Ciò che origina la realtà di Mondeggi Bene Comune è l’idea nata dal Comitato Genuino Clandestino che nel 2012 lancia una campagna per l’accesso alla terra.
Genuino Clandestino è un movimento che nasce nel 2010 per favorire la libera circolazione dei prodotti contadini ma che nel corso di otto anni si è esteso a livello nazionale (oggi comprende circa 30 “reti” praticanti agricoltura contadina agroecologica) arrivando a trattare tematiche più ampie come per esempio quella che attualmente riguarda la realtà di Mondeggi.
Nel 2014 vengono difatti scoperti i 200 ettari che costituiscono il territorio di Mondeggi situato alle porte di Firenze, nel comune di Bagno a Ripoli, comprendenti nove casolari e una villa rinascimentale. La proprietà è della provincia la quale non avendo fondi, si è vista costretta ad abbandonare la manutenzione lasciando che il territorio si deteriorasse.
L’incontro tra il Comitato e il territorio permette la nascita di un collettivo, Terra Bene Comune.
Oggi è una realtà che vede coinvolte persone locali, professori universitari e studenti di agraria, artigiani che dopo diversi incontri con la provincia non andati a buon fine, decidono di occupare e autogestire il terreno.
Nel 2014 difatti la fattoria viene rimessa in moto attraverso la nascita di un orto che dall’iniziale coltivazione di fave e agli si sviluppa sempre più per soddisfare il fabbisogno degli occupanti e per disporsi alla vendita diretta.
Si coltiva anche grano e orzo e dopo la costruzione di un forno in mattoni refrattari, si è iniziato a sfornare due volte a settimana pane che è possibile acquistare in loco o nei mercati contadini.
La riqualificazione dell’area continua attraverso la pulizia dell’oliveto da edera e licheni e dalla ripresa del raccolto. Ne è stata sistemata la metà e la raccolta avviene quasi su tutta la superficie.
Il progetto MOTA (Mondeggi Terreni Autogestiti) fornisce la possibilità a chiunque di avvicinarsi alla custodia di una parte dell’oliveto.
Vi sono inoltre 15 ettari di vigna coltivata sempre in collaborazione con la popolazione locale e cinquanta famiglie di api che permettono la produzione di diverse tipologie di miele. É nato un laboratorio di erboristeria, si sono avviati percorsi di formazione e sono stati acquistati piano piano macchinari da lavoro.
In vista del Corteo Nazionale in difesa di Mondeggi Bene Comune e dell’autodeterminazione territoriale che si terrà nel centro di Firenze l’ultimo fine settimana di aprile, abbiamo intervistato Giovanni Pandolfini, componente fin dagli albori della realtà Mondeggi Bene Comune e del movimento nazionale Genuino Clandestino.
“Ogni sei mesi avviene un incontro nazionale in vari territori; quest’anno la sede di incontro è stata fatta a Mondeggi per sostenere l’urgenza e le problematiche che riguardano tale realtà”.
Perchè Mondeggi? Di cosa si tratta?
– “È una realtà contadina agroecologica inserita in un contesto di recupero di un terreno pubblico destinato alla privatizzazione; è il frutto di un percorso di riappropriazione popolare; ci si oppone alla vendita attraverso un’organizzazione civica di tale terreno; una realtà autorganizzata con regole condivise da un’assemblea che dal 2013 continua a riunirsi regolarmente.
É stato deciso di fare l’incontro a Mondeggi perchè risulta essere un importante esempio riguardo la tematica di accesso alla terra da parte di tante persone che vorrebbero intraprendere dalla base un’attività contadina agroecologica e che non avendo possibilità economiche di partenza rispondono con un’alternativa di recupero di tale attività”.
Venerdì 27 aprile molte delle reti presenti nel territorio italiano appartenenti al movimento Genuino Clandestino si incontreranno: a un primo momento di accoglienza, seguirà un’assemblea plenaria aperta a tutti in cui verranno affrontate le tematiche scaturite dal semestre passato.
Il secondo giorno verranno esposti tra mattina e pomeriggio sei tavoli di discussione di ordine tematico e tecnico ai quali seguirà alle 17.30 un corteo che da piazza San Marco arriverà a piazza Santo Spirito al termine del quale si svolgerà una cena accompagnata da attività teatrali e sonore. Il weekend si conclude domenica con il mercato contadino.
Mondeggi resta comunque protagonista opponendosi alla vendita di un terreno che “non potrebbe comunque fare la differenza nel tappare il debito pubblico”. I soggetti che fin’ora si sono interessati all’acquisto sono due immobiliaristi interessati ai nove casolari e alla villa rinascimentale e un’azienda vinicola molto nota poiché ormai proprietà della multinazionale americana Costellation Brands la quale andrebbe ad apportare rilevanti modifiche al paesaggio sostituendo la vigna all’attuale oliveto.
Ci siamo recati sul posto per documentare Mondeggi è molto più che un terreno, è un processo di trasformazione sociale, un’alternativa alla vendita e alla privatizzazione che consegue a una cattiva gestione pubblica.
Francesca Osseni