Odeon Firenze: il primo cinema green in Italia

Rendere più sostenibile il nostro mondo: una scommessa e un obiettivo di vita, a partire da una sala cinematografica. Ma questo, non è un film. Intervista a Marco Catellacci di Italia Rinnovabile.

Firenze ha iniziato alla grande il 2018 con un sostanziale passo in avanti nel settore ecologico: infatti, uno dei luoghi più significativi del centro storico, il cinema Odeon, ha ridotto al minimo le emissioni di CO2 grazie a un accordo siglato con Italia Rinnovabile. L’Odeon è infatti, dal 1 gennaio 2018, il primo cinema in Italia a impatto zero.
Per saperne di più abbiamo incontrato Marco Catellacci, fondatore di Italia Rinnovabile, nata con lo scopo di rendere l’Italia autonoma al 100% e alimentata solo da energia pulita. Dopo una laurea in Economia, un Master in Energy Management e alcuni deludenti anni di esperienza nelle varie società energetiche, nel 2017 ha deciso di lanciarsi sul mercato con la sua azienda.
«Portare l’Italia a consumare solo energia pulita non è per me un business come gli altri, è proprio una questione di principio». Così si presenta Marco ai suoi interlocutori e, per chiarezza, aggiunge: «Credo così tanto nella diffusione dell’energia pulita che oltre a lavorare ogni giorno per questo scopo dedico anche il (poco) tempo libero che ho al volontariato e all’attivismo con Greenpeace. Non posso accettare che nel mio paese si avveleni l’aria bruciando ancora petrolio, gas e carbone, quando è molto più salutare (e conveniente) consumare energia prodotta da sole, vento e acqua».
Si parla molto di energia rinnovabile ma, concretamente, si fa ben poco. Perché?
Io sono un idealista convinto: nel 2018, non accetto che ci sia ancora chi pensa che si possa continuare a estrarre petrolio, carbone o metano come se fossimo ancora nel 1800 e che le rinnovabili siano qualcosa da ostacolare per non perdere
profitti. C’è una forte ignoranza sull’argomento, mancano informazioni fondamentali: per esempio non si può non sapere che già oggi l’energia da fonti rinnovabili costa meno di quella fossile, che tutta l’Europa può arrivare al 100% di rinnovabili entro il 2050, che oltre il 40% degli italiani può produrre da solo la propria energia. Abbiamo già tutta la tecnologia che ci serve per passare alle rinnovabili oggi.
Ogni anno, si installano nuovi impianti e si cerca di investire nel settore. Qual è il ruolo delle grandi società energetiche? Perché ti sei messo in proprio?
Il mondo dell’energia è complicato ed è fin troppo facile, per delinquenti senza scrupoli approfittarsi della buona fede di persone che nel loro piccolo provano a fare e a farsi del bene. Io ho deciso di occuparmi sia di impiantistica che di fornitura energetica ‘pulita’ e offro consulenze a privati e aziende per rendere più sostenibili le loro strutture, cercando oltretutto di ammortizzare i costi in bolletta.
Quello che hai fatto con il cinema Odeon, giusto? Di che si tratta esattamente?
Sì, il cinema Odeon è, da questo punto di vista, un grande successo. Pur essendo un edificio di altissimo valore storico e culturale, dal punto di vista ambientale rappresenta però una considerevole fonte di emissioni di CO2: basti pensare che, tra luce e gas, l’Odeon ogni anno consuma quanto 50 famiglie. Inoltre si tratta di una struttura storica, realizzata verso il 1462 all’interno di un importante palazzo rinascimentale, su disegno originale di Filippo Brunelleschi e, nonostante sia stato trasformato più volte nel corso dei secoli, conserva ancora tutti gli arredi originali in stile art decò: diventa perciò impossibile, in questo caso, intervenire direttamente sull’architettura. Pur essendo consapevoli di avere un impatto non indifferente sul pianeta, proprio a causa di questo ‘ostacolo’ la proprietà del cinema era convinta di non poter fare niente per ridurre le proprie emissioni senza deturpare irrimediabilmente uno dei più bei palazzi di Firenze e rovinare un patrimonio protetto dall’UNESCO.
Invece, grazie all’accordo che abbiamo raggiunto insieme, dal 1 gennaio 2018 il cinema consuma solo energia rinnovabile proveniente da impianti idroelettrici che si trovano sulle Dolomiti. Niente più energia sporca prodotta con carbone o petrolio: adesso tutta l’energia elettrica consumata è praticamente a emissioni zero.
Rimane però il problema delle emissioni CO2 dovute al riscaldamento…
Azzerare le emissioni del gas metano per il riscaldamento è in effetti più complicato: il gas prodotto con fonti rinnovabili è pochissimo e praticamente impossibile da trovare sul mercato. Molto del metano che comunemente utilizziamo è importato da Russia o Algeria ma, per ovviare a questo, è possibile rivolgersi direttamente a un fornitore green, che compensa le emissioni di CO2 con progetti di risparmio energetico in giro per il mondo.
Potresti spiegare meglio questo punto: cosa significa ‘CO2 free’?
In pratica le quasi 60 tonnellate di CO2 emesse da Odeon ogni anno vengono ‘compensate’ con progetti che riducono della stessa quantità le emissioni di altre aziende nel mondo. Il cambiamento climatico colpisce tutti: dobbiamo ridurre la quantità di CO2 presente nell’atmosfera se non vogliamo che la temperatura della Terra aumenti ancora, con tutta la siccità, gli uragani e le altre catastrofi naturali che questo fenomeno porta con sé. Un’idea che ancora non ha avuto una grande presa sulla popolazione.
Spesso si trova una certa resistenza al ‘passare alle rinnovabili’, nonostante facilitazioni e incentivi…
Beh, molte volte è frutto di una mancanza di informazione, di una scarsa fiducia e di una sorta di conservatorismo che porta a investire in ciò che si conosce bene piuttosto che sulle scommesse del futuro. In realtà basta davvero poco per rendere qualsiasi abitazione o struttura più ‘ecosostenibile’: se siamo riusciti a farlo con un edificio storico come l’Odeon, perché non dovrebbe essere possibile farlo in ambienti meno ‘vincolati’ e più accessibili come le case e le aziende?
Infatti, Odeon a parte, ti occupi anche di altre realtà?
Sì certamente: lavoro sia con i privati che con le aziende. Un’altra collaborazione fiorentina di cui sono molto felice è quella con Il panino tondo: tutte e tre le loro sedi sono, grazie al nostro supporto, a bassissimo impatto ambientale. Spero, con il mio lavoro e con la mia attività, di convincere sempre più persone a fidarsi e a credere nelle possibilità delle energie rinnovabili, facendo qualcosa per se stessi e per l’ambiente. •
Testi di Rita Barbieri