Torna in scena al MAD di Firenze “Sala 18” con Giorgia Calandrini

L’appuntamento con la pièce teatrale per ballare sopra le nostre paure e cantare a squarciagola è il 22 e 23 giugno alle ore 20:45 al MAD, Murate Art District.

Lo spettacolo si inserisce nella rassegna “Pleased to meet you” curata da Compagnia Catalyst nell’ambito di Estate Fiorentina con l’intento di creare un dialogo tra la drammaturgia contemporanea e nuovi pubblici all’interno di spazi non convenzionali.

Siamo nella sala d’attesa di uno studio psichiatrico che sembra frequentato solo da pazienti donne. C’è quella che si innamora del suo terapeuta e si mette a scrivergli focose lettere d’amore. C’è quella perfetta, con la vita perfetta, così perfetta che ogni mattina pensa di suicidarsi. C’è l’adolescente tossicodipendente e c’è la pensionata che si appassiona all’analisi perché non è mai troppo tardi per conoscere le proprie perversioni e farne quadretti per la cucina. E poi c’è un’insolita donna delle pulizie, che queste donne ce le racconta finendo per confondersi con loro. Ma chi è Anna? E che ci fa nella Sala 18?

La sala è lo spazio dell’attesa, il pozzo in cui vanno a finire i desideri ma anche le paure, il luogo da cui riemergono ricordi e ferite mai guarite, il paese delle meraviglie ma anche il teatro di incubi, una tana profonda dalla quale si fa fatica a uscire ma che vale la pena attraversare fino in fondo se vogliamo imparare a conoscerci e a lasciarci essere quello che siamo.

“C’è una ragazza che va a lavoro ma non le piace perché deve pulire tutto il sudicio -per non vedere quel casino si mette lo scotch sugli occhi e quando finisce di lavorare torna nella sua cameretta, canta, balla e si diverte…”. “Sala 18” nella recensione di Samanta, 6 anni.

In scena, l’interiorità del personaggio prende la forma di un rettangolo luminoso, un ring nel quale lotta e gioca con sé stesso di fronte ad un pubblico inatteso, voyeur. Il realismo iniziale lascia presto il posto ad una sperimentazione surreale che alterna registri e linguaggi: selfie, parrucche, bondage, video-proiezioni e microfoni da contatto sono alcuni degli espedienti usati per sondare l’inconscio, in ogni sua crepa o scricchiolio.

Se è vero che “tutte abbiamo sbagliato vita prima o poi”, basta un solo personaggio per farci da specchio. “Sala 18″ è un invito a spogliarci di tutte le nostre maschere per iniziare a ballare sopra le nostre paure, cantando a squarciagola.

Testo di Chiara Canestrini
Regia e adattamento Roxana Iftime
Luci e sound design Martino LegaScenografia Paolo Lauri
Musiche originali di Martino Lega e Michele Mazzocchi
Costumi Beatrice Filaroni
Video installazione Claudio Pagano
Foto di Monia Pavoni e Paolo Lauri

Per maggiori info su Sala 18  patate-cipolle.com/2021/06/25/sala-18/

Per prenotazioni allo spettacolo: ufficiostampa@catalyst.it

Articolo a cura di Sara Coseglia