I prossimi dodici mesi di mostre agli Uffizi

Uffizi

Nei prossimi 365 giorni cosa ci regaleranno gli Uffizi?

Cosa vedremo nei prossimi mesi agli Uffizi? Cosa ci regalerà per questo nuovo anno un museo già di per sé incredibilmente affascinante? La risposta potete pescarla in un pacchetto di Gelatine Tuttigusti +1 di Bertie Bott – questa la capiranno solo i fan di Harry Potter (quali tutti dovremmo essere). In alternativa, per i babbani, leggere nelle seguenti righe qui sotto.

Le prossime mostre esaudiranno ogni vostro desiderio. Per quando l’amore verso le scarpe raggiunge il livello “Carrie Bradshaw” – beh – c’è da sapere che Palazzo Pitti ospiterà: Le calzature dal mondo classico al contemporaneo. Museo della Moda e del Costume, 16 dicembre 2019 – 19 aprile 2020.

Sempre a Palazzo Pitti Plasmato dal fuoco. La scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici. Nel Tesoro dei Granduchi, 18 settembre 2019 – 12 gennaio 2020. Ad un mese di distanza prenderà forma Neo Rauch. Opere dal 2006 al 2019. Dal 16 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020. In questo modo anche gli spazi ottocenteschi dell’Andito degli Angiolini diventeranno lo scenario perfetto per una grande mostra contemporanea.

Sempre qui, Storie di pagine dipinte. Manoscritti e miniature recuperati dal Nucleo Tutela del Patrimonio di Firenze. Sala delle Nicchie, 21 marzo – 23 giugno 2020. Sarete spettatori di crimini recenti e storia antica che si intrecciano al lavoro degli investigatori e degli studiosi. Ma non finisce qui. Palazzo Pitti ancora e ancora nei nostri pomeriggi primaverili. Quando vestiti dei nostri blazer color pastello ci diremo “Pitti?”, la risposta sarà ’La grandezza del universo’ nell’arte di Giovanna Garzoni dal 6 marzo al 7 giugno 2020. Alla scoperta della pittrice da un’angolatura insolita: donna viaggiatrice, diversamente dagli usi e costumi del tempo, oltre che documentatrice di un mondo esotico oltremodo meraviglioso.

Mentre agli Uffizi… Uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno. Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento nell’Aula Magliabechiana. Dal 26 novembre 2019 al 3 marzo 2020 per scoprire come un intellettuale e letterato può influire sul gusto di un’epoca e come può rifletterlo. Saranno esposte opere celeberrime, da Sebastiano del Piombo a Tiziano, oltre a manoscritti e oggetti prestati da musei di tutto il mondo, che segnano così l’affermazione della cosiddetta “Maniera moderna” nell’arte.

Adesso arriva la cavalleria pesante. In una delle sale più amate degli Uffizi, quella della Niobe. I confronti stilistici tra sculture ne Il mito ritrovato. I Niobidi dagli Horti Lamiani e dalla villa di Valerio Messalla Corvino a confronto dal 18 dicembre 2019 al 15 marzo 2020. Mentre per tutti i sognatori ad occhi aperti I Cieli in una stanza. Soffitti lignei a Firenze e a Roma nel Rinascimento. Sala Detti e Sala del Camino, 10 dicembre 2019 – 8 marzo 2020.

Con la Primavera arriva anche Giuseppe Bezzuoli (1789-1855). Un grande protagonista della pittura romantica che sarà il protagonista dell’Aula Magliabechiana e della Sala Detti dal2 aprile al 31 luglio 2020. Per la prima volta si rende giustizia a questo artista basilare con una mostra monografica, che per giunta offre al visitatore la sorpresa di una serie di capolavori recentemente acquistati dalle Gallerie degli Uffizi.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, commenta: “Con questa scelta di mostre abbiamo tenuto in considerazione tutte le categorie di visitatori. Abbiamo pensato di incuriosirli, di coinvolgerli nella discussione su problemi scottanti come il furto di opere d’arte (i codici miniati) e la tutela (i soffitti del Rinascimento); abbiamo voluto trasportarli dall’Asia Minore dell’antichità al mondo degli intellettuali del Rinascimento”

Continua affermando: “Farli spaziare dal mito dei Niobidi all’angoscioso campionario umano di Neo Rauch, uno dei protagonisti dell’arte contemporanea in Europa; far dialogare le sculture della grande stagione barocca fiorentina con gli eventi che accadono adesso in città, come la Biennale di Palazzo Corsini. Tutto si basa su ricerche nuove, e spesso anche su acquisti recenti delle Gallerie degli Uffizi, che nei confronti della città, dei visitatori e dei giovani continuano ad attivare un dialogo propositivo. Negli spazi del Museo e del Giardino di Boboli le mostre diventano così uno scambio di idee e un’occasione di crescita consapevole”.

Tutte le info: Uffizi