Architettura per le future generazioni

Baumschlager Eberle Firenze srl

Giovedì 23 novembre a Palazzo Vecchio la Lectio magistralis “Macrotrends for the next generations” del professore Dietmar Eberle, fondatore di Baumschlager Eberle Architekten. Una panoramica sui megatrend nell’architettura e sulle strategie di pianificazione territoriale a livello europeo.

Lo studio internazionale d’architettura Baumschlager Eberle Architekten ha aperto una nuova sede a Firenze nel gennaio 2023 e, per presentare il loro lavoro e la loro filosofia, ha organizzato l’evento Vedere oltre un futuro sostenibile giovedì 23 novembre in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio. In occasione dell’incontro vari esperti discuteranno sui trend futuri e sostenibili di architettura, tecnologia, ambiente e mobilità in ottica di un futuro più sostenibile del costruire.

L’evento è organizzato in collaborazione con Baumschlager Eberle Architekten, Baumschlager Eberle Firenze SRL, Toyota Material Handling Italia, FermatSolutions e Studio Bellesi Giuntoli.

La città del futuro.

L’architettura in epoca moderna si confronta con cambiamenti radicali che hanno avuto un impatto sia a livello locale che globale, dalla gentrificazione allo svuotamento dei centri storici, dalla pandemia al surriscaldamento climatico. La domanda che i sistemi urbani – come Firenze, peraltro – e gli studi di architettura si pongono, adesso, è quale sarà il futuro delle superfici destinate a terziario e come si potrà dare spazio a visioni innovative dell’abitare

Quale il futuro dei “vuoti urbani”, convertendo vecchie fabbriche e spazi industriali dismessi in biblioteche, coworking o unità abitative popolari. In questo processo esistono due possibili visioni da mettere in atto: quelle “verticali” – cioè sviluppate dalle istituzioni che le mettono in atto per ottimizzare i processi interni e amministrativi all’interno delle città – e quelle “orizzontali”, o meglio, partecipative. Qui i cittadini riuniti in focus group si fanno portavoce delle esigenze della città e individuano i problemi e le possibili soluzioni.

Baumschlager Eberle Firenze srl

Anche le nuove tecnologie digitali oggi vengono incontro all’architettura e alla pianificazione urbana. Ad esempio con software che permettono la creazione di un digital twin, il “gemello digitale” della città. È come giocare a SimCity: si tratta di una simulazione realistica che, utilizzando dati pubblici, sviluppa una mappa interattiva e restituisce uno scenario del possibile impatto futuro delle politiche urbane. Lo stanno utilizzando in molte realtà, da New York a Shanghai, passando per Helsinki. 

Per esempio la municipalità di Barcellona sta esplorando un gemello digitale della metropoli catalana per implementare la “città dei 15 minuti”. Una “città virtuale che vive nei server” e che sta analizzando dati su dati per verificare quali quartieri sono carenti di servizi. Zurigo ha già un “gemello digitale” attivo che è servito per definire il nuovo piano regolatore.

Il convegno di giovedì, in programma alle 15:00 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, sarà moderato da Piero Fachin, condirettore di QN, e gode del patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze, Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Fondazione degli Architetti di Firenze, Ordine degli Architetti di Firenze, Istituto nazionale di Architettura della Toscana.

Dietmar Eberle: la sfida dell’architettura è costruire in modo ecologico.

L’evento si aprirà con una Lectio magistralis del celebre architetto austriaco Dietmar Eberle – noi di FUL siamo stati invitati a partecipare – che fornirà una panoramica delle macrotendenze in atto in architettura e delle strategie di pianificazione territoriale a livello europeo. Seguirà la presentazione di Re:make city, sezione curata nel numero 67 della rivista IQD, con Paolo Posarelli e Roberta Busnelli.

Nella prima sessione della tavola rotonda, Eduardo de Cillis e Stefano Zaccaria – quest’ultimo vecchia conoscenza di FUL magazine – parleranno della visione di Toyota in ambito mobilità e movimentazione sostenibile. Roberta Cecchi esaminerà le soluzioni digitali a supporto della metaprogettazione e Alberto Giuntoli affronterà il tema dell’ecologia della città, intesa come sistema complesso adattivo. Nella seconda sessione di tavola rotonda parteciperanno il Direttore DIDA Dipartimento di Architettura Università di Firenze Prof. Arch. Giuseppe De Luca, il Presidente di INARCH Toscana Arch. Daniele Menichini, il Managing Director a Deerns Italia Ing. PhD Giuseppe Dibari, la Managing Director a Baumschlager Eberle Firenze Arch. Giulia Maria D‘Arco e il Presidente dell’Associazione Italiana Giovani per l‘UNESCO Arch. Gianluca Buoncore.

La seconda parte del panel invece vedrà il dialogo con vari esperti, che rifletteranno sulle “Città del futuro” e sulle relative strategie di azione. Il professor Dietmar Eberle è il fondatore dello studio Baumschlager Eberle Architekten. Sin dall’apertura dello studio a Lochau, in Austria, nel 1984, l’architetto Eberle ha incentrato il suo lavoro sulla conservazione delle risorse architettoniche e sulla valorizzazione dei processi di pianificazione urbana ed è stato fino al 2017 docente al Politecnico di Zurigo. La sua filosofia è centrata sul “trattare le cose con cura”. Oggi sono oltre 500 gli edifici realizzati dallo studio Baumschlager Eberle Architekten e tra i progetti più noti a livello internazionale c’è la ristrutturazione dell’ex sede Peugeot a Parigi.

Come ha anticipato in un’intervista a QN – La Nazione, il professor Eberle incentrerà la lectio magistralis sulla necessità di riorientare la comprensione dell’architettura. Il problema dell’architettura del Novecento è a suo avviso quello di essere stata pensata per una generazione soltanto, quella che ne doveva usufruire. L’architettura del XXI secolo deve essere intergenerazionale e durare almeno un secolo, assecondando stili di vita completamente diversi. Questo significa costruire in modo ecologico e responsabile.

Immagini: Eduard Hueber, Albrecht Immanuel Schnabel, Eduard Hueber, Cyrille Weiner ©Baumschlager Eberle Architekten