L’astrologia migliora la nostra esistenza: intervista a Ilaria Fiorenzani

Ilaria Fiorenzani, da ragazzina depressa scontenta della vita e del mondo, è oggi una donna che, con gioia, si impegna ogni giorno ad aiutare gli altri nella ricerca della propria strada attraverso l’astrologia.

FUL ha scambiato due chiacchiere con Ilaria Fiorenzani, astrologa fiorentina che da oltre venti anni, grazie al suo sistema di Costellazioni Animiche e Astrologia Sistemica, aiuta le persone a conoscersi, a ritrovare l’armonia, migliorandone l’autostima e la capacità di accogliere positivamente la pienezza della vita.

Qual è stato il tuo percorso? Come ti sei avvicinata all’astrologia?

Mi sono avvicinata all’astrologia quando avevo 20 anni. In quel periodo stavo molto male, avevo una depressione fortissima. Un omeopata di Milano mi aveva preso a cuore e voleva aiutarmi, così, dopo aver provato varie cure senza ottenere alcun risultato, mi propose di fare una sessione con il suo professore di Astrologia Medica, Cesare Bartalesi, che al tempo aveva una scuola di Astrologia a Firenze, in via Ghibellina. Io non ero per niente interessata all’astrologia, anzi, la consideravo una cavolata pazzesca, ma per fare un piacere a lui decisi di andarci. Durante quel primo incontro Cesare Bartalesi mi fece vedere la mia mappa del cielo, ovvero la fotografia del cielo nel momento esatto della mia nascita, e io ne rimasi assolutamente sconvolta. La carta del cielo rivela infatti le posizioni dei pianeti e delle cuspidi delle 12 case astrologiche, che concorrono a creare la nostra personalità, rivelando molto circa le predisposizioni e le inclinazioni emotive e psicologiche che ci caratterizzano. Attraverso il Tema Natale è possibile scoprire e indagare la nostra natura, capire le nostre capacità, potenzialità e debolezze, per provare a gestirle con maggiore consapevolezza.

In quella lettura Bartalesi individuò una congiunzione particolare tra Urano e Mercurio che indicava la mia predisposizione allo studio dell’astrologia. Mi rivelò poi che stava cercando una persona a cui trasmettere le sue conoscenze e i suoi studi, e mi propose di seguire le sue lezioni. E così è stato: iniziai a frequentare la sua accademia e lì trovai quel mondo che, inconsapevolmente, stavo cercando; quello che non trovavo nella scuola, nelle amicizie, perché fondamentalmente ero disinteressata alla vita,  quello che mi veniva proposto mi annoiava a morte, e la mia depressione era dovuta a tutto questo. Rimasi molto colpita dal fatto che un astrologo mi avesse vista tanto in profondità, nello stesso modo in cui anche io mi percepivo, così decisi immediatamente di seguire il suo consiglio e di iniziare a studiare l’astrologia.

Com’è la vita quotidiana di un astrologo? Qual è la giornata tipo di Ilaria Fiorenzani?

Nella mia giornata faccio le sessioni individuali, preparo i seminari, ma soprattutto studio tanto: la maggior parte del mio tempo quotidiano è dedicata alla ricerca. L’astrologia “classica” che ho appreso all’Accademia di Astrologia di Bartalesi comprende quella filosofica, psicologica ed evolutiva, ma il mio metodo deriva anche dagli studi riguardanti lo “Sviluppo armonico dell’uomo” e la “Quarta Via” di G.I. Gurdjeff, a cui ho unito successivamente gli studi di Astrologia karmica, aprendomi a un approccio più orientale. Avevo bisogno di trovare un modo per coniugare le conoscenze più “teoriche” con un aspetto più pratico, trasformando tutte le informazioni che avevo acquisito per aiutare le persone nel loro percorso di sviluppo individuale.

Poi, sempre per caso, mi sono imbattuta in un seminario di Costellazioni familiari, e lì ho trovato la mia via: perché con le costellazioni familiari lavori su una sistemica familiare, mentre il mio bagaglio di studi riguardava una sistemica universale. Separatamente queste due discipline sono incomplete, ma se vengono integrate possono espandersi vicendevolmente. Per cui, studiando e seguendo le mie intuizioni, ho creato il mio metodo “Astrologia Sistemica e Costellazioni Animiche”, che mette insieme tutti i miei studi. Non solo: tanto viene anche delle mie esperienze personali, attraverso le quali ho compreso le risonanze sull’archetipo energetico al momento della nascita dell’individuo e le impronte emozionali connesse al karma sia familiare sia legato alle vite precedenti. Per esempio, sono stata per molto tempo con i buddisti tibetani dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, da cui ho imparato a percepire l’energia come qualcosa di pratico, direzionabile, tangibile e preciso. Ho fatto esperienze con gli sciamani, ho approfondito le mie ricerche in India nell’ashram di Sri Aurobindo e Mère a Pondicherry. Il mio sistema unisce quindi tutte queste esperienze. Ma continuo ogni giorno a studiare e a evolvere nel mio percorso.

Puoi spiegarci in cosa consiste quindi il tuo metodo delle Costellazioni Animiche e Astrologia Sistemica? Cosa vedi tu nel Tema Natale delle persone che ogni giorno ricevi?

Rispetto a quello che è l’oroscopo – ovvero una sorta di mappatura archetipale che viene fatta con l’orario, il giorno e il luogo di nascita della persona – io riesco a vedere una serie d’informazioni che riguardano il campo familiare, cioè le informazioni che il bambino prende da tutti e due i rami familiari, paterno e materno. Questo perché ognuno di noi quando nasce ha già una serie d’informazioni che si porta dietro: informazioni animiche che prendiamo dalle vite passate e dalla sistemica familiare nella quale ci incarniamo, legate a tutte le vicende dei nostri antenati. Quindi va capito che cosa, nel viaggio che l’anima ha deciso di fare in questa incarnazione, ha creato dei blocchi: forse a causa di un amore che in quel determinato aspetto non è fluito bene, o per via di credenze boicottanti, che poi ci portano alla mancata fiducia in noi stessi o nella vita, o ad alcune rigidità che non sono funzionali per la nostra crescita individuale. Ovviamente poi vedo anche le parti belle e talentuose di ogni persona, che sono già forti quando nasciamo, perché ognuno di noi ha delle predisposizioni e dei talenti potenti fin dalla nascita.

Visto questo, come si orienta poi il tuo aiuto?

Identifico i blocchi e aiuto le persone attraverso la tecnica delle Costellazioni Animiche a diventare prima di tutto più consapevole di se stesse. Poi do una serie di esercizi che devono essere fatti per un periodo di tempo, in modo tale che la persona inizi a percepirsi anche dal punto di vista di un altro spazio energetico, che non è quello che conosce o a cui è abituata, ma che è un’altra via che potrebbe essere percorribile.

Personalmente, durante le sessioni, parlo pochissimo della struttura astrologica, proprio perché le persone non hanno una conoscenza approfondita degli archetipi e di cosa essi rappresentino, e quindi è inutile parlarne, sarebbe anche fuorviante, diventando solamente una “credenza”. Il potere catartico delle sessioni è che, durante questi incontri, la persona si sente riconosciuta nella sua natura intima, e questo è liberatorio. La persona si apre perché gli stai parlando di una cosa reale, che riconosce attraverso l’esperienza. La guarigione passa quindi anche da questo, dall’apertura.

Quali sono le principali forze in campo per questo 2024?

Il cambiamento più grosso di questo 2024 appena cominciato è stato l’entrata di Plutone in Acquario: le grandi rivoluzioni, come quella francese, sono state avvenute con questo transito. Questo ci porterà a doverci confrontare tantissimo con la tecnologia, perché l’Acquario è retto da Urano, il pianeta della tecnologia appunto. Non solo: l’Urano è l’archetipo che ci guida nella libertà dai condizionamenti sociali, veicola il risveglio interiore che ci porta a comprendere chi siamo veramente.

Questo transito durerà 20 anni, e sarà un periodo di grandi tensioni e sconvolgimenti, come già si sta notando per tutto quello che sta succedendo nel mondo. Ovviamente bisogna vedere anche la coscienza degli essere umani dove si direzionerà. Diciamo che questo transito rappresenta una grande opportunità per dar vita a un mondo più giusto, più ecologico, amorevole e compassionevole, che sarebbe poi il vero significato simbolico dell’archetipo dell’Acquario: la massima evoluzione dell’io cosciente e la connessione con tutte le gerarchie cosmiche, ovvero un individuo che si sente, si percepisce, arrivando alla sua essenza e che, solo dopo, si mette a disposizione della collettività. Questa sarebbe la migliore delle versioni ovviamente, poi c’è quell’altra, che riguarda le parti più oscure di questo simbolo, legate alla meccanicità, all’uso sconsiderato della tecnologia, che potrebbe arrivare a distruggere in qualche modo la coscienza umana.

Saranno anni difficili, sì, ma anche di grande creatività, dove possono crearsi nuove opportunità, nuove comunità, nuove strutture sociali. Ora è il momento per dar vita a questi cambiamenti! Niente comunque è deciso: l’essere umano ha il libero arbitrio, dobbiamo ricordarcelo sempre. A livello energetico è vero che succedono delle cose quando questi archetipi si muovono, poi ogni essere umano fa la sua strada e sceglie per se stesso.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Quello che mi piacerebbe fare è permettere alle persone di conoscere l’astrologia, soprattutto mi piacerebbe lavorare con gli adolescenti. Perché, quando studi l’astrologia, studi una visione molto più ampia della realtà: questo ti aiuta a pensare autonomamente, a non fissarti su alcune cose, a comprendere che tutto si può trasformare, e che invece, alcune cose le devi accettare, come una malattia o una perdita, per esempio. L’astrologia ti aiuta a capire l’immensità della creazione e anche come tu puoi armonizzarti e procedere in questa immensità. Vorrei che le persone capissero l’utilità dell’astrologia: una disciplina veramente grande, applicabile nelle aziende, nell’educazione, nell’arte… a 360°!