Moda: flessione per il comparto manifatturiero, a Firenze cala l’export

Moda: flessione per il comparto manifatturiero a Firenze

Confartigianato presenta i dati su quest’importante settore dell’economia toscana: regge l’export ma il calo è significativo in provincia di Firenze.

Il comparto manifatturiero italiano nel settore moda sta vivendo un periodo di flessione, dovuto prevalentemente alla condizione geopolitica sfavorevole e al conseguente calo degli scambi internazionali: è questo ciò che emerge analizzando i dati presentati negli scorsi mesi da Confartigianato.

Le statistiche generali e quelle relative al settore moda

Bisogna premettere che tutto il settore manifatturiero del nostro Paese, non solo quello riguardante la moda, sta vivendo un periodo poco florido: secondo Confartigianato, infatti, nel primo trimestre del 2024 esso è stato interessato da un calo del -3,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, mentre la flessione rispetto al trimestre precedente, ovvero il quarto trimestre del 2023, è risultata essere del -0,9%.

Le statistiche relative all’ambito moda, tuttavia, risultano essere più evidenti rispetto a quelle generali, anzi questo settore risulta essere quello che più sta risentendo del periodo poco favorevole: Confartigianato rileva infatti un calo su base annua del -8,8%, il quale ha raggiunto un picco del -9,3% nel mese di marzo 2024.

Focalizzando l’analisi sulle diverse tipologie di produzioni, invece, quelle che sembrano soffrire maggiormente sono quelle riguardanti i capi in pelle, con un netto -14,8% su base annua.

In termini di fatturato, nel primo bimestre del 2024 è stato registrato un calo del -5,1% su base annua, statistica dalla quale è possibile stimare una perdita di ricavi giornaliera di 15 milioni di euro al giorno.

Commercio al dettaglio in controtendenza: vendite in crescita

Sebbene, in ambito moda, il settore manifatturiero non stia attraversando un buon periodo, il commercio al dettaglio dimostra di tenere bene il mercato: nel primo trimestre del 2024, infatti, si è registrato un incremento del +1,3% delle vendite per quanto riguarda abbigliamento e pellicce, il trend è stato invece del +0,8% per quel che concerne calzature, articoli in pelle e da viaggio.

Sicuramente il mondo del commercio sta vivendo, in termini generali, una fase di profonda transizione, e il settore moda non fa eccezione.

Tantissime aziende italiane, ad esempio, scegliendo di valorizzare il commercio elettronico sono riuscite ad incrementare in maniera importante il proprio business, e le statistiche che confermano una sempre crescente tendenza dei consumatori ad acquistare online questo tipo di prodotti sono ormai svariate.

Alcune di queste realtà, peraltro, hanno avviato la vendita online come canale parallelo alla tradizionale vendita in negozio, dando vita a dei brand ormai molto blasonati come NeedStore

Regge l’export, calo significativo in provincia di Firenze

Come si accennava in precedenza, una delle principali ragioni per cui il settore manifatturiero italiano sta attraversando un periodo difficile è senz’altro il ridimensionamento degli scambi internazionali.

Sebbene in Italia, nell’ambito moda, nella prima parte del 2024 l’export si sia rivelato sostanzialmente stabile, con un trend, nel primo bimestre dell’anno, del +0,8% rispetto all’analogo periodo del 2023, vi sono diverse province che hanno registrato delle flessioni non trascurabili.

Tra queste c’è quella di Firenze: nel capoluogo toscano il calo su base annua relativo alle esportazioni è risultato essere pari a -11,4%, e solo la provincia di Bologna, con il -11,7%, ha registrato un dato peggiore.

La diminuzione delle esportazioni manifatturiere di questo tipo, ad ogni modo, interessa l’intera Toscana, per la quale il trend corrisponderebbe, secondo Confartigianato, al -9% su base annua.