Il Lucca Summer Festival 2024 ospiterà l’unica data italiana – sabato 6 luglio – della mitica band di Chicago capitanata da Billy Corgan. Un’occasione imperdibile per vedere dal vivo uno dei gruppi alfieri del rock anni Novanta. Opening art con il chitarrista Tom Morello.
Quando gli Smashing Pumpkins emersero per la prima volta da Chicago nel 1988, il mondo non aveva mai ascoltato una band del genere. Il combo composto da Billy Corgan (voce e chitarra), James Iha (chitarra), D’Arcy Wretzky (basso) e Jimmy Chamberlin (batteria) univa rock, pop, metal, goth, psichedelia ed elettronica in un caleidoscopio di melodie alternate a distorsioni, orchestrature, intrecci di chitarra infuocati e ritornelli irresistibili. Di conseguenza, non si inserivano sotto nessuna etichetta.
All’esordio il loro suono era diverso, iconoclastico e completamente nuovo, e per certi versi lo è ancora oggi. Mentre gli anni Ottanta lasciavano il passo agli anni Novanta – e la controcultura americana sostituiva le capigliature voluminose con le camicie di flanella a quadri – gli Smashing Pumpkins dettavano il ritmo della musica alternativa.
Mentre a Seattle sfondava il grunge di Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden e Alice in Chains – e a Los Angeles dominava il funk di Red Hot Chili Peppers e Rage Against The Machine, loro ridefinivano il sound del Midwest. Per quanto l’era di MTV strizzava l’occhio alla “non conformità”, gli Smashing Pumpkins andarono oltre e rifiutarono persino il dogma della “contro-immagine” dell’epoca. Invece, esprimevano con orgoglio l’ambizione di essere una band da stadio, con assoli che toccavano il cielo, cori, e un’esperienza live memorabile per una visione a schermo intero per il futuro del rock ‘n’ roll. In poche parole, puntavano al massimo e non rifuggivano dal successo e dalle copertine.
Innovando, il loro album di debutto completo del 1991, “Gish”, infranse il record per “miglior album indie più venduto” dell’epoca e alla fine ottenne la certificazione di platino. Tuttavia, il seguito del 1993, “Siamese Dream”, cambiò il corso della musica alternativa e della cultura per sempre. Dal rullo immortale della batteria di “Cherub Rock” al furgone gelati nel video musicale di “Today”, dalle corde di “Disarm” alla catarsi di otto minuti di “Silverfuck” fino alla mitica copertina, sprizzava energia come qualsiasi altro album rock da chart precedente o successivo.
“Siamese Dream” raggiunse lo status di quadruplo platino mentre la band saliva alla ribalta come headliner di arene e festival. Quello che fecero dopo sarebbe stato senza precedenti, anche per il sentiero che avevano già tracciato. L’opera d’arte doppia di 28 brani “Mellon Collie and the Infinite Sadness” riportò la grandiosità nel rock nel 1995. Uno dei dischi più belli della vostra vita se avete avuto la fortuna di ascoltarlo dall’inizio alla fine. Raccolse un totale di sette nomination ai GRAMMY® Award e portò a casa il premio “Miglior performance hard rock con voce” per “Bullet With Butterfly Wings”.
L’album dal successo strepitoso contiene alcuni degli inni più importanti e duraturi del songbook americano come “Tonight, Tonight”, “Zero”, “Thirty-Three”, “Muzzle” o l’epica “1979”. L’influenza di quest’ultimo brano è così forte che The Fader decretò: “è l’incarnazione di essere un adolescente in ogni decennio”. Inoltre, “Siamese Dream” e “Mellon Collie and the Infinite Sadness” si guadagnarono entrambi un posto nella lista dei “500 migliori album di tutti i tempi” di Rolling Stone. Nel frattempo, il gruppo raccolse due MTV VMA e un American Music Award, oltre a un altro GRAMMY® Award nella categoria “Miglior performance hard rock” per “The End Is the Beginning Is the End”.
Nel 1998, ancora una volta, gli Smashing Pumpkins cambiarono le carte in tavola con il crepuscolare “Adore”. Tinteggiato da toni gotici e da un sottofondo elettronico, questo oscuro capolavoro contiene probabilmente alcuni dei materiali più introspettivi della band, tra cui “For Martha” e “Perfect” insieme al primo singolo “Ava Adore”, il cui video fu censurato da MTV per una scena di sesso. Ottenne una certificazione di platino e preparò il terreno per un’apoteosi incendiaria di inizio secolo con il certificato d’oro “Machina/The Machines of God” nel 2000. Li introdusse nel XXI secolo con il grido primordiale di “The Everlasting Gaze”, primo singolo estratto. Molto prima che le “uscite sorpresa” diventassero comuni nell’industria musicale, il seguito “Machina II/The Friends & Enemies of Modern Music” fu stampato solo in 25 copie di vinile e trapelò online, dove rimane una curiosità molto ricercata. Il tour del 2000 fu presentato come quello dell’addio e dello scioglimento della band. D’Arcy aveva già lasciato la band durante la registrazione dell’album e fu rimpiazzata da Melissa Auf der Maur.
Gli ultimi anni, nuovi dischi e un tour mondiale nel 2018-19.
Gli Smashing Pumpkins si risvegliarono da un sonno di sette anni con “Zeitgeist” nel 2007. Il tour d’addio del 2000 non era stato un vero addio per la gioia dei fans. Nel 2012, “Oceania” segnò il quinto debutto consecutivo della band nei primi 5 posti della classifica Billboard 200 e aprì la strada ai fuochi d’artificio di “Monuments To An Elegy” due anni dopo. Il 2018 rappresentò un altro momento importante nella storia degli Smashing Pumpkins. A tre decenni dalla loro formazione, la band intraprese uno dei loro tour più grandi e di maggior successo, benché della formazione originale mancasse ancora la bassista D’Arcy, riempiendo le arene con il “Shiny and Oh So Bright Tour”. Chiusero il 2018 con “SHINY AND OH SO BRIGHT, VOL. 1 / LP: NO PAST. NO FUTURE. NO SUN.”, spinto dai singoli “Silvery Sometimes (Ghosts)” e “Solara”.
Nel 2019 sono stati ospiti pure del Firenze Rocks, peccato fossero in programma nel tardo pomeriggio – e non come headliner come forse meritavano – così qualcuno ricorderà le lamentele di Billy Corgan per avere il sole negli occhi ad infastidirlo!
Il loro undicesimo album completo e ultimo doppio album, “Cyr”, è arrivato nel 2020 e ha rappresentato un’ennesima evoluzione sotto il segno di sintetizzatori scintillanti. Gli Smashing Pumpkins hanno venduto oltre 30 milioni di dischi e quest’anno hanno pubblicato il loro ultimo album, “ATUM”. Annunciato come il seguito di “Mellon Collie and the Infinite Sadness”, “ATUM” presenta 33 tracce in tre atti ed è stato tutto scritto e prodotto da Corgan.
A Lucca l’occasione di vedere dal vivo una delle migliori rock band in assoluto e il live – con opening act di Tom Morello dei Rage Against The Machine – si preannuncia imperdibile.