Many possible cities e Portafortuna al via alla Manifattura Tabacchi

many possible cities

Da oggi 21 febbraio a domenica alla Manifattura Tabacchi vanno in scena Many Possible Cities, il festival dedicato alla rigenerazione urbana, e Portafortuna.

Incontri, laboratori e mostre curati da chi progetta le città di domani. Durante i tre giorni del festival, la riflessione sul futuro delle città sarà approfondita attraverso mostre, visite guidate, open talks all’insegna dell’arte che vedrà protagonisti esponenti della scena indipendente contemporanea di fama internazionale.

Il programma di “Many possible cities” e di Portafortuna

Venerdì 21 febbraio

  • Dalle 10:00 alle 18:00 Fondazione del Ponte. Porta il tuo Ponte e creeremo la mostra insieme.
  • alle 16:00 Talk:
    Prospettive di sostenibilità economica nell’universo indipendente.
    L’incontro è strutturato per creare un confronto tra realtà indipendenti diverse, riflettendo sulle attuali necessità e possibilità degli spazi indipendenti e degli artisti emergenti che operano nel contesto artistico contemporaneo, in modo da permettere di definire il concetto di sostenibilità da diverse angolature. Gli speaker sono stati scelti all’insegna della diversificazione sia rispetto alla provenienza geografica e al contesto urbano, sia rispetto all’identità e alle premesse che muovono ogni singolo progetto.
  • Con Anna Dormio (Kunstschau, Lecce), Francesca Finotti (Brace Brace, Milano), Paolo Mele (Ramdom, Gagliano del Capo), Rebecca Moccia (FEA Lisboa), Matteo Mottin (Treti Galaxie, Torino), Michele Bertolino (Il Colorificio, Milano), Stefano Giuri (TOAST Project Space). Modera: Gabriele Tosi
  • Alle 17:30 Inaugurazione mostra Portafortuna a cura di TOAST Project Space
  • alle 20:00 Talk:
    Arte come strumento di azione, relazione e riflessione sugli spazi nei processi di rigenerazione.
    Con Andrea Bartoli (Farm Cultural Park), Andreas Angelidakis, Cristiana Perrella (Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci).
    “Maybe, we just don’t need any more new buildings. Maybe reconfiguring existing ones is enough” Andreas Angelidakis
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Confronto tra diverse esperienze collegate dall’interesse verso la creazione di nuove identità e nuovi significati attraverso l’arte. L’arte può essere intesa come un vero e proprio medium per ripensare le città, rendendo possibile l’azione, in quanto innesto fisico ed umano che apporta nuovi significati su luoghi preesistenti, la relazione, come mezzo ed espediente per alimentare nuove interazioni tra le persone e tra le persone e lo spazio, la riflessione, come percorso di indagine libero da condizionamenti che può rendere possibile la comprensione delle città che oggi viviamo e l’immaginazione di quelle in cui potremmo vivere.

Sabato 22 febbraio

  • Dalle 10:00 alle 22:00 Apertura mostra
  • alle 10:30 Talk:
    Uno spazio per la ricerca, la produzione e la sperimentazione: no-profit e istituzioni.
    Un’indagine sui rapporti tra la ricerca indipendente e le istituzioni, alla scoperta di un universo ideologico complesso. Simone Ciglia (The Independent), Sergio Risaliti e Lorenzo Balbi, in rappresentanza di alcuni dei progetti no-profit più interessanti degli ultimi anni (e non solo), confronteranno esperienze per comprendere come il sistema dell’arte prenda o meno parte alla conversazione. Un passaggio fondamentale quello del dibattito, indispensabile per instaurare un dialogo che rimane conditio sine qua non per la comprensione del concetto di indipendenza. Con: Lorenzo Balbi (MAMBO, Bologna), Simone Ciglia (The Indipendent | MAXXI, Roma), Sergio Risaliti (Museo Novecento, Firenze), Davide Da Pieve (DAS). Modera: Stefano Giuri (TOAST Project Space)
  • Alle 12:00 Visita guidata
  • alle 16:30 Talk:
    Mappature storiche e istanze e del momento in un confronto generazionale.
    Dialogo e confronto generazionale tra spazi storici e progetti più recenti con lo scopo di indagare bisogni, premesse e istanze in chiave storica. Sotto la guida della curatrice Francesca Manni, gli speaker condivideranno le proprie esperienze e interrogativi per esplorare affinità e discrepanze nel nome dell’indipendenza. Ospiti di questo panel Brown e Marsèlleria, due realtà del passato più o meno recente al fianco di Castro e Estuario Project Space realtà eterogenee per statuto e ricerca. Con Luigi Presicce (Brown Project Space, Milano), Mirko Rizzi (Marsèlleria, Milano), Estuario Project Space (Prato), Serena Schioppa (Castro Project). Modera: Francesca Manni (duepunti, Bologna).

Domenica 23 febbraio

  • Dalle 10:00 alle 18:00 Apertura mostra
  • alle 11:30 Talk:
    L’editoria indipendente come spazio di produzione critica e artistica.
    Il talk nasce dalla volontà di aprire il dibattito sull’indipendenza all’editoria, coinvolgendo una serie di progetti che si occupano di linguaggi artistici contemporanei con diverse modalità. L’intento è quello di comprendere da un lato come i contesti che producono un lavoro critico sull’arte contemporanea spesso operino come associazioni indipendenti o no-profit e dall’altro riflettere sul ruolo dell’editoria come luogo ‘altro’ rispetto allo spazio espositivo in cui gli artisti possono esprimersi. Con Dafne Boggeri (SPRINT, Milano), Dario Giovanni Alì (Kabul Magazine, Torino), Pietro Gaglianò (Scripta Festival, Firenze), Valerio Mannucci (NERO Editions). Modera: Marco Marelli (Forme Uniche).
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Andreas Angelidakis

I protagonisti

Art Project PONTE

L’artista e architetto Andreas Angelidakis presenta Ponte, una open call che ha l’obiettivo di una grande mostra collettiva sul tema del ponte. Firenze è infatti famosa per uno dei ponti più radicali di sempre, Ponte Vecchio, che collega le due sponde di un fiume ma connette anche le persone che lo attraversano e lo abitano. Angelidakis – già in città per dedicarsi totalmente al progetto – chiede alla comunità di partecipare alla mostra inviando o portando nei giorni di Many Possible Cities un disegno di un ponte, un modello, un collage. Qualsiasi ponte che si possa immaginare o ricordare, un ponte da attraversare, sotto cui dormire. La mostra è solo il punto di arrivo, l’occasione per generare una comunità temporanea, un momento di incontro e discussione, all’interno del quale la voce di un artigiano o di una bambina abbiano lo stesso valore di quelle di un ingegnere o un architetto. Quella di Angelidakis è una voce artistica che cambia tra i linguaggi dell’architettura, della curatela, della scrittura e di Internet. Parla spesso di spazi, edifici e delle persone che li abitano, con il formato espositivo che funge da veicolo per le sue idee e mezzo per la sua pratica artistica. Il progetto di Ponte è a cura di NERO Editions e Fabio Quaranta, in collaborazione con Archivio Personale.

PORTAFORTUNA

Many Possible Cities è lo scenario perfetto per festeggiare il primo anno di apertura di TOAST Project Space, lo spazio indipendente di 4 m2 ricavati nell’ex casotto di Manifattura Tabacchi, oggi aperto al confronto e alla sperimentazione delle pratiche artistiche contemporanee. TOAST Project Space celebra il suo primo anno di attività con Portafortuna, una mostra collettiva diffusa nel quartiere di Piazza Puccini a Firenze, che include visite guidate e tre giorni di talk, creando una connessione tra la città e la Manifattura. Il progetto è a cura di Stefano Giuri, Alessandra Fredianelli e Martina Aiazzi Mancini.

Live Broadcasting | RADIO PAPESSE

Nell’impresa di immaginare il futuro delle città, iniziamo ad ascoltare le voci di chi le sogna e le fa.

Durante il festival Radio Papesse curerà un palinsesto live di tre giorni con incontri, interviste e approfondimenti. Su manifatturatabacchi.com e radiopapesse.org andranno in onda i talk di Many Possible Cities e interviste esclusive agli ospiti, per rispondere alle più urgenti domande che emergono lungo il percorso di chi rigenera spazi urbani e di chi rincorre un equilibrio tra indipendenza e sostenibilità nella produzione culturale.

NIB2019

Un racconto immaginato da architetti e paesaggisti che ha come protagonisti la casa, la città e l’ambiente è il tema della mostra NIB2019. L’esposizione è una raccolta di idee e di scenari legati agli spazi che abitiamo. I materiali sono stati prodotti in occasione della XI edizione di “NEW ITALIAN BLOOD”, premio promosso dall’omonima organizzazione no-profit e assegnato tra i migliori venti studi italiani under 35 nelle sezioni di “Architettura” e “Paesaggio e spazio pubblico”. Fra questi vi sono Abp Architetti, Fernweh Architettura, ND Studio e Studio Totale, quattro giovani realtà che operano nel territorio fiorentino e che hanno curato l’allestimento di NIB2019 a Manifattura Tabacchi per i tre giorni di Many Possible Cities.

Trovate tutte le modalità di partecipazione su manifatturatabacchi.com