Da Milano a Vinci: due disegni originali di Leonardo

Leonardo da Vinci

Dal 24 giugno il Museo Leonardiano di Vinci ospita due opere originali dell’artista all’interno della mostra “Il disegno anatomico di Leonardo da Vinci al tempo del Salvator Mundi”.

Il Museo Leonardiano permette di conoscere tutte le sfumature di carriera e le passioni di Leonardo Da Vinci anche grazie ad un percorso interattivo e virtuale. Così, grazie alle tre sedi – Palazzina Uzielli, il Castello dei Conti Guidi e Villa del Ferrale – è possibile ripercorrere tutta la vita del genio che è stato pittore, architetto, scienziato, tecnologo e che proprio a Vinci è nato e ha sviluppato inizialmente la sua creatività. Allargare – grazie a due disegni originali provenienti direttamente da Milano – la proposta culturale della città di Vinci è sicuramente ragione di orgoglio e un motivo in più per gli appassionati e i curiosi di visitare il Museo. Un’occasione più unica che rara dato che al finire dell’estate questi due lavori saranno riportati a Milano.

La mostra

Visitabile fino al 25 settembre presso la Biblioteca Leonardiana di Vinci al primo piano del Castello dei Conti Guidi, l’esposizione è stata curata dal professor Pietro C. Mariani del politecnico di Milano con la collaborazione della dottoressa Roberta Barsanti del Museo Leonardiano e del professor Marco Gaiani dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Pietro Mariani è uno dei principali studiosi dell’artista che ha scritto numerosi libri proprio sulla sua arte aiutandoci a focalizzare questa figura poliedrica.

L’obiettivo della mostra “Il disegno anatomico di Leonardo da Vinci al tempo del Salvator Mundi” è quello di approfondire le modalità di lavoro del laboratorio di Leonardo intorno al 1506-1513: come gli allievi utilizzavano i disegni dell’artista; il processo che portava all’ideazione di nuove invenzioni. Con questa missione sono stati analizzati dettagliatamente i due disegni, che sono stati anche messi in dialogo con il dipinto raffigurante il “Salvator Mundi” rappresentato in questa occasione dall’incisione di Wenceslaus Hollar di proprietà della Biblioteca Leonardiana del Comune di Vinci.

I due nuovi arrivi permettono di avere una nuova prospettiva sul quadro dando maggiori dettagli sul modus operandi della bottega leonardiana. Questi saranno anche disponibili in versione digitale attraverso tavoli touch che utilizzano il software Isle acquisito dal professor Marco Gaiani. Ad accompagnare i nuovi fogli – per meglio descriverli – ci sono pannelli didascalici, video, supporti multimediali interattivi. Sarà possibile proiettarsi all’interno dei disegni scoprendone sfaccettature che a primo impatto non si notano. Grazie all’utilizzo delle tecnologie è quindi possibile comprendere più a fondo il lavoro del genio; notando le differenze tra le diverse bozze riferibili ad impieghi diversi; ripercorrendo le fasi costruttive del disegno, osservando da vicino la diversità di materiali utilizzati. Infine, confrontare le due opere autografe con le copie degli allievi permette di avvicinarsi alla data in cui il Salvator Mundi stava per essere completato, dopo il 1510 circa.

I disegni originali di Leonardo Da Vinci

I due lavori riguardano in particolare modo la tematica dell’anatomia tanto cara a Leonardo. Nello specifico, “Miologia di arti inferiori, tre gambe”, è direttamente attribuibile a Leonardo, è in gesso rosso con contorni rafforzati a penna e inchiostro bruno su carta preparata in rosso, databile tra il 1506 e il 1508, della Veneranda Ambrosiana di Milano. “Studio di una figuretta e di mezzo busto maschili e studio di gambe pure maschili” è invece attribuibile ad un allievo e si presenta a penna, inchiostro bruno e tracce di carboncino su carta, databile tra il 1510 e il 1513, del Civico Gabinetto dei Disegni di Castello Sforzesco di Milano. Sul retro di questo ultimo foglio è propri scritto “Salvator Mundi”.

Che tu sia appassionato o no di Leonardo Da Vinci visitare il Museo a lui dedicato è un’esperienza immersiva che ti permetterà di avvicinarti ad uno dei protagonisti di alcune delle scoperte più grandiose della storia. È magico osservare le infinte passioni che l’artista portava avanti e le innovative creazioni che ha generato. Grazie al Museo sembra di poter entrare direttamente nella sua mente e a fare da cornice a tutto ciò è la meravigliosa campagna toscana di Vinci. Non puoi quindi mancare!

Foto dalla pagina Facebook del Museo Leonardiano di Vinci

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