Romeo & Giulietta al Castello dell'Acciaiolo di Scandicci.

Ph Filippo Manzini

Nel magnifico scenario del Castello dell’Acciaiolo a Scandicci, in programma fino al 23 luglio, va in scena il grande classico di Shakespeare: “Romeo e Giulietta”, spettacolo conclusivo della rassegna “Shakespeare Shaker_irregolari”.

 
Interpretato dai giovani attori della scuola Orazio Costa, della fondazione Teatro della Toscana, i ragazzi (tutti tra i 18 e i 25 anni) sono alle loro prime esperienze sul palcoscenico, anche se a giudicare dal risultato, non sembrerebbe. Questo grazie anche al sapiente lavoro di squadra e alla coordinazione di Pier Paolo Pacini.
L’adattamento, curato dallo stesso Pacini, si rivela estremamente fedele al testo e all’interpretazione cinematografica che ne fece Zeffirelli, a cui si ispira anche la scelta costumistica, guidata da Elena Bianchini. Gli attori si muovono su un palco a più livelli e con più ingressi, completamente open air, rispettando la tradizione nordeuropea (in particolare inglese) di portare il “teatro fuori dal teatro” (open air theatre: “il teatro all’aria aperta”) specialmente nei parchi pubblici o nei giardini: ne è un esempio la rassegna che si svolge con ampio successo a Londra a Regent’s Park.

ph. Filippo Manzini

Come spiega meglio Pacini: “L’idea di questo allestimento nasce dalla tradizione tipicamente inglese di allestire durante l’estate nei parchi pubblici dei palcoscenici che sono liberamente lasciati a disposizione di gruppi di attori professionisti e non per effettuare degli spettacoli. Quindi la suggestione è quella che al Castello dell’Acciaiolo dal 18 al 23 luglio un gruppo di ragazzi arriverà e metterà in scena Romeo e Giulietta, con le caratteristiche che la condizione logistica e tecnica particolare richiede, e con il fascino che ne deriva”.
“È uno spettacolo all’aperto, in un contesto che è sicuramente evocativo”, prosegue: “con allievi di una scuola di teatro di un Teatro Nazionale. Questo ha comportato che tutti e 16 siano coinvolti ogni sera, tutti insieme. E per dare a tutti l’opportunità di poter fare l’esperienza di un testo classico, così importante, ci sono tre cast che si alternano. Tre cast con caratteristiche del tutto diverse tra loro: a questo proposito io consiglio di vederli tutti”.

L’effetto è estremamente suggestivo: il castello e il parco, rappresentano lo sfondo ideale per la messa in scena e permettono allo stesso tempo di godersi una bella serata estiva, senza rinchiudersi in uno spazio confinato. L’ acustica e l’allestimento sono curati e perfettamente riusciti. Il cast, formato da 16 attori, si alterna nei ruoli e propone ogni sera un’esibizione diversa, in linea con l’obiettivo della scuola Costa: quello di formare attori di parola, capaci cioè di raccontare un testo, oltre che di interpretarlo con il corpo e con l’espressività.
Il testo infatti, è il vero protagonista della pièce: in tutta la sua ricchezza e drammaticità.
Una storia di amore eterna, narrata con parole altrettanto belle e indelebili.
Una performance lirica, in uno scenario davvero unico. Imperdibile.
Rita Barbieri