L’enoturismo è donna: le visite in cantina parlano sempre più al femminile

L’impresa tecnologica Divinea ha anticipato alcuni dati del suo report annuale sull’enoturismo che aiuta le cantine a profilare i winelover e valorizzare le esperienze in cantina: +12% di prenotazioni in cantina dal pubblico femminile.

L’enoturismo è sempre più protagonista, non solo fra i turisti stranieri ma anche all’interno del proprio Paese di nascita. Ma c’è di più… Come mostrano alcune anticipazioni del consueto report annuale a cura di Divinea, impresa tecnologica che aiuta le cantine a profilare i winelover e valorizzare le esperienze in cantina e le vendite direct-to-consumer (quello completo uscirà nel prossimo mese di febbraio), le donne ne sono diventate il vero e proprio motore.

Se già nel 2020 il pubblico femminile aveva superato quello maschile in quanto a prenotazioni di esperienze enoturistiche in cantina (54% totale), nell’anno appena trascorso i numeri sono cresciuti infatti di un ulteriore 12% (66%) a testimonianza della nuova e crescente centralità della donna per questo tipo di attività. I dati sono stati processati e sviluppati analizzando le ricerche del software Wine Suite e del portale divinea.com, attraverso un sondaggio condotto con le aziende e cantine partner. Fra queste, troviamo ad esempio Marchesi Mazzei, Cantina Rainoldi e Cantina Cappellini.

“L’obiettivo di questa ricerca – spiega Fillippo Galanti, co-founder di Divinea insieme a Matteo Ranghetti – è dare alle cantine e agli attori coinvolti attorno al mercato dell’enoturismo e delle vendite di vino direct-to-consumer degli strumenti utili a migliorare l’esperienza in cantina nei confronti dei visitatori. Sapere che è il pubblico femminile quello che maggiormente si occupa di prenotare le visite in azienda ci aiuta a capire che il vino italiano dovrebbe puntare su questo target per valorizzare l’esperienza in cantina. Il salto di qualità che le cantine devono compiere, oggi, è in questa opportunità che ci dà lo studio dei dati per profilare i winelover e rispondere con offerte e proposte che rispondano ai loro interessi”.

Non solo il pubblico, le anticipazioni di Divinea riguardano anche le nuove tempistiche delle prenotazioni. I dati analizzati mostrano infatti una sensibile riduzione del periodo di tempo che intercorre fra la prenotazione e il giorno effettivo dell’esperienza in cantina: prima della pandemia tali attività venivano prenotate in media 23 giorni prima, mentre ai tempi del Covid la maggior parte delle prenotazioni arriva durante la settimana stessa (martedì è il giorno preferito). Quasi sempre online (76% delle prenotazioni) e molto spesso con un acquisto di vino in loco post-visita (75% dei visitatori). L’orario favorito per le prenotazioni? Mattina presto od orario di pranzo.

“Questi sono dati fondamentali per una cantina che vuole progettare un’esperienza in cantina e una vendita al consumatore performante – sottolinea Matteo Ranghetti di Divinea – Il nostro software Wine Suite nasce proprio per aiutare le cantine a raccogliere e leggere i dati, per aumentare le vendite e rispondere al pubblico di appassionati”.