Bosconi Gang Band, una jam che diventa un disco!

bosconi

A Firenze da una jam di 10 artisti nasce il disco “Bosconi Gang Bang – Big Mob At Manifattura Tabacchi” adesso in distribuzione.

Lo scorso Giugno è stato celebrato a Firenze l’evento annuale di Bosconi Records, etichetta indipendente fiorentina specializzata in musica elettronica. Il Bosconi Fest si è tenuto nei rinnovati e suggestivi ambienti della Manifattura Tabacchi di Firenze e proprio durante la sua organizzazione è nata l’idea di organizzare una jam, registrarla dal vivo e realizzarne un disco. Sono stati così coinvolti la maggior parte degli artisti dell’etichetta Bosconi Records di base a Firenze: Dukwa, Ennio Colaci, Herva, Mass Prod, Rufus, il trio The Clover con la speciale partecipazione di A Guy Called Gerald e a dirigerli, dietro il mixer, Fabio della Torre.

L’allestimento comprendeva una postazione centrale con il mixer, circondata da nove postazioni disposte a mezzaluna, ispirandosi ad un “golfo mistico” orchestrale, che vede la postazione mixer come “direttore” in grado di dialogare con gli artisti durante la jam. Tutto il materiale è stato frutto di improvvisazione e registrato in presa diretta, in modo da mantenere il più inalterato possibile il “feeling” della performance.

La formazione è stata cosi composta: alla drum Roland TR-8 S Marco D’Aquino in arte Dukwa che alternativamente, ha suonato anche il Juno 106. Il primo dei tre Akai MPC 1000 era nelle mani di Hervè Atsè Corti aka Herva, che ha arricchito la Jam con suoni spesso “off grid”, fuori metrica e campionamenti sperimentali. Alla sua sinistra la leggenda Gerald Simpson, meglio noto come A Guy Called Gerald. Arrivato nella fase centrale e piu’ calda della Jam, ha contributo alle ultime registrazioni con parti di synth e grooves generate dal software Reason.

Al centro il blocco formato da Niccolo’ Daniel Rufo aka Rufus e Martino Marini in arte Mass Prod che grazie alle loro esperienze nelle formazioni di Nightdrivers, BSS hanno ricreato una sorta di “live nel live” composto dall’ immancabile Akai Mpc 1000 per il sampling, un Yamaha DX 200 utilizzato per le linee di basso, un Yamaha TG33 e un Clavia Nord Rack 2 per le linee di synths, un Roland SP303 e il software Catart controllato da un Roli Blocks a condire la jam session con effetti ed ambientazioni sonore psichedeliche ed industriali. Al loro fianco Antonio Pecori in arte Soutine al Minimoog, con il suo perforante suono dall’ inconfondibile frequenza, e all’Electron Octatrack che ha dato un tocco speciale ed originale a tutte le linee di groove.

bosconi

Ennio Colaci in arte – insieme a Fabio della Torre – Minimono, data la sua esperienza da batterista col suo Akai Mpc, ha fatto in modo di unire le linee di groove con samples piu asciutti andando a consolidare tutti gli elementi, completando la tessitura ritmica ed armonica. Più a sinistra Stefano Meucci di Oltrarno Records, etichetta che gestisce insieme con Antonio Pecori, che nella seconda parte della Jam session ha costruito textures e pads d’atmosfera al Juno 106. All’altro capo della formazione, il bassista Andrea “G Key” Giachetti – parte del trio The Clover insieme con Stefano Meucci ed Antonio Pecori –, che con il suo basso a cinque corde, ha sostenuto la struttura ritmica ed armonica. A fianco del palco, Stefano Razzetti e Diego Longoni in arte Re_Light che hanno curato le luci della jam, andando ad aggiungere un’energetica componente visiva al tutto.

Al mixer, Fabio della Torre, a mixare live l’intera jam, ottimizzando l’ascolto globale, e prendendosi cura dell’esecuzione e della registrazione delle parti, cercando di valorizzare sul momento le idee migliori. In un secondo momento ha perfezionato le tracks con un lavoro di arrangiamento e di mixaggio, cercando di mantenere il feeling e lo spirito narrativo di quella che è stata la Jam session nel suo spontaneo svolgimento.

bosconi

Le tracks selezionate seguono l’ordine di esecuzione che si è naturalmente sviluppato in un crescendo da 130 a 180 BPM, per poi chiudere rallentando con un una takes a 110BPM. La prima take è stata lasciata volutamente inalterata, per dare un idea della quantità di strumenti e di fonti sonore e della ricerca di un equilibrio che è sorto solo mano a mano che si sviluppava la jam.

Il bellissimo artwork del disco è stato realizzato dallo street artist italiano Diego Della Posta conosciuto col nome di Mister Thoms e ha l’idea di ricreare un automa che rappresentasse quella che è stata l’orgia sonora generata della Bosconi Gang Band dentro alla Manifattura Tabacchi.

Vi abbiamo incuriosito? Bene, qui potete ascoltare una traccia e ordinare questa chicca!