Officina del Profumo di Santa Maria Novella, un'altra azienda fiorentina che se ne va

profumeria santa maria novella

La storica Officina del Profumo di Santa Maria Novella -negozio dedito alla creazione di rimedi naturali e di profumi per ambienti- creata per mano dei frati domenicani nel 1221 e aperta al pubblico dal 1612, cambia proprietà. La celebre attività passa dalla società di Eugenio Alphandery a Italmobiliare, società milanese guidata dalla famiglia Pesenti. Perdiamo quindi un’altra azienda che non sarà più gestita da una società fiorentina, sulla scia di quanto sta succedendo ad altre realtà situate nel centro storico fiorentino. Non solo: la svendita immobiliare di Firenze sarebbe aumentata negli ultimi mesi, come illustrato dal servizio di Report andato in onda l’8 giugno 2020.

Officina del Profumo: la compravendita

Italmobiliare ha potuto effettuare l’operazione dell’Officina del Profumo esercitando l’opzione di acquisto del 60% del capitale societario grazie all’accordo firmato a gennaio, quando Italmobiliare ha rilevato la partecipazione del 20% della società. Nell’accordo di inizio anno, erano stati illustrati anche gli obiettivi dell’operazione, ribaditi anche durante la seconda fase di acquisto del capitale: “Contribuire al significativo percorso di crescita dell’Officina nel medio-lungo termine, avvalendosi di una continuità gestionale e di governance che è stata alla base del successo della società”. Il secondo investimento porterà la società milanese a spendere 120 milioni di euro, con la possibilità che l’offerta venga ulteriormente incrementata.

Fra le officine farmaceutiche più antiche del mondo, l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella si avvale della collaborazione di oltre 100 dipendenti. Nel 2019, l’azienda ha realizzato un fatturato pari a circa 31,5 milioni, grazie ad una strategia di diversificazione nella preparazione dei prodotti che ha portato l’Officina ha produrre, oggi, oltre seicento prodotti differenti, fra quelli dedicati alla cura della persona e profumi di vario genere, venduti al pubblico in oltre 300 punti vendita collocati fra Europa, Stati Uniti e Asia.

Il closing dell’operazione, agevolato dall’amicizia personale che lega Eugenio Alphandery a Carlo Pesenti, è previsto per metà settembre. Dal canto suo, Italmobiliare ha chiuso il 2019 con 86 milioni di ricavi; il patrimonio totale riconducibile all’azienda è di oltre 1,3 miliardi. Sempre nel 2019, gli investimenti dell’azienda sono ammontati a oltre 240 milioni.

Quella de l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella è la storia di un’altra società che interrompe il suo legame di sangue con la città nella quale ha avuto origine. Un altro pezzo di storia di Firenze che non sarà più di proprietà dei fiorentini. Quale importanza rivestono oggi la tradizione, la storia e la cultura -quindi l’interesse pubblico- a fronte delle operazioni di mercato che, non sempre, sono in grado di tutelare e valorizzare quello stesso interesse che è patrimonio dei cittadini?