OnLife: una mostra online che risponde all’impasse globale del momento

onlife mostra

Tra l’ideazione dell’esposizione e la sua realizzazione e presentazione al pubblico sono passati soli dieci giorni; com’è stato possibile coordinare il lavoro in così poco tempo? Per le opere in esposizione si tratta di lavori che sono stati riadattati a questa situazione così particolare e in altri casi si tratta di opere create ad hoc?

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courtesy Fabrizio Bellomo, OnLife

OnLife è stato un esperimento improvviso. L’idea era quella di proporre una nuova mostra ospitata da un’istituzione culturale internazionale, quale Villa Romana è, attraverso l’ampliamento del suo spazio web e organizzando il tutto in tempi rapidissimi, facendo tutto online e senza mai incontrare nessuno. Se da un lato potrebbe sembrare il trionfo dell’alienazione – e in un certo senso lo è sicuramente stato – dall’altro è stato un risultato incredibile e personalmente sia io, che Angelika, che gli artisti coinvolti, siamo molto soddisfatti.

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courtesy Paul Raether, OnLife

Al progetto hanno preso parte 14 artisti europei e asiatici. C’è chi ha proposto contenuti ad hoc, come Silvia Piantini, Gabriele de Seta e Christian Naujoks, chi ha presentato materiali già in rete e chi realizzati in precedenza ma mai pubblicati. La tipologia di contributi richiesta aveva la prerogativa di essere fruibile via web – video, audio, immagini e testi – e non doveva adattarvisi.

Mi è sembrato di poter rintracciare un filo conduttore tra le varie opere della mostra che evidenzia in particolare alcune tematiche molto attuali in questo momento: quella del lavoro, del concetto di comunità, declinata nelle sue varie forme, la tematica del proprio ambiente personale, vissuto come rifugio ma anche come limite e quella del rispetto per gli esseri umani con cui condividiamo lo stesso spazio. Gli artisti sono partiti da una comune riflessione sull’attuale momento storico?

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courtesy Mischa Leinkauf, OnLife

Ogni artista è stato invitato a contribuire al progetto in relazione alle considerazioni che assieme ad Angelika abbiamo messo nero su bianco e indicato come ispiratrici del progetto.

I contributi riguardano la vita oggi nel XXI secolo e il titolo stesso della mostra vuole essere un duplice gioco di parole, perché se da una parte allude alla dimensione totalizzante della vita online, dall’altra “on life” tradotto, significa “sulla vita”. La mostra parla di esseri umani, di collettività, di natura, si fanno considerazioni geopolitiche, ci sono riferimenti al mondo religioso e a scenari distopici, ci sono critiche al rapporto con la tecnologia e al modo in cui sta cambiando la nostra percezione del mondo che ci circonda, ma non c’è una prevalenza di un tema rispetto ad un altro. Nel mio proposito OnLife andrebbe osservata come un’unica riflessione alimentata da tanti spunti, un saggio audio-visivo sull’oggi, ma ognuno è libero di fruirla come meglio crede. Buona visita! > onlife.villaromana.org