Da un blog ad un libro, dai social alla TV Irene Colzi è una content creator che parla di moda e di viaggi ad un pubblico che su Instagram ha raggiunto i 332 mila follower e su YouTube 2 milioni di views. Noi di FUL l’abbiamo intervistata per sapere come ha dato vita al suo canale Irene’s Closet.
Tutto inizia nel 2009, anno in cui Irene – fiorentina di nascita – inizia a scrivere la tesi per la laurea in Economia e contemporaneamente apre un blog in cui condivide la sua passione per la moda. Un anno dopo proprio “Irene’s Closet” la porta ad essere inviata speciale e contributo per Donnamoderna.com durante la settimana della moda di Milano. Il blog si trasforma, così, in una professione vera e propria e Irene inizia a collezionare collaborazioni nel settore del fashion diventandone un punto di riferimento. È stata ospite e ha lavorato per brand importanti della moda e del beauty: Luisa via Roma, Guess, Ferragamo, Gucci, Pucci, Manila Grace, OVS, Morellato, Stradivarius, Wella, Kerastase. Nel 2012 è intervenuta ad una lezione di web marketing al Polimoda di Firenze, nel 2014 ha partecipato a Sanremo come testimonial Limoni e Gardenia e alla 71esima edizione del Festival di Venezia con GHD. Il 2014 è anche l’anno in cui è avvenuto l’ampliamento delle tematiche trattate da Irene’s Closet, che attualmente si occupa di lifestyle a 360 gradi. Irene inizia, cos’, a farsi conoscere anche nel settore dei viaggi collaborando con l’ente del turismo dell’Australia del Nord, con la catena di hotel di lusso Falkensteiner (Austria) e Grand Hotel Excelsior Vittoria (Sorrento), poi con l’ente del turismo di Los Angeles, Las Vegas e NYC Company negli Stati Uniti, alle Isole di Guadalupa con l’ente del turismo francese e con l’Ente del Turismo della Repubblica Dominicana.
Dai tacchi agli stivaletti comodi, sui tuoi canali parli di moda ma anche di viaggi. Come concili queste due passioni?
Sicuramente sono una Fashion Content Creator molto atipica. Amo vestirmi bene, indossare un paio di tacchi o un cappotto coloratissimo quanto dormire in un rifugio in mezzo aI monti in un sacco a pelo con solo due t-shirt per due settimane. Sono due facce della stessa medaglia che fanno parte di me allo stesso modo quindi mi viene naturale trattare di entrambe queste tematiche. A breve partirò per un nuovo epico cammino che durerà un mese. Sarà una bella avventura!
Ma partiamo dall’inizio e dalla tua passione per la moda, da dove nasce?
La mia passione per la moda è nata grazie a mia mamma e mia nonna che hanno sempre avuto una bella attenzione al loro modo di vestire ma senza spendere grandi cifre nello shopping. Sono sempre state ben lontane da essere shopping addicted o fashion victim ma hanno sempre avuto uno spiccato senso dello stile. Ho sempre ammirato il loro gusto, la loro estetica e crescendo ho cercato di farle mie.
Le hai fatte tue trasformandole prima in un blog, poi in social fino ad arrivare nel 2015 su Rai2 con “Detto Fatto” e nel 2016 alla pubblicazione di un libro “A tutto stile”. Raccontaci di queste esperienze.
I social sono stati il trampolino di lancio, sono partita da Facebook e YouTube e poi ho aperto anche una profilo Instagram e TikTok. Durante questo lungo percorso ho avuto la possibilità di lavorare a Rai 2 al fianco di Caterina Balivo nel programma “Detto Fatto” dove tenevo alcuni tutorial pratici sulle ultime tendenze. Pubblicare poi un libro per Mondadori è stata una grande soddisfazione. “A tutto stile” racchiude tutte le mie esperienze, racconta la mia storia e i miei pensieri sulla moda. Ad esempio, parlo della differenza tra “avere stile” ed “essere alla moda”. Il primo è senza tempo, differenzia una persona dalle altre e supera la moda stessa. Seguire le tendenze e vestirsi in accordo con queste significa, invece, essere alla moda. Quando questi due aspetti si coniugano, quando cioè si riesce ad amare la moda ma non seguirla ad occhi chiusi come una “fashion victim” ma si inizia ad amalgamarla al proprio stile personale si riuscirà ad avere davvero un armadio furbo e senza tempo.
Fin dai tuoi esordi sei stata a favore del budget low cost per quanto riguarda i vestiti, come applichi e comunichi sui social questo concetto?
Vorrei mostrare che non occorre sempre comprare qualcosa di nuovo per avere stile e questo lo faccio condividendo tantissimi tutorial su come riutilizzare capi che si hanno nell’armadio. C’è da dire che rispetto a 12 anni fa la mia visione è profondamente cambiata, sto sempre più attenta alla sostenibilità. Oltre ad acquistare molto meno, cerco di limitare gli acquisti da grandi catene low cost, riutilizzo piuttosto un capo all’infinito. Questi sono concetti che cerco di trasmettere sempre di più sui miei canali, comunicando che è possibile ugualmente non rinunciare al piacere dello shopping, della moda e del sentirsi bene, focus da sempre della mia comunicazione.
Nella tua bio su Instagram descrivi ciò che fai e scrivi oltre che “tips and tricks di moda, viaggio” anche di “positività”. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere alle donne e quale l’obiettivo che ti poni quotidianamente?
Vorrei che i miei followers trovassero in me una persona semplice in cui rispecchiarsi. Come un’amica da cui trarre qualche spunto o idee per tematiche che vanno dal viaggio alla casa, dalla vita di coppia e ovviamente di moda. Vorrei che sui miei canali le persone trovassero uno spazio positivo e sempre pieno di stimoli. In un mondo -anche social- in cui facilmente ci si imbatte in messaggi negativi o sbagliati, nella mia pagina cerco di creare una parentesi di ispirazione e dove si possa star bene. Mi auguro di riuscirci perché sarebbe la mia più grande conquista.
Sei nata a Firenze, che legame hai con questa città e cosa fai per valorizzarla?
Il mio legame con Firenze è profondo, perché sono profondamente innamorata della mia città. Vederla svuotarsi durante l primo periodo di lockdown nel 2020 è stato sconvolgente, cosi come confrontarsi con gli amici che lavorano nell’accoglienza turistica. Ecco perchè già da subito, nel 2020, avevo creato una serie di appuntamenti sul mio profilo Instagram dal titolo “Riscopri Firenze”, proprio per parlare della mia città al mio pubblico, per la maggior parte italiano, e invogliarlo a tornare a scoprirla non appena fosse stato possibile. Attualmente, continuo a condividere tips per agevolare le visite.
Il mondo dei social è ricco di spunti e di tendenze tu da cosa prendi ispirazione e, invece, in cosa pensi di fare la differenza?
Il mio lavoro sui social è continua ispirazione: ogni giorno vengo a contatto con centinaia di immagini e video. Così come viaggiando incontro mode e tendenze diverse. Riporto tutto questo sui miei canali senza uno schema, ciò che frulla nella mia testa si trasforma poi nei contenuti che propongo e che contengono una mia visione personale della moda, dei cammini e viaggi, delle ultime novità. Penso che a fare la differenze sia proprio la ricchezza dei miei contenuti e la loro utilità. Ciò di cui parlo può essere davvero di aiuto nella vita quotidiana di ognuno.
Essere alla moda senza rinunciare alla comodità quando si tratta di viaggiare, avere stile ma senza sprechi ed esagerazioni, innamorarsi quotidianamente della propria città e trovare uno spazio in cui stare bene anche sui social: tematiche importantissime al giorno d’oggi e su cui sicuramente abbiamo bisogno di qualche buon consiglio. Non ci resta che seguire Irene’s Closet per una guida quotidiana a portata di smartphone.
Foto a cura di Irene Colzi