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CURA ART LAB: L’arte come bene comune e cura

Nel cuore di Firenze, immerso nella ricca tradizione artistica della città, sorge CURA ART LAB, un progetto innovativo che ridefinisce il concetto di spazio artistico. Non un semplice coworking, ma un vero e proprio ecosistema creativo dove l’arte diventa strumento di espressione, crescita e trasformazione personale e collettiva.

Firenze è la culla del Rinascimento (per usare una definizione nuova), è una città molto ricca d’arte, lo sappiamo bene. Ma oltre ai luoghi commerciali, come le gallerie, i ben noti musei, palazzi, chiese e alle grandi e patinate mostre cosa c’è? Dov’è a Firenze il brulichio degli spazi indipendenti? Dov’è il fervore degli atelier, degli spazi condivisi? Dove stanno gli artisti, pennelli alla mano? Esistono luoghi dove l’arte si fa dal basso?

A Firenze -io dico- questo manca. Certo qualche luogo che fa proprio questo c’è, penso ad esempio ad ARTiglieria. Ma sono troppo pochi e spesso poco noti. Per questo, quando lo scorso dicembre sono capitata a CURA ART LAB (via Fiesolana 1) durante un loro open day, sono stata davvero felice, perché CURA è uno di quei luoghi che non conoscevo (mea culpa!) e che non osavo sperare di trovare nella nostra amata ma fossilizzata Firenze.

Esaltata da tanto fervore artistico, dalla presenza di tante persone interessate a ciò che vedevano e a entrare in contatto con gli artisti e dalla sensazione di una comunità artistica autentica, dove l’arte si fa per esigenza d’espressione, e non di mercato, ho subito cercato di parlare con un membro di CURA e mi sono imbattuta in Eugenia, che CURA l’ha creata.

Dall’idea alla realtà: la nascita di CURA ART LAB

Eugenia Ingegno, arteterapeuta in formazione, artista multidisciplinare, e jewellery maker, ha fondato CURA ART LAB nel 2017 con l’intento di creare uno spazio dedicato alla ricerca e alla sperimentazione artistica. Mi ha raccontato di come il primo coworking per artisti da lei avviato abbia dato vita a un ambiente fertile, in cui la sinergia tra talenti e discipline diverse ha ridefinito il concetto di fruizione dell’arte.

Gli spazi di CURA sono stati adattati infatti a rispondere alle esigenze di ogni artista: eventi e workshop stimolano il confronto e l’evoluzione artistica, l’accesso flessibile permette di rispettare i ritmi creativi individuali, mentre la rete di connessioni tra creativi favorisce lo scambio e la crescita reciproca. Il tutto in un ambiente accogliente e funzionale, con aree condivise e spazi privati pensati per accompagnare il processo creativo in ogni sua forma.

Ma CURA è molto di più di un semplice coworking per artisti e creativi, è un luogo che si distingue per la sua natura multiforme: è apprendimento continuo, con percorsi di formazione, workshop e occasioni di crescita personale e professionale ed è un luogo sicuro e inclusivo, pensato per chiunque desideri esprimersi senza giudizio. Ma soprattutto CURA è una comunità, una rete di artisti e creativi che condividono idee, competenze e visioni; è contaminazione, un progetto aperto a collaborazioni e nuove prospettive.

Un Manifesto per l’Arte e la Comunità

CURA si fonda su principi chiari e imprescindibili ed ha una sorta di suo manifesto:

Arte come bene comune: l’arte è un diritto universale, accessibile a tutti e non relegato a un’élite.

Libertà è diversità: la valorizzazione di ogni forma di espressione, nel rispetto della pluralità culturale e sociale.

Arte come cura e strumento di consapevolezza: l’esperienza artistica non è solo estetica, ma diventa un mezzo per esplorare il sé e il mondo.

Bellezza evolutiva: la bellezza non è statica, ma una forza dinamica capace di elevare lo spirito e combattere la mediocrità.

CURA immagina infatti un futuro in cui l’arte sia riconosciuta come elemento essenziale per il benessere individuale e collettivo. La sua missione è dunque creare spazi e opportunità che permettano agli artisti di esprimersi liberamente, coltivando il loro talento e contribuendo a una società più consapevole e creativa. In questo contesto, CURA ART LAB continua a evolversi, accogliendo nuove sfide e progettando nuove forme di espressione e collaborazione. Perché l’arte non è solo creazione, ma anche trasformazione, cura e dialogo con il mondo.