Alla scoperta di uno dei borghi più belli della Toscana e della sua natura circostante, custode di un luogo eremitico dove il tempo si è fermato.
Arroccata su una collina, sembra voler dominare la fertile pianura della Val di Chiana che si estende ai suoi piedi: Cortona è il borgo più suggestivo dell’aretino e non solo, con la sua storia che affonda le radici nel periodo etrusco e un paesaggio fra i più affascinanti della Toscana, è stata anche set cinematografico di vari film.
Dall’etrusco Curtun, in latino Cortōna, il nome ha delle similitudini con un gruppo di parole indoeuropee che rimandano al significato di “luogo recintato” ed estendendo il concetto, “città cinta da mura”.
È stata uno dei centri principali dell’antica Etruria, custodisce tutt’oggi testimonianze di quell’epoca florida che ne ha forgiato la storia. Palazzo Casali, sito nel cuore del delizioso centro storico, è la sontuosa cornice che accoglie il MAEC, il Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona, un’esposizione permanente che raccoglie le collezioni settecentesche dell’Accademia Etrusca, arricchita dalla biblioteca storica, dalla sezione egizia e dai capolavori del pittore cortonese Gino Severini, uno dei principali precursori del movimento futuristico.
Ma fra le antiche mura perfettamente conservate di Cortona, non sono solo l’arte e la storia a stupire chi passeggia per le sue graziose stradelle, è il sole, l’atmosfera, l’autenticità che pervadono questo borgo e lo rendono una meta da raggiungere nel primo weekend disponibile. A poco più di un’ora d’auto da Firenze, a un tiro di schioppo da Arezzo.
Un sole, un’atmosfera che stregano e chissà, come la scrittrice statunitense Frances Mayes, magari non potrete più fare a meno di quel sole… Stregata dalla bellezza della campagna toscana, l’autrice del bestseller Sotto il sole della Toscana (Under the Tuscan Sun), un romanzo basato sulla sua reale esperienza, comprò e restaurò una villa abbandonata nei pressi di Cortona, per poi trasferirvisi. Un libro che diventò anche un film nel 2003. A villa Bramasole, Frances Mayes ritrovò serenità, ispirazione e successo.
Affacciandosi dal borgo di Cortona lo sguardo si perde sul lago Trasimeno, uscendone si apre invece la più bella campagna toscana, con i suoi paesaggi suggestivi, con la sua quiete. Nei dintorni, invece, si cela un luogo dove il silenzio si mescola al misticismo, lontano dal mondo più conosciuto e lontano dal tempo, l’Eremo delle Celle.
Primo convento costruito da San Francesco di Assisi, si trova a cavallo di una stretta valle e alle falde del monte Sant’Egidio che, con i suoi 1056 metri sul livello del mare, è la vetta più alta della Valdichiana aretina. Immerso in una natura incontaminata, a poca distanza dal centro di Cortona, l’Eremo è pervaso da un’atmosfera di spiritualità e pace che non si ritrova altrove.
Partendo dal borgo, con una bella e facile escursione giornaliera – richiede solo un po’ di attitudine al cammino – è possibile visitare questi luoghi cari al santo e la natura rigogliosa che li circonda; ammirando la varietà di paesaggi che, abbandonando i tratti caratteristici della campagna, assumono toni montani man mano che si sale sul monte di Sant’Egidio. La cima si raggiunge tramite un sentiero che in alcuni tratti si sovrappone a un antico percorso lastricato di epoca romana, la Strada Basolata. Prende il nome dal basolo, una lastra di pietra molto resistente, impiegata per primi dai Romani per realizzare le vie di comunicazione che collegavano le zone periferiche dell’Impero con Roma. Quando solcherete tale strada durante il trekking, non avrete dubbi sul riconoscerla, tutt’oggi è ben visibile.
Una volta in vetta, il panorama spazia sulla Val di Chiana, intercettando il Monte Cetona e il Monte Amiata, allungandosi sul Trasimeno e abbracciando la silhouette dell’Appennino umbro-marchigiano.
Un’escursione fra sacro e profano, fra natura e storia, partendo da uno dei borghi più belli d’Italia, attraversando campagna e montagna e giungendo in un luogo mistico e affascinante come tappa finale. Una piccola avventura per godersi Cortona, i suoi paesaggi, il suo sole.