I Tonno sono quelli della sala prove, delle parole sconnesse ma il pensiero poetico. Quelli della musica normale per gente fuori dai luoghi comuni, che ambisce alla libertà di fare, sbagliare e godere. Minicanzoni , ossia quelle parole assordanti che volevate sentire, è il loro ultimo singolo prodotto da Woodworm Label.
“Minicanzoni” segna il vostro ritorno sulla scena musicale. Com’è nato questo lavoro?
“Questo lavoro è nato perché l’anno scorso non potevamo andare in sala prove a fare il nostro solito bordello. Ci siamo quindi dovuti inventare una formula diversa per fare musica. Minicanzoni nasce dall’incapacità di stare tranquilli a non fare niente.”
Che cosa rappresenta per voi?
“Per noi rappresenta un esperimento e un pretesto per fare qualcosa con amici e colleghi come i Giallorenzo, dei veri e propri guru della musica post-milanese. Con loro volevamo tanto scrivere qualcosa perché abbiamo la stessa passione per le cose fatte male per bene.
Questo brano inaugura uno spinf-off di collaborazioni con alcuni artisti della scena underground italiana. Chi sono gli ospiti, oltre ai Giallorenzo? Come mai avete deciso di muovervi in questa direzione?
“Le collaborazioni includono, oltre ai Giallorenzo, Endrigo, Maggio, Materazzi future club e Tropea. Ci siamo mossi così perché avevamo tante idee sconclusionate che avevano bisogno di un grande aiuto per essere chiuse e trasformate in canzoni, quindi abbiamo scelto di condividerle con amici e musicisti che ci piacciono tanto, fiduciosi che sarebbero riusciti a dare un senso nuovo e inaspettato a tutta la faccenda. Il risultato ci piace tanto e ci ha consentito di esplorare sonorità molto diverse dal nostro solito.”
Che contributo hanno dato i Giallorenzo alla stesura di “Minicanzoni”?
“I Giallorenzo hanno contribuito più di noi a Minicanzoni. Hanno infatti scritto la seconda strofa e la coda e hanno registrato chitarre, voci e batteria occupandosi anche poi del mix. Questa cosa ci piace tanto perché vuol dire che si sono gasati, prendendo in mano tutta la situazione.”
A cosa servono le minicanzoni?
“Le minicanzoni sono tutte le canzoni di questo periodo infame in cui si può godere solo fino a un certo punto con la musica perché ci manca tutto il bordello e il sudore di quando abbiamo cominciato a suonare. Servono per rimanere in vita nell’attesa di poter fare di nuovo delle megacanzoni. Presto.”
Quali sono i vostri progetti futuri?
“I nostri progetti futuri sono fare un altro spin off esclusivamente metal e intanto portare avanti la scrittura di musica “normale”, con la speranza di fare un altro disco. Vorremmo anche fare un film su di noi che si chiama “ tonno – il libro “ e un libro che si chiama “ tonno – il film”.