“Colazione da Coop”, il buongiorno si vede dal mattino con 5 menù che accontentano anche i gusti più esotici

“La Coop sei tu”. Nessuno slogan è forse mai stato più azzeccato di questo, l’ennesima conferma di ciò è il recente progetto “Colazione da Coop”. L’abbiamo provato e vi raccontiamo com’è andata.

Con l’obiettivo di promuovere un cambiamento del prodotto a marchio, in particolare rispetto alle referenze legate alla colazione, Coop e Unicoop Firenze hanno lanciato un’iniziativa che rende i consumatori protagonisti di una spesa ancora più consapevole e soprattutto ancora più legata a gusti e preferenze di chi effettivamente si ritrova poi a scegliere fra le corsie del supermercato. Con “Colazione da Coop” 250 nuove piccole e medie imprese sono sbarcate infatti sugli scaffali della Cooperativa, andandosi ad aggiungere ai già oltre 500 fornitori “storici”, ma non prima di aver attentamente ascoltato e studiato il feedback dei clienti su ogni singola proposta.

L’estensione del prodotto a marchio Coop è d’altronde parte integrante del percorso di valorizzazione del territorio e dell’economia italiana voluto dal brand per eccellenza della spesa nostrana, seppur aprendo le porte – come da tradizione – anche ai trend e alle storie più interessanti che arrivano dall’estero. Pensati per rispondere alle richieste di consumatori eterogenei e sempre più esigenti, i nuovi prodotti comprendono così il kefir, lo yogurt proteico, il Fru Swing (estratti di frutta e verdura a freddo), le fette sottili o il pancake a fianco di vecchie tradizioni rivisitate come le classiche tisane, che ora possono essere fatte anche a freddo o lo yogurt da bere che resiste anche otto ore fuori frigo. Le parole chiave? Innanzitutto salute, oltre che gusto, benessere e qualità della materia prima.

Per far conoscere e apprezzare i nuovi prodotti Coop in queste settimane si sono tenuti diversi appuntamenti, che hanno letteralmente portato soci e clienti a “Colazione da Coop”, vale a dire ad assaggiare le novità a marchio direttamente nei principali punti di vendita sparsi per la città. Cinque i “menù” disponibili, proprio come al bar sotto casa: colazione italiana, natural, melting pot, esotica e fitness.

Alla Coop di Novoli, incuriositi dall’opportunità di lasciare per una volta da parte la classica colazione all’italiana (che, per dirla tutta, ci piace e ci continuerà a piacere), noi abbiamo optato per la proposta “Esotica”: un viaggio fra i profumi delle bevande d’Oriente ai gusti della frutta tropicale, attraverso il relax dei riti del tè, che ci ha condotti fino alle terre più calde del pianeta. Se è vero che il cibo attiva una serie di gratificazioni multisensoriali e può essere importante per creare un’atmosfera, fatta anche di odori, colori ed emozioni capaci di restituirci carica mentale, la colazione esotica di Coop ha spaziato in modo convincente fra un tè caldo alla menta e un succo di frutta rinfrescante (e appunto esotico), accontentando anche chi non può – o, come noi, non ama – bere il latte vaccino. Abbiamo potuto ovviare al problema scegliendo il latte di cocco, in cui intingere un delizioso e croccante muesli al cioccolato o le nuove fette biscottate con frutta all’interno dell’impasto (la novità che abbiamo apprezzato maggiormente). Non ci siamo fatti mancare neanche un fuori-menù, restando piacevolmente colpiti dai pancakes già pronti e dalla loro sofficità. Un po’ più secchi dei pancakes appena sfornati, ma comunque genuini e molto vicini al gusto originale. Tutto questo, senza dover sporcare neanche una padella per prepararli.

Ma quanto è importante le colazione? Come ha sottolineato all’Informatore Coop Francesco Cipriani, epidemiologo nutrizionista, ideatore e curatore della Piramide Alimentare Toscana per ARS, nonché Direttore Epidemiologia di ASL Toscana Centro, “dopo quasi un secolo di studi oggi sappiamo che una corretta alimentazione è il fattore più importante per assicurare anni di vita in più in buona salute. E una colazione adeguata per quantità e qualità è una delle chiavi per una dieta salutare. Adeguata significa che intanto non bisogna saltarla, e poi che non deve essere sbilanciata su zuccheri semplici e prodotti industriali troppo trasformati. ‘Colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri’ è ancora un grossolano ma utile riferimento per una giornata in cui i cibi si frazionano in più occasioni. Circa cinque: colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda, cena. Lasciando un buon numero di ore tra ultimo pasto e sonno, pur con le variazioni possibili in base ai propri ritmi di vita e lavoro”.

Consiglia sempre Cipriani: “Una tazza di latte o di yogurt, con una fetta di pane, meglio se integrale, con un po’ di marmellata oppure con qualche biscotto, magari accompagnati da un frutto. Ottimi anche cereali e granaglie con frutta secca. Oppure qualcosa di salato, con verdure appetibili e un po’ d’olio. Pane e pomodoro e basilico, per esempio. O qualche avanzo con verdure della sera prima. Anche qualche affettato magro. Cambiando spesso, di giorno in giorno. Che poi è uno dei segreti della salute in cucina”. Proprio come suggeriscono i cinque menù della “Colazione da Coop”, così diversi fra loro ma intrinsecamente uniti dallo stesso nobile denominatore comune.

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