La Notte Bianca diventa Grigia

Il Sindaco Nardella, Alba Donati e Tommaso Sacchi

Il sindaco ha annunciato che la Notte Bianca non ci sarà. La decisione di trasformarla in “Prima Notte d’Estate” (che di estivo avrà solo la ZTL notturna) è giunta come un fulmine a ciel sereno sui molti eventi, locali e iniziative culturali legate a essa.

Il Sindaco Nardella, Alba Donati e Tommaso Sacchi
Il Sindaco Nardella, Alba Donati e Tommaso Sacchi

La vitalità cittadina di quell’unica notte sarà sostituita da letture di poeti e autori del Novecento, da un concerto di Davide Shorty (ennesimo figlio dei talent) e dall’hashtag tratto da Cjajkovskij: #preferireiFirenze, coordinatrice Alba Donati, del Gabinetto Vieusseux. Senza voler criticare la scelta di organizzare letture, per quanto di autori poco contemporanei, nelle piazze fiorentine, la proibizione della parte viva, popolare, dell’evento ci pare figlia della solita “politica della reazione”, il grande male di un’Italia la cui classe dirigente è composta solo da emergenti o da avanzi della Prima Repubblica. I nostri amministratori, privi sia di coraggio che di una visione chiara del futuro, da anni rifiutano la realtà invece di capire come gestirla. Visto che ogni cosa avviene per un motivo, non basta scrivere una legge o varare un divieto perché la situazione cambi. Questa illusione, questa vena reazionaria dei nostri politici e del popolo che li vota è la causa per cui gran parte degli italiani, che vivono nella realtà e non nelle fantasie legali delle amministrazioni, finiscono per sopravvivere a stento nella zona grigia tra legalità e illegalità, tra infrazione e regolamento. Cosa che fa comodo a chi li governa ma certo non a loro stessi.
Rinascimento 2.0, le mostre e le residenze in Oltrarno nel 2015
Rinascimento 2.0, le mostre, le residenze e gli eventi in Via dei Serragli per la Notte Bianca del 2015

Incapaci di gestire un singolo quartiere per una singola notte, spinti dalle pressioni di una cittadinanza che non ha chiare né l’epoca in cui vive né le sue dinamiche, le amministrazioni semplicemente rifiutano quello che vedono come un problema, perché le opportunità del futuro disorientano sempre chi vive rivolto al passato. Per confutare l’appellativo di “spacciatori di alcol” affibbiato senza delicatezza e senza cognizione di causa alle diverse realtà della Notte Bianca e per far capire quanta cultura vi venisse prodotta, allego qui la mappa delle mostre e delle residenze artistiche organizzate in Oltrarno dal gruppo di gallerie e spazi di Via de’ Serragli il 30 Aprile 2015.
Questa perdita non è imputabile solo all’amministrazione, ma anche a tutti i cittadini: a coloro che vecchi e reazionari non capiscono la parte viva della cultura popolare e pensano solo al proprio piccolo fondo in centro, e anche al pubblico che non vede abbastanza lontano da buttare una bottiglia nel cestino invece di lasciarla per la strada.
Il logo della Prima Notte d'Estate
Il manifesto della Prima Notte d’Estate

Nardella ha detto che la Notte Bianca è solo uno spazio alcolico e non culturale, io dico che poteva essere sia intrattenimento (di questo secolo) che cultura ma, perché riuscisse, tutte le parti avrebbero dovuto lavorare assieme: con una visione a lungo termine da parte dell’amministrazione e con amore per l’avvenimento da parte nostra. Un amore che oggi brucia di delusione, avendo perduto quell’unica notte in cui la nostra città sembrava europea, quell’unica notte durante la quale non avrei dovuto sognare di andare a Madrid, a Barcellona o a Parigi per sentire battere il cuore di una comunità, a Firenze, da sempre incompresa, da sempre ghettizzata. Quindi, che dire? Buona Notte Grigia, ci vedremo per le strade silenziose di una città che non riesce ancora a entrare nel ventunesimo secolo.
NICCOLÒ BRIGHELLA