Lo showroom ideale: TaniniHome, un luogo mutevole che racconta le emozioni

Tanini Home

Intervista allo studio di architettura d’interni Deferrari+Modesti; una filosofia del design, una riflessione su cosa i clienti si aspettano da un moderno showroom e l’esperienza di Tanini Home a Firenze.*

Quella di Javier Deferrari e Lavinia Modesti è una storia d’amore e di design che unisce due terre lontane e posa il suo cuore a Firenze, in uno studio di architettura d’interni che ricorda un laboratorio: sugli scaffali diverse prove di colore, fotografie, libri e appunti, materiali che ogni giorno trovano il proprio posto in un ordine archivistico dello spazio. Deferrari, dall’Argentina, conosce Modesti a Milano, quando entrambi lavorano allo studio dell’architetto Stefano Boeri. L’affinità sentimentale avvicina anche i loro approcci all’architettura d’interni e dal 2010 collaborano e progettano insieme nel loro laboratorio a Firenze. Distinguendosi per la poetica contemporanea e le collaborazioni con gli artigiani, lavorano alla realizzazione degli interni di residenze private e uffici, di negozi, bar e ristoranti ma anche di allestimenti museali e temporanei, per clienti privati, istituzioni e aziende. Sono anche entrambi Coordinatori del Corso Triennale di Interior and Furniture Design allo IED di Firenze. 

In questa intervista abbiamo messo il focus sugli “showroom”, cosa i clienti si aspettano in un ambiente del genere e perché ciò rappresenti “una sfida”, richiedendo di pensare a uno spazio che possa essere facilmente modificabile, che includa “delle parti avvolgenti e altre meno raccolte”. Modesti, insieme al compagno, ha un’idea di design ben radicata ma mutevole, che considera le trasformazioni del tempo.

Qual è la filosofia che vi accomuna, che rende possibile lavorare insieme?

Entrambi siamo alla ricerca di qualcosa di nuovo tutti i giorni; di abbinamenti, materiali o finiture. Ci piace inventare finalità diverse, capaci di trasformare un materiale rendendolo ideale per un contesto altro rispetto a quello d’origine. Il nostro studio accoglie questa stratigrafia continua di ricerche sui materiali.

Raccontateci il vostro processo creativo.

Il processo creativo cambia di volta in volta, in base al luogo, alle richieste del cliente e alla funzione che svolgerà lo spazio. In generale, il nostro modo di lavorare è molto attento: ci occupiamo dell’architettura dello spazio fino al disegno degli arredi e di ogni dettaglio costruttivo che disegnamo su misura con uno studio meticoloso che precede la scelta dei materiali e delle finiture. Il nostro sguardo è ampio ma focalizzato, l’approccio analitico ma anche poetico.

Che caratteristiche deve avere uno showroom per soddisfare i clienti? 

Oggi c’è sempre più la necessità di un’esposizione molto chiara, di un’atmosfera che consenta ai clienti di entrare a far parte di un mondo. Le persone hanno più difficoltà di immaginazione, gli ambienti che vivono spesso si somigliano tra loro anche se aventi finalità diverse.  C’è poi un altro aspetto contemporaneo di cui tener conto: il surplus di immagini e di pubblicità a cui la gente è esposta quotidianamente; ora, come mai, c’è la necessità di toccare con mano, di capire realmente il prodotto. Per questo è importante che si instauri una buona relazione con il cliente, per riuscire a costruire uno spazio che sia a sua misura.

Una grande parte del lavoro è fatta di colloqui e confronti in cui si entra nel privato delle persone, nelle loro abitudini quotidiane e familiari per ricreare uno spazio che rispetti e risponda alle loro necessità. Un approccio simile si ha per il mondo commerciale, per cui il titolare dello showroom è in contatto continuo con noi, si interessa alle nuove proposte di estetica, funzionalità e sostenibilità, aiutando a creare un’atmosfera che faccia sentire a proprio agio il cliente.

Cosa trovano i clienti da Tanini e perché vi siete trovati bene collaborando con loro?

Da Tanini trovano uno spazio progettato per essere versatile, flessibile e funzionale. Allo stesso tempo è un luogo d’incontro per architetti o addetti ai lavori, di scambio e conoscenza reciproca. Uno spazio trasformabile nel tempo e mutevole, che ospita prodotti di dimensioni, finiture e stili diversi tra loro.

*Articolo realizzato in partnership con TaniniHome