Si rinnova a Firenze la grande kermesse dedicata alla moda maschile. Pitti Uomo 105 celebra l’uomo sportivo e colorato a caccia della performance. Il tema Pitti Time vuole ricordare che “non c’è tempo” e il look deve rispondere a questa esigenza, non ultima quella climatica.
“It’s Pitti time”, il tempo è il tema dell’edizione 105 di Pitti Uomo, a Firenze si rinnova la kermesse dedicata alla moda maschile e a lifestyle (Fortezza da Basso 9-12 gennaio). Una overview unica sulle nuove tendenze per le collezioni dell’Autunno/ Inverno 2024-2025 con la presenza di oltre 800 brand italiani e stranieri (quest’ultimi ben il 43% dei partecipanti). Tanti operatori del settore ieri nella giornata d’inaugurazione e anche noi di FUL ci siamo immersi nell’atmosfera trendy della fiera per scoprire le nuove tendenze.
L’uomo della prossima stagione autunno-inverno passa da Pitti Uomo e lo fa con una narrazione della moda che rispetta il classico ma si apre alla libertà e al comfort, quest’ultimi i veri must dell’epoca contemporanea: pantaloni sartoriali, capisala tecnici, piumini colorati, è un’eleganza che guarda oltre il formale con materiali nuovi. Ad esempio la tuta può essere luxury! Anche i filati rispondono alla crisi climatica, sono meno pesanti e c’è una volontà di rompere la classica stagionalità.
A Pitti Uomo 105 abbiamo visto tanto sport abbinato allo streetwear e voglia di natura come stile di vita. Ma la moda contemporanea è sempre più trasversale, contaminata e genderless.
Proprio alla vigilia della kermesse FUL ha intervistato Agostino Poletto, Direttore Generale e Marketing di Pitti Immagine (l’intervista completa la trovate su FUL #55 a breve in distribuzione) che ci ha ricordato la centralità di Pitti Uomo a Firenze nella geografia internazionale della moda maschile:
<<[…] le caratteristiche che ci rendono un punto di riferimento per tutta la moda internazionale sono prima di tutto l’attività di scouting che ogni anno svolgiamo. Andiamo alla ricerca dei migliori brand nazionali e internazionali, cercando di portare nuove proposte a Firenze. Altro elemento fondamentale è proprio l’internazionalità della kermesse, capace di guardare a quelle che sono le rappresentazioni, i progetti e i pensieri dei nuovi designer, ai quali offriamo il palcoscenico di Pitti e di Firenze stessa. C’è da parte nostra una grande attenzione nel voler creare degli eventi che abbiano risonanza, utilizzando come sfondo la città, con la sua forza, con i suoi spazi diversi tra di loro>> ci ha dichiarato Poletto.
<<Per esempio quest’anno sono emblematiche le scelte come guest designer di Luca Magliano e Steven Stokey-Daley: il primo farà un coinvolgente show al Nelson Mandela Forum, mentre il secondo ha in progetto una grande sfilata di moda queer al Salone dei Cinquecento. Terzo elemento che gioca un ruolo fondamentale per Pitti Immagine è l’attenzione estetica, puntuale, ai dettagli, alle modalità con cui vogliamo rappresentare al meglio la manifestazione. Così come il tema: per questa edizione sarà Pitti Time, ovvero il “tempo”.
Ogni volta lavoriamo su una tematica diversa, è stato interessante vedere come sia stata accolta successivamente, a chiusura del salone invernale, anche da altre realtà importanti, che hanno voluto riprenderla e approfondirla per raccontare le collezioni nelle proprie vetrine. Per Pitti Uomo 105 abbiamo poi lanciato “Neudeutsch”, un progetto speciale sul new wave design che viene dalla Germania>>.
Foto: ©Elena Kukina