I Am You: la XIV Florence Biennale

XIV Florence Biennale

Identità personali e collettive al centro della XIV Florence Biennale. Mostra internazionale di arte contemporanea e design” alla Fortezza da Basso di Firenze dal 14 al 22 ottobre 2023.

“I Am You. Individual and Collective Identities in Contemporary Art and Design”: il titolo della XIV edizione della Florence Biennale vuole sottolineare l’importanza di mettersi nei panni degli altri e di evocare, sia pure nelle differenze che ci contraddistinguono, quel sentire comune che unisce le persone invece di dividerle.

Identità personali e collettive, identità culturali, religiose e territoriali, identità di genere, identità multiple, identità fluide: nessuna prospettiva o possibilità è esclusa nel labirinto dei processi di identificazione e in definitiva di autoconsapevolezza su cui si intende far luce grazie ai numerosi contributi artistici che daranno vita alla XIV Florence Biennale. Il tema della XIV Florence Biennale è infatti incentrato sui concetti di identità individuali e collettive, nelle loro molteplici accezioni filosofiche, psicologiche, sociologiche e culturali. Da una parte, il concetto di identità può essere associato alle caratteristiche che ci distinguono dagli altri come individui unici e irripetibili, come i nostri dati anagrafici e l nostro patrimonio genetico. Dall’altra, l’identità si lega al bisogno di appartenenza a uno o più gruppi o comunità che contribuisce a definire il modo in cui siamo percepiti da noi stessi e dagli altri.

L’identità individuale e quella collettiva, d’altronde, possono essere considerate come due prospettive continuamente intrecciate, che solo nel loro insieme ci permettono di capire chi siamo o chi vogliamo essere. Il tema della XIV Florence Biennale abbraccia dunque una prospettiva integrata, considerando la sfera personale e quella sociale come due facce della stessa medaglia: una medaglia forgiata a partire da un sentimento che ci spinge, nella ricerca del nostro “Io”, a confrontarci con gli altri, attraverso l’interazione, lo scambio, la condivisione e l’empatia. In questo senso, più che sull’idea di un’identità che definisca una volta per tutte chi siamo, si intende porre l’accento sul mutamento interiore che ci accompagna, esperienza dopo esperienza, lungo tutto il corso della nostra vita.

Sulla base di questi spunti di riflessione, gli artisti e i designer partecipanti alla XIV Florence Biennale sono stati invitati a proporre la propria interpretazione dei concetti di identità individuale e collettiva, con il fine di nutrire un dialogo basato sul riconoscimento reciproco, sulla mutua comprensione e sullo scambio culturale, un dialogo orientato verso un futuro da costruire intorno a un sentire comune, lontano dagli individualismi chiusi e dalle contrapposizioni esasperate che generano conflitti e umiliazioni: un futuro basato sull’armonia, la pace e l’elevazione del genere umano, in cui la libera espressione dell’Io si affianchi alla consapevolezza che gli altri sono parte di noi e che ognuno di noi è parte del tutto.

Premi alla carriera

Il Premio “Lorenzo il Magnifico” alla Carriera all’artista americano David LaChapelle

È il fotografo e regista statunitense di fama mondiale David LaChapelle il primo nome dei premiati alla carriera della XIV Florence Biennale (ve ne abbiamo già parlato qui). All’artista sarà conferito il Premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera con la seguente motivazione: «come tributo a uno dei fotografi più talentuosi e influenti del nostro tempo, e in riconoscimento del suo stile unico e della sua eccezionale produzione artistica, basata su immaginazione, sperimentazione e creatività, che trasmette profondi messaggi sociali. Grazie alla sua prospettiva visionaria, originale e coraggiosa, ha ispirato molti altri artisti e il pubblico mondiale». In occasione della XIV Florence Biennale, in qualità di Ospite d’Onore LaChapelle esporrà una serie di opere realizzate tra il 2009 e il 2023, compresa l’opera Gated Community presentata in anteprima alla mostra personale “David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land” attualmente in corso presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Inoltre, durante la sua cerimonia di premiazione alla XIV Florence Biennale, prevista per il 17 ottobre e aperta al pubblico, l’artista terrà un discorso che sin d’ora si preannuncia già molto atteso.

Icona indiscussa della cultura pop, con i suoi lavori LaChapelle ha immortalato alcuni fra i più noti personaggi dell’attualità fra cui Kurt Cobain, Elton John, Dua Lipa, Michael Jackson, Eminem, Whitney Houston, Muhammad Ali, David Bowie, Amy Winehouse, Cher, Travis Scott, Leonardo Di Caprio, Tupac Shakur, Britney Spears, Naomi Campbell – solo per citarne alcuni. Nelle sue complesse scenografie surreali, dove non mancano provocazioni così come chiari riferimenti all’arte classica, confluiscono spiritualità e mondanità, eros e natura, sfarzo ed ironia, dando vita a un nuovo linguaggio fotografico e una nuova forma d’arte.

florence biennale david lachapelle
David LaChapelle, Rape of Africa, Los Angeles, 2009 ©David LaChapelle

Il Premio “Leonardo da Vinci” alla Carriera all’architetto spagnolo Santiago Calatrava

Sarà l’architetto, artista e ingegnere Santiago Calatrava il secondo Premiato alla Carriera della XIV Florence Biennale; a Calatrava sarà conferito il Premio “Leonardo da Vinci” alla Carriera per il Design con la seguente motivazione: «Il Premio è il tributo di Florence Biennale a uno degli architetti più influenti del nostro tempo e il riconoscimento della sua audace sperimentazione, del suo straordinario talento e della sua ingegnosa capacità di combinare architettura e arte in progetti concepiti e realizzati in armonia con la natura e orientati verso gli ideali di bellezza». In qualità di Ospite d’Onore Calatrava avrà uno spazio espositivo dedicato all’interno del Padiglione Cavaniglia, a 23 anni dalla sua ultima esposizione fiorentina, nel 2000 a Palazzo Strozzi. Inoltre, durante la sua cerimonia di premiazione alla XIV Florence Biennale, prevista per il 19 ottobre nell’area teatro del Padiglione Spadolini della Fortezza da Basso e aperta al pubblico, Calatrava terrà un discorso alla presenza del pubblico.

Tra i più influenti architetti degli ultimi cinquant’anni, Calatrava è protagonista di un’architettura rispettosa delle forze che attraversano le realizzazioni, talora concepite con coraggiose soluzioni formali. L’architetto spagnolo ha realizzato ponti, infrastrutture, centri congressuali ed espositivi nell’arco di una carriera costellata di grandi successi, non solo come architetto, ma anche come artista capace di esprimersi attraverso diversi linguaggi, tra cui il disegno e la scultura.

Santiago Calatrava © Thomas Hoeffgen

Ospiti d’onore e Progetti speciali

“I AM UKRAINE”: progetto speciale in supporto degli artisti ucraini

In occasione della XIV edizione, la Florence Biennale dedicherà uno spazio espositivo ad una selezione di artisti ucraini, in segno di solidarietà verso un paese aggredito e devastato dalla guerra, con l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura di un popolo che continua a difendere la propria terra contro gli invasori e che non ha perso la speranza di poter tornare presto alla pace.

“I AM MAHSA”: WOMEN LIFE FREEDOM

In occasione della XIV edizione, la Florence Biennale dedicherà uno spazio espositivo alla “Rivoluzione delle donne”, attraverso la selezione di alcune opere di artisti iraniani, in segno di sostegno morale delle manifestazioni in atto in Iran e condanna delle azioni repressive nei confronti della popolazione. Lo spazio prende il nome da Mahsa Amini, la cui morte è diventata simbolo della rivoluzione del popolo iraniano che ha come motto “Donna, Vita, Libertà” e che si è ormai estesa a tutto il mondo.

Il “mago del colore” Galdos Rivas Ospite d’onore alla XIV Florence Biennale 2023

Enrique Galdos Rivas sarà Ospite d’Onore e riceverà il Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente alla carriera. Verrà esposta una serie di sue opere e sarà proiettata una sua retrospettiva durante una performance musicale delle figlie Martha Galdos e Blanca Galdos, e del loro ensemble.

Nato a Lima, in Perù, nel 1933, Enrique Gerardo Galdos Rivas è un pittore e incisore peruviano che si cimenta nella rottura con le conoscenze acquisite e trasgredisce i consueti toni ocra e seppia della pittura degli anni ’50, per riprodurre con veemenza il colore luminoso delle vetrate delle chiese. Per il suo straordinario uso dei colori, ha ricevuto il soprannome di “Mago del colore” (Karl Buccholz, Colombia, 1979). Allo stesso modo, l’artista si dedica alla scomposizione di tutto ciò che ha imparato, trasmutando figure e iconografie preispaniche con singolare maestria. Grazie all’incorporazione di disegni e forme di espressioni precolombiane, Galdos Rivas è considerato un pittore che collega l’avanguardia della seconda metà del XX secolo con l’iconografia ancestrale delle culture preispaniche del Perù (Mochica, Nasca, Paracas, Chavín, tra le altre), considerato dalla critica come un artista dell’Ancestralismo (Enciclopedia Treccani dell’Arte Contemporanea, Milano, 2021; Ancestralismo, Rith-Magni, Isabel, 1994). L’artista è citato come riferimento per questa tendenza e le sue variabili in più di 40 pubblicazioni internazionali.

Enrique Galdos Rivas, “Mochica” (1965)

Amalia Del Ponte Ospite d’onore alla XIV Florence Biennale 2023

Amalia Del Ponte sarà Ospite d’Onore e riceverà il Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente alla carriera. Verrà esposto il suo nuovo progetto “You are me”, ispirato al tema di questa edizione della manifestazione. Le attività di Amalia Del Ponte si articolano fra arte e scienza attraverso una ricerca che indaga i rapporti fra scultura, musica e nuove tecnologie. Nata a Milano nel 1936, dagli anni sessanta inizia la sua ricerca sui materiali, l’approccio quasi scientifico la conduce nel giro di pochi anni a creare forme sempre più semplici e pure. L’affermazione internazionale avviene nel 1973 quando, invitata da Bruno Munari e Umbro Apollonio, partecipa alla Biennale di San Paolo (a quel tempo una delle più rilevanti al mondo), dove presenta un’opera intitolata Area percettiva, con la quale vince il Primo Premio per la Scultura.

Nel 1995, chiamata da Gillo Dorfles, partecipa alla XLVI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e le viene dedicata un’intera sala personale al Padiglione Italia. Qui espone i “Litofoni”, pietre sonore che mettono in evidenza le invisibili corrispondenze tra le forme geometriche, le scale musicali e quelle dei colori. Nel 2010 realizza un progetto per l’Isola della Certosa nella Laguna di Venezia; si tratta di una serie di video installazioni allestite all’interno delle quattro casematte (ex polveriere austriache costruite a pochi metri dall’acqua). L’opera, intitolata Regno dei possibili, invisibili, è una riflessione su come arte e scienza rendano visibili realtà altrimenti invisibili.

Amalia Del Ponte – Foto di Jule Haring, courtesy Mudec – Comune di Milano

Info e biglietti

FLORENCE BIENNALE | 14 – 22 OTTOBRE, 2023

Fortezza da Basso, Viale Filippo Strozzi 1, Firenze FI

La mostra è aperta al pubblico dal 14 al 22 ottobre 2023, compresi i festivi, con orario 10.00-20.00, lunedì 16 si effettua chiusura. L’ultimo ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura. La biglietteria è aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Domenica 22 la biglietteria chiude alle ore 18:00.

Prenotazione e prevendita

Per garantirsi l’accesso diretto in mostra senza passare dalla biglietteria e per ridurre al minimo i tempi di attesa è fortemente raccomandato l’acquisto del biglietto online.  È possibile acquistare il biglietto anche presso la biglietteria alla Fortezza da Basso, il giorno stesso della visita.

Tel. +39 055 32 49 173

tickets@florencebiennale.org