Che la forza sia con voi (Prima parte)

forza3LAVORO = FORZA x SPOSTAMENTO

 «L’energia è un’idea, come l’amore. Facile da riconoscere, ma difficile da definire» (D.Herron)

Quando ero piccolo avevo un cane, Jackson, un cocker dispettoso che si divertiva a rubare i miei giocattoli e a seppellirli in buche profonde nel nostro giardino. Un’altra sua attività prediletta era quella di mangiare tutti i pinoli che io e mia sorella schiacciavamo ogniqualvolta trovavamo qualche pigna bella nutrita. Un giorno, quando avevo sei anni, Jackson morì e i miei genitori mi dissero che  era andato in cielo. Capii subito che non era  scappato per un po’, come faceva spesso per raggiungere il suo amore,  e sentii qualcosa che tutti noi conosciamo bene, cioè quel groppo, tra il petto e la gola, che fai fatica a deglutire. Non comprendevo bene cosa mi stesse succedendo, ma ricordo che mi misi a sbucciare per lui molti pinoli, li misi in un pentolino di metallo, li nascosi in un posto dove solo io e lui potevamo vederli e ricominciai a giocare. Ancora oggi potrei giurare che qualche ora dopo quei pinoli non c’erano più.

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La “forza psichica” deriva direttamente dal concetto di impotenza. Non quella sessuale, piuttosto mi riferisco al senso di piccolezza nei confronti del mondo, della natura e della straordinaria potenza che hanno su di noi: la storia di Jackson riguarda la forza del pensiero magico, onnipotente, proprio di un bambino che lo utilizza per dare senso a qualcosa che non può ancora avere. In quel caso il dono dei pinoli serviva a colmare un dolore non spiegabile, o meglio, talmente tanto inspiegabile, da farmi credere che Jackson fosse tornato  veramente a prenderseli quei pinoli.

Fin verso i 6 anni questo tipo di pensiero caratterizza la mente dei bambini e li fa interagire con il mondo e con la materia in modo del tutto diverso da qualsiasi adulto che cerca spiegazioni. Per i bambini gli oggetti sono animati, non soltanto in quanto hanno un’anima ma perché possono essere mossi, mescolati e modificati attraverso il pensiero. Purtroppo, o se Dio vuole, man mano che cresciamo siamo sempre più interessati a capire come diavolo funzionano le cose, ma, nonostante tutto, un buon retaggio del pensiero magico resta vivo in tutti noi. (Fine prima parte)

MARIO PUCCIONI

Psicoanalista e docente universitario

(L ‘articolo propone il pensiero libero dell’ autore e non presuppone indicazioni cliniche o di carattere scientifico)