Noi di FUL ve ne avevamo già parlato, con un bell’articolo a firma della nostra Martina Scapigliati uscito sul numero 12 della rivista più amata di Firenze.
Perchè l’evento merita davvero: dal 13 giugno al 13 luglio infatti il Museo Bellini, uno dei tesori nascosti della città, ospiterà la mostra I Ritrattati, un esperimento artistico-sociale-psicologico davvero unico. L’artista fiorentino Giovambattista Giannangeli, in arte Giambaccio, ha immortalato infatti sulla tela i volti di 460 (!) personaggi più o meno noti della società fiorentina e internazionale, che dall’ottobre 2013 al maggio 2014 hanno posato nel suo studio di Piazza Del Carmine.
Il famoso critico d’arte Philippe Daverio, anche lui tra i “ritrattati” scrive nella prefazione del catalogo: «Giambaccio va veloce. Ti accoglie nel suo antro bohémien con vista Carmine, danza intorno per cinque minuti e dopo un attimo ti ritrovi in posa, su una sedia. Ne approfitti per guardarti intorno e realizzi che una coltre di colore indefinita, una specie di coperta di Pollock, giace su ogni cosa intorno a te. Ma a quel punto è tutto già finito. L’artista ti mostra una tela umida e lì ci sei tu. Fatto. Ed è come se i grumi di colore sparsi si fossero riuniti in pennellate dense a darsi un senso per comunicare la tua faccia a chi la guarda. Perché ritrarre è il contrario del descrivere: è pensare ciò che guardi».
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 13 giugno alle 18 al Museo Bellini, e sarà seguita dalle 21 in poi da una festa con barbecue alla spiaggetta del locale Easy Living in piazza Poggi, un concerto per dieci corni inglesi sulle musiche di Ennio Morricone diretto dal primo corno del Maggio Musicale Fiorentino Luca Benucci, videoinstallazioni e dj-set.
Il catalogo della mostra è edito da Giunti e si ispira agli album di figurine Panini: i ritratti devono essere infatti “appiccicati” sulle pagine del volume. Giambaccio ha ritratto persone di ogni genere: dall’attore Gianmarco Tognazzi a Giancarlo Antognoni, dal neoeletto sindaco Nardella (evidentemente il ritratto gli ha portato bene…) al fotografo Aldo Fallai, per un volta oggetto e non soggetto di un ritratto; dal pugile Leonard Bundu (anche lui sul numero 12 della nostra rivista) allo stilista Riccardo Braccialini, e poi ancora la cuoca di Masterchef Enrica Della Martira, l’ex pallanuotista e olimpionico Gianni De Magistris, lo scrittore Pietro Grossi, l’indimenticato Carlo Monni e tanti altri ancora.
Non ce ne vogliano i “Vips”, ma forse altrettanto interessanti sono i ritratti dei “fiorentini qualsiasi”, che costituiscono il vero “colore” di quella tela dalle mille sfumature che è Firenze, e che Giambaccio ha magistralmente provato a catturare tra i suoi “ritrattati”.
DANIEL C. MEYER
FOTO: Paolo Lodebole
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