Dopo Milano, Como, Bevagna, Genova, Roma, Palermo e le sedi in Birmania, ha aperto anche a Firenze l’Ostello Bello, la catena di ostelli pluripremiata nata nel 2011 a Milano, che ha cambiato la vita di un gruppo di ragazzi e di una città.
Milano, luglio 2011. Da un immobile in Via Medici 4, inizia una lunga avventura per un gruppo di professionisti e amici, inizialmente riunito in un’associazione culturale per realizzare iniziative sulla città di Milano, che ha deciso di invertire la propria rotta professionale e dare voce alla passione per il mondo del viaggio e della condivisione: la realizzazione di un ostello.
Una storia di successo che prende vita dalle proprie passioni
Questo Ostello, i ragazzi lo immaginano BELLO: una casa per viaggiatori, per quella popolazione intensa che si muove libera di scegliere dove, quando e con chi andare per il mondo. Un luogo vibrante, permeabile alle caratteristiche della città che lo accoglie, ricco di atmosfera, contenitore di incontri e scambi culturali. I locali hanno un carattere, tra mobilia varia e strumenti musicali, oggetti portati da una fitta rete di persone, riutilizzati, consacrati a nuova vita: il classico patchwork di arredi, sapientemente mescolato.
In pochissimo tempo numerosi riconoscimenti internazionali che decretano L’Ostello Bello la miglior catena di ostelli al mondo.
In poco tempo, l’Ostello Bello riceve prestigiosi premi: “Miglior catena di ostelli al mondo”, “Miglior ostello italiano” agli Hoscars Awards 2019 di Hostelworld e nel 2017 l’Ambrogino d’Oro, benemerenza civica che il Comune di Milano assegna alle realtà più meritevoli della città.
Oggi, Ostello Bello è presente in due stati, in Italia e perfino in Myanmar, Birmania: esaltante trovarsi “a casa” pur lontanissimi dalle mura domestiche, rendersi parte integrante di una esperienza che solo in un ostello BELLO può effettivamente realizzarsi.
Durante i due lockdown sono stati portati avanti i lavori per quadruplicare la presenza su territorio nazionale
La catena non si è fermata, impiegando il periodo di stop imposto dal Covid per proseguire nel lavoro ai nuovi ostelli di Genova, Firenze e Roma, a cui seguirà poi Palermo. Con queste nuove aperture, tutte centralissime, quadruplicano i posti letto sul territorio nazionale, che passano da 350 ad oltre 1500 e sale a oltre 180 il numero di personale che verrà impiegato in tutta Italia.
Negli anni la compagine societaria è variata, non la filosofia di fondo, fortemente riconoscibile, di accoglienza aperta, inclusiva e con un’attenzione particolare al territorio e alle peculiarità culturali e sociali delle città.
L’intervista della nostra Martina Scapigliati a Federico Scotti
Firenze, luglio 2021. Incontro Federico, oggi manager del settore ricettività e ospitalità, giovane imprenditore con un ricco bagaglio di esperienza nel settore dei viaggi e degli ostelli in Irlanda.
Parliamo della nuovissima apertura fiorentina:
“A Firenze l’Ostello Bello ha aperto vicino alla stazione, in Via Faenza, zona che vorremmo rivalutare. Abbiamo organizzato la struttura ricettiva per gli ospiti in un luogo storico, l’Hotel Azzi, di cui abbiamo trovato traccia in una piantina del ’76, è stato uno dei primi ostelli realizzati a Firenze, allora era per sole donne… questo lo rende prezioso, abbiamo anche trovato e mantenuto arredi datati che abbiamo mescolato a del modernariato. Poi, abbiamo organizzato la parte del bar e delle sale dove organizzeremo eventi culturali, serate musicali con artisti locali, presentazioni di libri, concerti live, intrattenimento, aperti a tutti. La direzione artistica degli eventi nasce in modo semplice, recependo le richieste che arrivavano dal tessuto urbano, ma siamo arrivati anche ad avere partnership importanti, come Tuborg e GueStar, realizzando nei vari ostelli concerti notevoli, come quello di Colapesce, La rappresentante di Lista, Generic Animal, Venerus, Calcutta… anche se le serate più belle restano spesso quelle improvvisate, tra avventori provenienti da tutto il mondo, artisti locali, frequentatori assidui e varietà”.
“L’Ostello Bello accoglie turismo di ogni tipo, giovane ma anche non giovanissimo, come quello di chi si sposta per lavoro o per famiglia, offrendo servizi identici a quelli di un comune ed anonimo albergo, impermeabile alla realtà locale, offrendo invece esperienze di connessione, non più virtuale ma umana, ed è questo su cui puntiamo da sempre”.
L’Ostello Bello di Via Faenza, già del tutto operativo e con terrazza panoramica con inebriante vista sulle cappelle medicee di San Lorenzo, debutterà ufficialmente in società il prossimo settembre. Bello!