Avventure nate per gioco che diventano un’impresa eco-sostenibile. Storia di due giovani fiorentini che rendono il mondo più verde.
Firenze, due studenti di scienze politiche con la passione per Farmville sono riusciti in quella che è davvero una impresa eco- sostenibile: si chiama Treedom e si occupa di neutralizzare le emissioni di CO2 di aziende e privati cittadini piantando alberi in tutto il mondo. Loro sono Federico Garcea e Tommaso Speroni. Dopo la laurea hanno lavorato per una start- up di biocombustibili, poi il successo di una cena a impatto zero gli ha fatto scoprire le enormi potenzialità di questo mercato. Da lì grazie al sostegno dell’Incubatore Tecnologico di Firenze, a piccoli passi, con coraggio e un po’ di fortuna nel 2010 sono riusciti a fondare Treedom.
Nel primo anno i due soci si dividevano i compiti di reperire clienti e piantare gli alberi. Ma gestire la manodopera in nazioni come Camerun, Argentina, Senegal, Malawi, Burkina Faso e Kenya era molto difficile senza una approfondita conoscenza del territorio e una presenza costante. Per questo hanno cominciato a collaborare con le ONLUS locali che già si occupavano di riforestazione.
Recentemente sono nati alcuni progetti di riforestazione in territorio nazionale, come la piantagione di agrumeti nei terreni confiscati dalla mafia di Scampia, e di oliveti sul Vesuvio e a Catania, grazie alla collaborazione con l’associazione Libera Terra. In ambito internazionale invece hanno aperto una sede a Kisi in Kenya e stanno tentando di penetrare nel mercato nord americano. Tra i clienti più importanti: Enel, H&M, Unilever, Volkswagen, Sofidel, AXA, Jovanotti, 3M, Michelin, Gruppo L’Espresso, Mercedes-Benz e molti altri.
Un volta piantato il seme, l’albero sarà geolocalizzato e potrete seguire la sua crescita attraverso aggiornamenti mail. Ma un sogno tira l’altro e Federico e Tommaso sono sempre alla ricerca di nuovi spunti e iniziative. Nella mente la realizzazione di un progetto per le aree verdi di Firenze in primis e poi di tutte le città d’Italia…Torneremo sicuramente a trovarli e siamo sicuri che sentirete ancora parlare di loro.