I ritrattati di Giambaccio

«Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza»
Dante Alighieri
GiambaccioCarmelinaBella come stasera non l’avevo mai vista la luna piena in piazza del Carmine su questo cielo blu notte dove lei si è ritagliata lo spazio tonda, tonda… è fantastico entrare nel Museo Bellini dopo la passeggiata in Oltrarno. Piazza del Carmine: la mia preferita perché, guarda caso, mi chiamo Carmelina e perché lì c’è la Cacciata dal paradiso del Masaccio, un capolavoro a cui approdavo, appena giunta a Firenze da Perugia molto frequentemente prima e dopo “le foglie”.
È fantastico, dicevo, entrare nel Museo Bellini per trovarsi circondati da mille sguardi.
Gli sguardi delle persone ritratte da Giambaccio: pennellate di tempera date quasi a scalpello su tela o su carta tutte incorniciate e riunite a formar un affresco indimenticabile allo sguardo e al cuore.
«Mi sono divertito a farli, e voglio che anche gli altri si divertano» afferma Giambaccio.
Una poesia di sguardi o se preferite sguardi di poesia: mille sguardi a testimoniare la meraviglia della vita e la meraviglia di Firenze la bella: in particolare l’Oltrarno piazza del Carmine, l’operosità delle botteghe, mille sguardi per seguire virtute e canoscenza per dialogare tra noi e l’intorno…
I ritratti resteranno al Museo Bellini fino al 13 luglio 2014. Originalissimo il catalogo, anch’ esso coinvolgente perché da comporre, i ritratti infatti sono figurine da attaccare… scusate ora vi lascio per cominciar a comporlo!
CARMELINA ROTUNDO
Carmelina – Il blog di Carmelina Rotundo
Foto: Francesco Conforti