ViaggiareInBici.it

ViaggiareInBici.it il tour operator dedicato ai viaggi su due ruote. Intervista a Daniele Caponnetto.

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Salire su una bici, macinare chilometri, sentire il sale del sudore sulle labbra, arrivare a sera con le gambe impallate, il didietro dolente, parzialmente ustionati e con l’amara consapevolezza che la mattina seguente bisogna ripartire! Solo chi ha provato a fare un viaggio in bici può capire quanta soddisfazione, gioia e fascino si nascondano dietro a queste atroci apparenze.
Amsterdam, un’estate sul finire degli anni Novanta. Lorenzo, sedici anni, si innamora di una bici vintage esposta in un mercatino delle pulci e decide che sarà il mezzo che lo porterà a Londra. Quando torna a Firenze è ancora carico dall’entusiasmo di questa folle esperienza solitaria. Ne parla continuamente, cercando di contagiare con questa sua nuova passione anche i suoi amici ma, solo qualche anno dopo, Daniele viene folgorato dall’idea e decidono di andare in Sicilia in bici.
Sono passati almeno dieci anni dall’ultima volta che Daniele era salito in sella. Riesuma dalla cantina la bici da corsa del padre, vi monta un portapacchi forando il telaio e vi lega due borse anni Ottanta parecchio scucite di sua zia. La partenza è fissata per una torrida mattina di agosto. I giorni a disposizione sono 15 e i due non hanno la minima idea dell’itinerario da percorrere né della fatica che li attende. Lorenzo si presenta all’appuntamento con due ore di ritardo, una cartina dell’Italia che sbuca dallo zaino Invicta e, per deliberata scelta tecnica, nessun portapacchi. Già al terzo giorno le sue spalle gli fanno rimpiangere quell’incauta scelta e i due sono costretti a ingegnarsi con un gioco di cavi elastici capace di contraddire qualsiasi legge della fisica per riuscire bloccare lo zaino al manubrio. Durante il viaggio sono tanti i momenti di crisi mistica (Fantozzi docet) e lo spettro del ritiro – detta altrimenti di prendere un treno – spesso si affaccia alle loro menti annebbiate dalla fatica. Ma non si danno per vinti e proseguono, pedalata dopo pedalata, tappa dopo tappa, fino alla meta designata.
viaggiare_bici_2A quel rocambolesco e indimenticabile primo viaggio ne seguono tanti altri, tra cui uno che da Firenze li porta a Dubrovnik via Trieste e un altro più breve nelle accessibili pianure olandesi. Divenuti ormai a tutti gli effetti dei cicloturisti iniziano a pensare a come poter condividere la loro passione con altre persone e così nel 2007 Lorenzo crea un rudimentale sito internet e insieme fondano l’Associazione Sportiva ViaggiareInBici. Con la mania di grandezza che spesso accompagna le prime volte, programmano un tour Firenze – Vetta dell’Etna, denominandolo «Giro d’Italia». In un’epoca nella quale i social emettevano ancora i primi gemiti, lo pubblicizzano sui forum in voga come vagabondo.net e studenti.it (sigh). I partecipanti reclutati sono tre e insieme partono da piazza della Signoria per un’epica traversata che sarebbe durata 20 giorni. ViaggiareInBici nasce così, per gioco e in modo genuino, ormai quasi 10 anni fa. Da allora sono cambiate tante cose, sia al loro interno che nella percezione sociale del cicloturismo.
In Italia, fino a qualche anno fa, quei pochi che partivano per una vacanza in bici venivano scambiati per crucchi o considerati dei fricchettoni un po’ sfigati. Oggi sembra assurdo pensare che quei novelli backpackers che pedalavano faticosamente su bici cariche di bagagli, con tanto di pentole tintinnanti, fornellino a gas, tenda e sacchi a pelo a penzoloni erano in verità i pionieri di una nuova forma di turismo. Complici il diffuso gusto (e la moda) per tutto ciò che è slow e local, ma anche lo stato di crisi del turismo che ha visto nei viaggi in bici una possibilità di rilancio, in pochi anni sono nati tour operator, siti dedicati, e sempre più strutture si sono organizzate per offrire servizi o nuove forme di ospitalità ad hoc. Il cicloturismo è una nicchia ormai ben definita e il mondo del turismo ha iniziato a corteggiare quelli che precedentemente erano considerati con un po’ di disprezzo dei barbuti e sporchi avventori.
Da tre anni anche ViaggiareInBici si è trasformato a tutti gli effetti in un tour operator che ha iniziato a offrire sempre più itinerari e tipologie di vacanza. Ai numerosi viaggi di gruppo durante i quali Daniele pedala insieme ai partecipanti, si è aggiunto il supporto di Amita che guida un furgoncino che trasporta i bagagli e, a volte, anche chi ha bisogno di un po’ di riposo. In alternativa ci sono i «Viaggi in libertà», dove ViaggiareInBici si occupa solo di mettere a disposizione dei servizi per rendere la vacanza il più confortevole possibile, e i trekking.viaggiare_bici_3
Molti degli itinerari si articolano nel territorio toscano, soprattutto nelle strade del senese e della Val d’Orcia, una tra le aree più piacevoli al mondo, non solo per l’aspetto paesaggistico, ma anche per quello enogastronomico. L’attenzione di Amita, infatti, è sempre rivolta non solo a pianificare itinerari affascinanti, ma anche a individuare luoghi dove i partecipanti possano riposare e mangiare e bere con gusto le delizie del territorio toscano. Uno dei nuovi percorsi è quello della via Francigena, una via di comunicazione storica che collegava Roma a nord con l’Europa e a sud con Gerusalemme e che, se sostenuta, potrebbe riscuotere un successo pari a quello del Cammino di Santiago.
ViaggiareInBici è divenuta negli anni una grande famiglia, composta da tanti nuovi partecipanti e da alcuni veterani che sono arrivati anche al decimo tour. Stancarsi pedalando fianco a fianco sicuramente contribuisce a rompere tante barriere e rende possibile instaurare amicizie e legami inaspettati che continuano anche oltre il viaggio. Tour dopo tour, l’età degli organizzatori e dei partecipanti è gradualmente aumentata, ma quello che è rimasto invariato è l’entusiasmo nel conoscere nuove persone e l’adrenalina che accompagna ogni nuova partenza, proprio come quella prima volta in piazza della Signoria.
Insomma un’esperienza davvero completa, da provare con un gruppo organizzato o da soli. In un mondo in cui le vacanze seguono sempre più la logica consumistica del last minute, sembra proprio esserci bisogno di un diverso modo di viverle. Del resto, in bici si farà anche più fatica, ma sicuramente si torna a casa più ricchi e meno stressati! •
Testo di Jacopo Visani
Foto di Viaggiareinbici
 
ENGLISH VERSION>>>>
Amsterdam, end of the ’90s. Lorenzo, who was sixteen by then, fell in love with a vintage bike. He came back to Florence full of enthusiasm, and after a few years he managed to organize a bike trip to Sicily with his friend Daniele. That was the very first bike tour they did. It was hard, but successful. It took them 15 days, a lot of strain and much laughter. Many other trips followed (Dubrovnik, the Netherlands and much more), this is how they became real cyclotourists.
They loved it so much they started thinking about a way to share their passion. In 2007 Lorenzo created a website and together they founded Associazione Sportiva ViaggiareInBici, launching their first tour called «Giro d’Italia»: 20 days from Florence to Volcano Etna, which was advertised onto vagabondo.net and studenti.it and gathered only three participants.
Since then, many things have changed. Thanks to the new trends and consequently to tourism crisis, cyclotourism is now a well-defined niche.
ViaggiareInBici is now a proper tour operator which offers a wide choice of itineraries. Lorenzo and Daniele are currently supported by Amita and her van, who’s designated to baggage (and sometimes to tired bikers) transportation. In addition to proper cyclotours, they also provide special services for more comfortable holidays as well as trekking excursions.
Most of the itineraries are set in Tuscany, mainly nearby Siena and in Val d’Orcia, and a special attention is given to the eno-gastronomic aspect of tours.
ViaggiareInBici is now a big family, some of its veterans reached their tenth tour but the enthusiasm never decreases!
A different and full experience. Give it a try! •