Bright Festival 2023: le arti digitali tornano Firenze

bright festival 2023

Bright Festival 2023: le arti digitali tornano a Firenze dal 28 al 30 aprile fra la Stazione Leopolda e The Social Hub: un viaggio entusiasmante nel mondo dell’arte digitale, del lighting design e della musica, che consente al pubblico di entrare in contatto con le nuove tecnologie e vivere esperienze altamente immersive. 

Bright festival 2023, il progetto ispirato all’innovazione e al futuro che, dopo tre edizioni in Germania, torna finalmente in Italia: 5 aree tematiche che includono attività didattiche, espositive e di spettacolo;  22 speakers, più di 10 Università e istituti di formazione presenti, 30 ore di incontri e workshop dedicati alle arti digitali; 16 installazioni, 32 artisti internazionali e studi creativi coinvolti.

Promuovere la creatività digitale attraverso attività formative, espositive e spettacoli realizzati in collaborazione con istituzioni, università, aziende, artisti e studi creativi da tutto il mondo.
È questo l’obiettivo del Bright Festival, format ispirato all’innovazione e al futuro lanciato a Firenze 4 anni fa ed esportato poi in tutto il mondo anche grazie alla preziosa collaborazione con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2019 quattro edizioni ufficiali (una a Firenze, tre Germania) e numerosi eventi in città internazionali come Madrid, Buenos Aires, Città del Messico, Lipsia, Barcelona, Edimburgo, Atene e Lione.

Il format di Bright Festival si articola in 5 sezioni tematiche che includono attività didattiche, espositive e di spettacolo rivolte a studenti, professionisti e appassionati di arte, musica e tecnologia:

Bright festival 2023: la sezione Bright Educational

Avrà come base la sede fiorentina di The Social Hub. Qui da venerdì 28 a domenica 30 aprile dalle 10:00 alle 18:00 si terranno workshop, laboratori, seminari e talks sui temi della creatività digitale in collaborazione con Università, aziende, esperti, studi creativi ed operatori culturali locali e nazionali.
22 speakers, più di 10 Università e istituti di formazione coinvolti, 30 ore di incontri e workshop. Un calendario ricco di appuntamenti su temi come:  graphic e motion design, creazione e animazione 3d, arte immersiva e multimediale, experience & interactive design, intelligenza artificiale e metaverso, realtà virtuale e realtà aumentata, nft e crypto arte, lighting & sound design.
Le università del territorio fiorentino ed alcuni dei principali istituti di alta formazione italiani collaborano al progetto con lectures, incontri e talk di orientamento rivolti agli appassionati e studenti. Workshops intensivi e masterclass con trainer certificati provenienti dalle aziende leader di settore sono invece rivolti a studenti e professionisti in cerca di specializzazione. La partecipazione a corsi ed incontri è possibile tramite registrazione gratuita sul sito web ufficiale.

Tra gli ospiti di Bright Edu spicca sicuramente Andrew Quinn: musicista e artista digitale australiano, considerato il massimo esperto a livello europeo nella produzione visiva in tempo reale per la musica contemporanea, l’opera e le installazioni interattive. Ha collaborato con  Opera Nazionale Ungherese, Budapest, EPFL Losanna, Milano Musica, San Fedele Milano, Mittelfest, Fotonica Festival. Partecipa alla Biennale di Musica di Venezia sia come docente che come esecutore. Ha tenuto masterclass presso il Conservatorio di Milano, lo IUAV di Venezia, il Conservatorio di Mosca, l’ANU di Canberra, l’RMIT di Melbourne, la NABA e lo IED di Milano.

La sezione Bright Art

Curata da Claudio Caciolli (Bright Festival) e da Stefano Fomasi (The Fake Factory) offre un percorso entusiasmante tra ambientazioni digitali, esperienze interattive, installazioni luminose e live performance.
Nel weekend di sabato 29 e domenica 30 aprile alla Stazione Leopolda dalle 15 alle 22 (ingresso 16/12 €) un nuovo modo per scoprire le realtà e i trend più rilevanti dell’arte digitale, in un contesto suggestivo ispirato all’innovazione e al futuro.
In questa sezione del Festival 5 aree tematiche (immersiva, interattiva, multimedia, light art, realtà virtuale), 24 ore di eventi, spettacoli ed esperienze immersive, 32 artisti internazionali e studi creativi coinvolti e ben 16 installazioni digitali.
Tra video mapping e ologrammi, simulatori di realtà virtuale e metaverso, i visitatori potranno cimentarsi in un percorso multimediale alla scoperta dell’arte digitale, entrare in contatto con le nuove tecnologie e vivere esperienze altamente coinvolgenti, avvolti dalla magica atmosfera di una stazione ferroviaria del XIX secolo  (programma completo su www.brightfestival.com/it/art-2023)

Farnesina Digital Art Experience

Bright Festival presenta in esclusiva lo spettacolo di arte immersiva realizzato da 22 studi di arte digitale eccellenza italiani e promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la direzione artistica di Stefano Fake. Oltre 45 minuti di pura emozione avvolti dal fascino di proiezioni monumentali a 360° che avvolgeranno il pubblico tra spettacoli di immagini, suoni e ambientazioni digitali prodotti da alcuni dei migliori artisti digitali del nostro Paese. L’arte immersiva è una forma d’espressione basata su linguaggi multimediali, progettata per immergere lo spettatore all’interno dell’opera d’arte e renderlo parte dell’esperienza artistica, utilizzando tecniche di narrazione audiovisiva e proiezioni sulle pareti e il pavimento.
Lo spettacolo è parte del progetto itinerante nato su commissione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale per promuovere la creatività digitale italiana nel mondo tramite eventi, installazioni, molte e spettacoli di arte digitale.
Tra le varie realtà coinvolte: Antaless Visual Design, Antica Proietteria, Apparati Effimeri,  AreaOdeon, Delumen, FlxER, High Files Visuals, Kanaka Studio, Karmachina, Leandro Summo, Luca Agnani, mammasONica, Michele Pusceddu, Monogrid, Mou Factory, Olo creative farm, Ooop Studio, Pixel Shapes, Plasmedia, The Fake Factory, Wöa creative company.

Bright Music

Tutto in una notte, sabato 29 aprile alla Stazione Leopolda (apertura porte ore 22:00 – ingresso 21/25/30 €.  Stavolta il palco sarà occupato da alcuni dei producer più amati nell’ambito della musica elettronica.  
Tra questi, per la prima volta a Firenze, i tedeschi Adana Twins.  Un background di produzioni e presenze di altissimo livello che negli anni hanno cavalcato i più grandi club e festival e conquistato la stima dei più grandi artisti internazionali. Dal loro debutto nel 2012, i gemelli Adana continuano a prosperare ed emozionare le dancefloor di tutto il mondo con la loro musica combinando le produzioni ispirate alla house che li hanno portati alla ribalta, alle sonorità più elettroniche che li hanno resi unici nel tempo.

Il programma sarà arricchito dalla presenza dello spagnolo Kid Simius, musicista, live performer polistrumentista, produttore. Considerato uno dei nuovi prodigi della scena internazionale, dopo la recente collaborazione con il peso massimo della musica elettronica Paul Kalkbrenner, e le aperture dei suoi concerti, Kid Simius si è fatto spazio nel mondo dei grandi artisti con live performance polistrumentali che spaziano tra musica house, ambient, elettronica, disco e molto altro.
Ci sarà poi anche Markyz, dj di origine serba considerato uno degli artisti più promettenti della scena fiorentina. I suoi set techno e dub house lo hanno portato a condividere la consolle con maestri come Ben Klock, Marcel Dettman, Sven Väth, Nina Kraviz, Pan Pot, Speedy J e molti altri.

Chiude il programma musicale Weg, artista italiano ma con base a Berlino. È ormai da anni parte della famiglia Watergate, il Club in cui ha avviato la sua carriera artistica e conquistato l’apprezzamento del pubblico con il suono avvolgente di Serialism, l’etichetta di cui è co-fondatore e membro insieme ad artisti come Cesare vs Disorder, Quenum e San Proper.

Le performance musicali saranno accompagnate da una grande spettacolo visivo curato dalla visual artist Alice Felloni, preceduta dallo uno showcase di artisti digitali realizzato in collaborazione con Reasoned Art (maggiori info qui).

Bright Pro

Alle quattro sopracitate sezioni si aggiunge Bright Pro, spazio curato in collaborazione con Panasonic, dedicato ad organizzatori di eventi, curatori d’arte, direttori di musei e progettisti di mostre, referenti tecnici di festival, operatori culturali, creatori di contenuti, artisti e studi creativi digitali.
Articolato fra The Social Hub e la Stazione Leopolda in tutti e tre i giorni del Festival  dalle 10:00 alle 18:00, il programma condurrà i partecipanti alla scoperta delle nuove tecnologie e opportunità dell’arte immersiva e delle mostre multimediali (per maggiori informazioni www.brightfestival.com/pro_events/panasonic/).

Bright Festival è organizzato da Claudio Caciolli, Teresa Balestrieri, Luciano D’Agostini, Gian Paolo Dei: un team di giovani professionisti appassionati di arti digitali.