più diffusamente cosa vuol dire zero waste, l’importanza di un consumo consapevole per la salute del nostro Pianeta, quali prodotti e accessori scegliere per contribuire a migliorare l’impronta ecologica e alleggerire l’impatto ambientale.
Come sempre al Green Factory ampio spazio dedicato al design e all’arte, due linguaggi che più rappresentano il nostro modo di raccontare lasciando spazio all’immaginazione anche quando si toccano temi di grande attualità, come la protezione dell’ambiente, il consumo energetico, la riduzione e il trattamento dei rifiuti. In quest’ottica, gli studenti del Triennio di Graphic Design dell’Accademia Italiana – in collaborazione con Publiacqua – saranno chiamati a realizzare grafiche ed illustrazioni per impreziosire le borracce distribuite dall’azienda per la promozione del consumo di acqua del rubinetto e la riduzione dell’inquinamento causato dalle bottiglie di plastica. Gli studenti dovranno interpretare il tema dell’acqua in rapporto con la natura, una delle risorse fondamentali per ogni forma vivente sul nostro pianeta. Accademia Italiana è anche promotrice del Fashion Show che chiuderà il festival domenica 19, ore 19.30, una sfilata di accessori e capi di abbigliamento realizzata dagli studenti mixando materiali innovativi, sostenibili e di scarto mentre la giornata di giovedì 16 si chiuderà con la performance di danza contemporanea Walk, Run Dance di Kinesis Contemporary Dance Company del coreografo Angelo Egarese.
Sabato 18 dalle ore 21:00 Makers Party, una nuova idea di party nata per stimolare la creatività, creare relazioni e occasioni di scambio, unendo moda, musica e manualità in maniera coinvolgente e divertente. Un happening dove accanto alla consolle del dj ci sarà la consolle del cucito, allestita per l’occasione da Del Vecchia, partner tecnico impegnato in una rivoluzione del cucito a tinte forti. Tutti i partecipanti sono invitati a portare con sé un capo da trasformare o scegliere tra quelli messi a disposizione da realtà locali del second hand, mettendosi in gioco e modificando il proprio outfit grazie all’aiuto dei designer presenti alla manifestazione e agli studenti di Accademia Italiana.
Cucire, ballare, cambiarsi d’abito e posare davanti al Photoboot appositamente allestito per l’occasione e tornare a ballare: disco make è il party creativo che renderà l’upcycling ancora più cool (e divertente). All’interno di una riflessione più ampia sulle dinamiche di mercato del vintage, la mostra Second Skin, l’artista Hannes Egger costruisce un dispositivo performativo che indirizza lo sguardo sull’indumento, come traccia e vettore di esistenze, a cura di Lottozero.
Sul tema “arte e sostenibilità” invece in mostra l’opera vincitrice della seconda edizione del contest “Second Life Second Life: tutto torna” promosso da Alia Servizi Ambientali SpA, che vede la Toscana come palcoscenico della creatività dei giovani artisti e degli studenti di tutte le Accademie e Scuole d’arte italiane. Il contest su arte e sostenibilità, giunto alla 3° edizione, ha visto nelle prime due edizioni la partecipazione di oltre 200 giovani artiste e artisti da tutta Italia, che si sono interrogati sul concetto di sostenibilità, dalla salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, all’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con le regole dell’economia circolare: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero.
Riconfermata anche quest’anno la partnership con Slowfood: con talk, laboratori e degustazioni per raccontare una filiera corta con i piccoli produttori del territorio che punta a stabilire una relazione diretta fra chi consuma e chi produce.
Per tutto il fine settimana sarà presente al Green Factory una community di designer e piccoli brand che sviluppano prodotti smart, realizzati con materiali sostenibili, di scarto, utilizzando spesso l’up-cycling per sfoltire preziose rimanenze di magazzino, il recupero di vecchi oggetti. Tra questi Lo Fo Io, Boombag Store, Resilia, Pol.In Couture, Giglio Tigrato, Nvk Daydoll, Ab Di Alessia Barbarossa, Appennino Cycling, La Methode, Vagame’, Sol Gabriel, Candy Saenz, Ida Tess, Pigh Oh, Fabio Corsini Gioielli, Pasly Art Design, Frii Shirt, Ub London, Sekkei.
Tutte le attività del Green Factory ad ingresso libero con prenotazione. Per maggiori informazioni, programma completo e prenotazioni www.greenfactoryfirenze.com
L’iniziativa rientra tra le attività promosse da Firenze per il Clima, il percorso di partecipazione civica, promosso dal Comune di Firenze con lo scopo di accelerare il processo di transizione ambientale della città coinvolgendo amministrazioni, cittadini, enti e organizzazioni locali nell’obiettivo comune di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.