Perché i giocatori sono persone più felici?

Secondo quanto riportato da uno studio condotto dall’Università di Oxford, le persone che dedicano una parte del loro tempo al gioco sono più felici rispetto agli altri. In realtà il concetto di “felicità”, secondo quanto espresso dagli studiosi inglesi, sarebbe inteso in senso ampio: non solo con riferimento a uno stato psicologico positivo, ma anche a un generale benessere psico-fisico. I giocatori non solo “si sentono” meglio, ma effettivamente “stanno meglio”. La notizia però non ha destato molto stupore: dai tempi più antichi è risaputo che chi conserva anche in età adulta una certa propensione all’aspetto ludico vive meglio, e più a lungo.

Se vogliamo cercare una prima spiegazione scientifica a questo effetto, possiamo trovarla nelle endorfine, quegli ormoni naturali che provocano nella nostra mente un senso di felicità e benessere. Oltre al gioco, le endorfine vengono rilasciate dal nostro organismo attraverso altri tipi di attività, ad esempio dopo un allenamento sportivo o un massaggio. Spesso il corpo produce queste componenti anche dopo un periodo di particolare ansia o stress: è la risposta automatica dell’organismo a una fase di tensione.

Il gioco rimane in ogni caso la fonte principale di endorfine, dal momento che diversi sono gli stati d’animo che si susseguono durante una partita. E infatti cresce sempre di più il numero degli appassionati dei giochi online, soprattutto di slot: grazie a portali come The Mukt, i player possono selezionare le loro slot preferite in base al tema, alle caratteristiche tecniche e ai bonus proposti dai vari operatori. In questo modo sanno di poter accedere a un’esperienza che è proprio il mix di spensieratezza e di tensione che ha come conseguenza il rilascio di endorfine.

La funzione salvifica del gioco

Giocare fa bene, a tutte le età. Non solo per quella sorta di spensieratezza tipica dell’età infantile, ma anche perché aiuta a sdrammatizzare situazioni difficili da sostenere psicologicamente, come quella vissuta durante la pandemia e che è ancora in corso, seppure in misura minore. Inoltre, considerando l’elevato livello di stress a cui siamo sottoposti quotidianamente, avere un metodo naturale e facilmente accessibile per riuscire ad alleviare la tensione è di grande aiuto.

Non bisogna poi sottovalutare gli altri poteri che il gioco ha sul nostro organismo: l’effetto finale è sempre quello di farci sentire meglio. Il gioco è creatività, ad esempio: quando il cervello si trova a usare l’immaginazione per risolvere problemi o per pensare a una strategia vincente, il beneficio che ne trae è rilevante. La stessa adrenalina che abbiamo quando ci troviamo di fronte a una sfida che vogliamo vincere ci dà grinta e positività: quel pizzico di energia e di autostima che spesso manca nella routine e nel grigiore della quotidianità. Se instauriamo un miglior rapporto con noi stessi poi, sono anche le relazioni con gli altri a beneficiarne. Con una semplice partita a poker o a scacchi viene attivato un circolo virtuoso i cui effetti vanno ben oltre l’entusiasmo e l’allegria che dominano il momento del gioco, e che ritroviamo negli anni a venire