WEEKEND FUORI FIRENZE? L’ALTO SALENTO DI ORIA.

Oria

Oria, Alto Salento. Mare / dune / fichi d’India / fenicotteri rosa / e Primitivo di Manduria a chiudere un quadro perfetto pieno di slash. 

La Puglia non è solo quella dei trulli di Alberobello e della terrazza di Polignano a Mare. La Puglia è anche le sue chiesette di campagna, le masserie, le cripte e la sua macchia mediterranea. Panorami mozzafiato lontani dal turismo di massa che a volte ci rende difficile respirare il Salento più reale.

Nello specifico Oria e il suo comprensorio sono perfetti per chi pianifica una piccola fuga da Firenze. Raggiungibile in poche ore, offre a chi la visita secoli di storia, una natura mozzafiato e cibo – tanto e ottimo cibo. Volo da Pisa o Bologna su Brindisi e il gioco è fatto.

COSA VEDERE A ORIA E DINTORNI:

Partiamo proprio dalla città di Oriala porta del Salento. Il suo centro storico va esplorato con occhi curiosi, vanno cercati angoli e punti di vista, va percorso lasciando la cartina in tasca – tanto non serve – e va scoperto fino a raggiungere la Cattedrale barocca. Nei suoi sotterranei è nascosta l’incredibile Cripta delle Mummie, che custodisce ancora intatti undici corpi mummificati. A renderla unica nel suo genere, è il fatto che a beneficiare dell’onorificenza della mummificazione sono stati per secoli dei laici. 

Non proprio ad Oria, ma molto vicino chiesette e panorami dalla bellezza straordinaria. Decidete di farvi un regalo e visitate Santa Maria di Gallana insieme alla Chiesa di San Pietro di Crepacore. Affreschi bizantini, volte a tolos e giochi di luce. Delle piccole bellezze, di una raffinatezza intima che viene da lontano. Come da lontano vengono i fenicotteri che popolano la Riserva naturale regionale orientata di Torre Colimena, anche detta Salina dei Monaci. Delle dune di sabbia fine dividono la salina naturale dal mare. La macchia mediterranea cambia colore in base alla stagione e rende questo pezzettino di mondo sempre diverso. Lo stesso fenomeno avviene anche nelle mutevoli Dune di Campo Marino che in dodici mesi non appaiono mai uguali a loro stesse. Una Puglia e un Salento da visitare 365 giorni l’anno.

Se siete arrivati fin qui non potete tornare indietro senza aver visitato il Museo della civiltà del vino Primitivoall’interno della Cantina Produttori di Manduria. Nelle ottocentesche cantine ipogee sono stati ricreati gli ambienti della vita salentina. Cucine, laboratori e tanto altro. Una volta conclusa la visita è la volta di sedersi a tavola. Mangiare e degustare. Orecchiette, fave fritte e lui… il Primitivo di Manduria. 

Sempre a Manduria il Parco Archeologico. Un racconto nella storia dei Messapi, il popolo che sconfisse Sparta. Suggestivo per la sua necropoli – tra le più grandi d’Europa – e per il leggendario Fonte Pliniano. Un albero dalla cosmogonia fantastica dove venivano eseguiti sacrifici alle divinità. A renderlo sacro sono le sue radici. Nessuna poggia sul terreno sottostante ma sono sospese in aria.

Se non sapete dove trascorrere i prossimi ponti ooo* (*out of office), se siete indecisi su cosa regalare al vostro fidanzato per il compleanno, se volete solo trascorrere due giorni immersi nella bellezza. Per un fine settimana italiano questo spaccato di Puglia è l’ideale. In qualsiasi periodo dell’anno. 

PS: un costume in borsa mettetelo comunque, perché quando a Firenze piove in Salento splende il sole.