Persone Festival [abbasso la capoccia maledetta] di Alice Storyteller

Tre giorni tra laboratori, presentazioni e talk per discutere di corpi femminili, transgender, maternità interrogandosi sul grande quesito “le donne vanno convinte a fare figli?” e rispondere alla provocazione “le lesbiche non sono donne”.

Dieci ospiti da tutta Italia si riuniranno da venerdì 21 a domenica 23 ottobre per l’iniziativa ideata da Alice Storyteller per il calendario OFF de L’Eredità delle Donne, un progetto di Elastica che vede come partner fondatori Fondazione CR Firenze e Gucci. Persone Festival – adatto a diverse età – è stato organizzato con il sostegno dell’Associazione Culturale Chapeau e di CMON Agenzia, il supporto di Arcigay Firenze Altre Sponde, in collaborazione con La sedia Blu. L’intero evento si svolgerà all’interno degli spazi della libreria e salvo i laboratori tutte le altre iniziative sono ad ingresso gratuito. Inoltre, saranno ospitati anche il workshop di Spazio Co-Stanza, la mostra di Awda, la restituzione di una residenza d’artista e un laboratorio di empowerment femminile. Un viaggio nel femminile che fa da contrappeso connettendosi all’ambizione della V edizione dell’Eredità delle donne indagare il rapporto tra donne, guerre e potere.

Il programma

Ad aprire il festival venerdì 21 ottobre alle ore 18:30 il talk “Maternità idealizzata. Ciò di cui nessun* vuole parlare” con la psicologa Francesca Safina e l’autrice Chiara Ottanelli. Nella nostra società si parla di maternità come di un’esperienza unicamente positiva idealizzandola; fragilità e problematiche sono guardate con diffidenza e liquidate con frasi fatte. Questo incontro nasce, invece, dall’idea che la franchezza è la via giusta per innescare sorellanza e spingere le madri ad un supporto effettivo. Sapere cosa aspettarsi, infatti, aiuta loro ad affrontare meglio quello che le aspetta. È necessario cambiare il modo in cui si parla di maternità eliminando l’omertà di alcuni politici che hanno paura che raccontando la verità le donne possano avere paura di fare figli. Contemporaneamente per i bambinз  si terrà il laboratorio “Il cervello” con La sedia blu in cui saranno affrotnate domande come: da dove arrivano i pensieri che quotidianamente affollano la nostra mente? Come riusciamo, chiudendo gli occhi, a catapultarci in un attimo dentro una foresta incontaminata?. Guardando al potere incredibile che ha la nostra mente sarà portato avanti un viaggio nel cervello. Il laboratorio ha un costo di 7 euro ( per informazioni e iscrizioni: lasediablufirenze@gmail.com).

Alle 20:30 a chiusura del primo giorno ci sarà la presentazione del libro di Alec Trenta “Barba. Storia di come sono nato due volte” (Rizzoli) insieme all’endocrinologa Giulia Senofonte – esperta in Terapia Gender Affirming in persone trans* – e Alessia Dulbecco. Il libro racconta della trasformazione di Alec più che da donna a uomo “da disforia a euforia”. Il passaggio da uno stato di inquietudine, in cui non si riconosce, a una dimensione in cui mente e corpo sono invece a loro agio. «Sono nato Lisa, ma dentro sono sempre stato Ale. Devo solo darmi il consenso a essere me stesso. Perché alla fine, nei tuoi fondali, lo sai chi sei. Anche se non è facile arrivarci.»

Carolina Capria

Sabato 22 ottobre alle alle 10:30 si svolgerà il secondo appuntamento con il laboratorio per bambinз del La sedia blu: “Il volto. E dai… non fare quella faccia!” che andrà a raccontare – attraverso occhi grandi e nasi a patata, sopracciglia folte e orecchie pelose – come il volto ci identifica e comunica il modo in cui ci sentiamo. Il laboratorio ha sempre un costo di 7 euro. Alle ore 11:00 sarà possibile visitare la mostra tratta da UNCOVER (Aiap Edizioni), un libro e un progetto polifonico che descrive le proposte di studentesse, professioniste e ricercatrici selezionate nella terza e quarta edizione del premio Aiap Women in Design Award e che raccoglie riflessioni teoriche, che affrontano attraverso la lente del design i temi dei diritti e del lavoro femminile, e più in generale delle disparità in ogni ambito. Gli spazi di Alice Storyteller ospiteranno le illustrazioni dedicate, ad esempio, a Vera Gheno, Francesca Vecchioni (Presidente di Diversity), Yolanda Dominguez (artista visuale esperta in comunicazione di genere), Giusy Sica (relatrice e speaker accademica, nel 2019 è stata inserita da Forbes Italia tra i “100 leader del futuro under 30”), Lorella Zanardo (attivista e autrice de “Il corpo delle donne”). Illustrazioni realizzate da: Catarina Alves, Lucia Biancalana, Irene Carbone, Valentina Alga Casali, Francesco Fidani, Giada Franceschelli, Irene Frigo, Marco Goran Romano, Nadia Mazzenga, Paola Momentè, Gianluca Patti, Claudia Plescia, Bianca Sangalli Moretti, Luca Tellurio e Nvard Yerkanian. A seguire, alle ore 16:00 il libro sarà presentato alla libreria Brac.

Un altro libro sarà protagonista dell’evento delle 18:30: “Campo di battaglia. Le lotte dei corpi femminili” (Effequ) con l’autrice Carolina Capria e l’attivista Valerio Bellini. Un’opera che analizza le convenzioni e le imposizioni che la società – attraverso critiche, giudizi, criteri specifici e talvolta contraddittori – associa a ciascuna parte del corpo femminile. Esiste una maniera di venirne fuori, di non rendere tutto questo una forma di schiavitù? Carolina Capria risponde che la via d’uscita sta nel vedersi per intero, e non dover essere, ma volerlo. In conclusione della seconda giornata, alle 20:45 un talk provocatorio e aperto ad ogni intervento del pubblico “Le lesbiche non sono donne” in cui Luce Scheggi, Caterina Gaeta avvieranno una discussione a partire dalle affermazioni di Monique Wittig nel suo libro “Il pensiero eterosessuale”. Secondo l’autrice l’eterosessualità non è un orientamento sessuale ma un regime politico ed è ciò che produce una gerarchia tra uomini e donne, quindi non è il sesso che determina l’oppressione, ma il contrario. Le lesbiche non sono donne, ma molte hanno fatto in modo di diventarlo. Per riuscire a sopravvivere al regime eterosessuale non hanno potuto fare altro se non rientrare entro la stretta gabbia dei diktat eterocispatriarcali. Quel che è certo è che la parola lesbica fa immediatamente pensare a: donna che ama un’altra donna.

Il programma prevede, infine, sabato 22 dalle 15 alle 18 e domenica 23 ottobre dalle 10 alle 13   il workshop “Il genere della questione” di Domitilla Pirro pensato per chiunque abbia una passione per la parola scritta: lettorз, scrittorз, giornalistз, uffici stampa, sceneggiatorз, poetз, studentз. Durante il laboratorio ci si interrogherà sul concetto di linguaggio inclusivo e ci si chiederà quanto stia trasformando lo storytelling per come lo conosciamo. Dopo una parte teorica di confronto con la letteratura di genere – da Donna Tartt a A. M. Homes, Jeannette Winterson, Angela Carter fino a Amy Winehouse e Amy Schumer – i presenti si metteranno in gioco scrivendo.

Persone Festival è un evento dal taglio ampio che si spinge a trattare di tematiche fortemente attuali, di cui è necessario discutere per farle venire a galla dal mare di indifferenza che spesso contraddistingue la nostra società. Un’iniziativa che ci invita a riflettere sul nostro modo di guardare liberando il nostro pensare da limiti e costrutti.

Luce Scheggi

Presentazioni e talks ad ingresso libero, laboratori a pagamento.

Alice si trova in via de Pucci, 4 al primo piano
Per informazioni e prenotazioni:
hello@alicestoryteller.it

351 5496 961

Facebook: Alice Storyteller

Instagram: alice–storyteller