Torna dal 26 al 28 settembre, il festival dedicato all’architettura con molti ospiti e un ricco programma di incontri per la terza edizione. La rassegna mette al centro le criticità e le potenzialità della dimensione urbana contemporanea.
Tre giorni di visite guidate, live talk, convegni, tavole rotonde, momenti di convivio e socialità, alla presenza di alcuni dei protagonisti del dibattito pubblico sulle criticità e le potenzialità della dimensione urbana contemporanea.
Si annuncia, così, il ricco programma della terza edizione del Festival della Nuova Città, “Abitare la transizione: ambientale, sociale, culturale” che dal 26 al 28 settembre torna con una grande novità: alla città di Fiesole, sulle colline fiorentine, luogo d’elezione delle passate edizioni e sede di networking per il 2024, la Fondazione Michelucci sceglie di affiancare Firenze per gli incontri pubblici con la cittadinanza. La riflessione sui temi dell’abitare, del fare architettonico, della transizione e della coesione sociale si sposta quindi in città, in tre luoghi simbolo che ben rappresentano la transizione della Firenze contemporanea: l’Innovation Center di Fondazione CR Firenze, MAD Murate Art District e Manifattura Tabacchi.
Sempre molto significativo quindi il consueto supporto alle attività culturali della Fondazione Michelucci da parte di Fondazione CR Firenze, quest’anno anche ospite delle iniziative di apertura proprio presso l’Innovation center da essa realizzato, e con il contributo della storica azienda leader nell’illuminazione Artemide, sinonimo di Innovazione e Made in Italy, in particolare promotrice dello spettacolo inaugurale.
Come hanno sintetizzato la Presidente della Fondazione Michelucci Silvia Botti e il direttore Andrea Aleardi, è proprio su questi temi, che rappresentano la mission dell’istituzione fondata da Giovanni Michelucci:
“Comprendere come “abitare” la transizione ambientale, sociale e culturale, in un’ottica di coesione sociale e sviluppo sostenibile, sono i temi intorno ai quali verterà la terza edizione del “Festival della Nuova Città”, affrontando, in un momento di confronto pluridisciplinare, la capacità di una società di governare consapevolmente il cambiamento, tra innovazione materiale e immateriale, scenari ambientali e nuove istanze sociali, per assicurare il benessere della collettività. Il tema di confronto attraversa gran parte degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, afferrando nella visione di Michelucci di “Nuova Città” come l’essenza della dimensione umana di una comunità non può prescindere dal suo essere contemporanea ovvero immersa nella consapevolezza di sé nel proprio tempo e nel proprio territorio, con la capacità di progettare per “muoversi” verso il futuro, cogliendo la dimensione collettiva come motore del proprio sviluppo”.
La fragilità degli scenari urbani e la loro transizione che permea l’abitare contemporaneo dal punto di vista ambientale, sociale e culturale, saranno oggetto di cinque convegni/talk che riprendono i temi delle politiche dell’abitare, della coesione sociale e degli scenari per il futuro, i focus avviati con successo nelle passate edizioni della rassegna. Tutti gli incontri saranno visibili anche in streaming.
“Fondazione CR Firenze – dichiara il Vice Presidente Maria Oliva Scaramuzzi – sostiene la Fondazione Michelucci dal 2001 ed ha collaborato alla realizzazione della grande mostra Viaggio nell’architettura del’900 in Toscana allestita proprio negli spazi di Michelucci della Stazione di Santa Maria Novella. Da allora questa collaborazione è proseguita contribuendo, fin dalla prima edizione, al Festival della Nuova Città. Del resto, come FCRF siamo particolarmente affezionati a Michelucci a cui dobbiamo la ristrutturazione della nostra sede storica di Via Bufalini, che, inaugurata nel 1957, rappresenta uno dei più noti complessi dell’architettura moderna in Toscana”.
Oltre ai relatori di molte discipline diverse, tra gli ospiti principali Luigino Bruni, sui temi dell’economia civile e Carlo Mazzerbo, sul rapporto carcere/società, con il ritorno di Alvar Aaltissimo, uno dei più interessanti e innovativi osservatori del mondo dell’architettura, quest’anno con lo spettacolo “Città Urgenti. Progetti urbani per risolvere i problemi della contemporaneità (uno alla volta)”, realizzato in collaborazione con Filosofia Coatta e Wavy e con il supporto di Artemide, che si riconferma azienda attenta e presente rispetto alle tematiche di trasformazione del contemporaneo e della cultura del progetto innovativo, sostenendo la creazione di questo spettacolo che alzerà il sipario sul Festival.
L’edizione 2024 conferma, dunque, la visione portante di Giovanni Michelucci, con l’architettura come “organismo urbano”, espressione di relazioni individuali e collettive in cui tutti, comuni cittadini e professionisti, possono confrontarsi su luoghi e questioni del proprio tempo, diventare attori consapevoli di un modo particolare di intendere la “Nuova Città”. Ovvero, quella “architettura vivente” – così la descriveva Michelucci – esito di un processo progettuale corale con al centro l’uomo e la comunità.
La riflessione sulla transitorietà dell’abitare contemporaneo inizia il giorno 26 con la Passeggiata Architettonica “Il Granaio dell’Abbondanza” a cura di Nana Bianca presso gli spazi dell’Innovation Center di Fondazione CR Firenze, cui seguirà l’apertura ufficiale del Festival della Nuova Città e l’atteso spettacolo “Città urgenti” di Alvar Aaltissimo con Filosofia Coatta e Wavy in collaborazione con Artemide.
Venerdì 27, una seconda Passeggiata Architettonica ci guiderà attraverso la “Rigenerazione urbana alle Murate” con MAD Murate Art District, dove si terranno poi in ordine il convegno “Abitare la transizione sociale”, seguito dal talk “Carcere, dignità e reinserimento sociale” con Carlo Mazzerbo, ex-direttore del Carcere di Gorgona, ed il convegno “Abitare la transizione culturale”.
Apre la giornata di sabato 28 la Passeggiata Architettonica “La Fabbrica dell’Aria” con Pnat e Accademia del Caffè Espresso per conoscere gli spazi della Manifattura Tabacchi. Interviene a seguire Luigino Bruni, professore di economia politica, con il talk “La sfida per l’economia civile oggi”. Chiude la rassegna, il convegno “Abitare la transizione ambientale”.
L’evento, realizzato dalla Fondazione Giovanni Michelucci con il significativo sostegno di Fondazione CR Firenze e Artemide, con il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, dei Comuni soci Fondatori di Firenze, Fiesole, Pistoia e Olbia, di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e Dipartimento di Architettura e Progetto Sapienza Università di Roma, e in collaborazione con MAD – Murate Art District, Nana Bianca, Manifattura Tabacchi, Accademia del Caffè Espresso rappresenta un appuntamento importante per chi, come la Fondazione Michelucci, desidera mantenere alta l’attenzione sul legame tra architettura e trasformazione urbana, un processo da realizzarsi all’insegna della sostenibilità sotto ogni punto di vista: ambientale, sociale, economico e culturale.