Il progetto di EcoMATO: recuperare vecchi oggetti dotati di fascino e reinterpretarli secondo le loro caratteristiche. Design a portata di mano.
Quando è stata l’ultima volta che avete visitato il garage o la cantina della vostra famiglia, quell’antro polveroso dove le cose vecchie si accumulano in un’infinita attesa di giudizio? Magari ad alcune siete ancora affezionati, anche se ormai sono inutili o inutilizzabili: il manubrio della vostra vecchia graziella, la sella della moto di vostro padre, le collezioni infinite dei più svariati strumenti di bricolage, oppure il lettino di quando eravate bambini.
In un periodo così nero per le nostre tasche, perché spendere soldi in nuovi oggetti quando ne siamo letteralmente circondati?
Il consumismo ci ha insegnato che non vale la pena perdere tempo a riaggiustare, che è molto più economico buttare e ricomprare. Grazie a questo saggio insegnamento si moltiplicano i rifiuti, non siamo più in grado di creare oggetti duraturi e soprattutto abbiamo dimenticato il valore del recupero. Luca Bacicci con la sua EcoMATO ce lo ricorda. Luca ha studiato disegno industriale ed è conosciuto a Firenze più come dj che come designer, ma i tempi adesso sembrano maturi per la sua ennesima metamorfosi e questa è la sua storia.
Luca aveva una macchina stupenda, una Fiat 500 rimessa a nuovo in tutti i dettagli, gialla, decapottabile e con dei cerchi da paura. Purtroppo ebbe vita breve e a causa di un incidente fu dichiarata da rottamare. Vuoi per l’affetto, vuoi per un senso di riscatto, Luca decise che avrebbe salvato quanti più pezzi possibile e da quella macchina creò il suo primo salotto: i sedili davanti divennero comode poltroncine e quello dietro niente meno che un bellissimo divano! Da quel momento nacque EcoMATO. Seguendo l’ispirazione dei suoi vecchi insegnanti Andrea Branzi e Lapo Binazzi e con l’aiuto di Federico Quaccini, Luca mise in piedi un progetto ambizioso: recuperare vecchi oggetti dotati di fascino e reinterpretarli secondo le loro caratteristiche.
Federico si occupa principalmente di trovare e recuperare oggetti degni di attenzione o che sono necessari a un particolare progetto. Luca pensa alla loro prossima vita, lasciandosi guidare dalla sua fantasia e dalla sua esperienza. Insieme realizzano le loro opere usando varie tecniche, dalla banale incollatura alle più complicate saldature.
Ma la vera svolta nel progetto EcoMATO è stata la scorsa estate. Luca ha avuto l’opportunità di fare un bel viaggio, ha visitato gli Stati Uniti e il Messico. Proprio in quest’ultimo paese ha trovato terreno fertile per le sue idee. Per pagarsi il viaggio ha lavorato in una ditta edile a San Diego dove si occupava di demolizione e di lavorazione del legno. Poi, arrivato a Città del Messico, ha conosciuto Moltus, originario di Vera Cruz, che come lui condivide la passione per il design di recupero. Hanno legato subito e mossi dalla comune passione hanno ideato e allestito insieme il locale che Moltus stava aprendo: la pizzeria “La Maria”. I lavori per necessità si svolgevano principalmente davanti al fondo, sul marciapiede. Così con il passare del tempo la gente si è incuriosita e andava a porgli domande. Prima che se ne rendessero conto già visitavano le loro case e prendevano accordi sui mobili che avrebbero dovuto fare per loro.
Luca si emoziona quando parla del periodo in Messico, lì l’attenzione al recupero è altissima, perciò si trovano facilmente gli oggetti più disparati e il talento manuale, specialmente per la lavorazione del legno è molto apprezzato.
L’esperienza sudamericana ha portato nuovi stimoli e EcoMATO finalmente da settembre sarà online con un WebShop dove sarà possibile acquistare i loro prodotti.
Molte delle loro creazioni vi faranno pensare: «avrei potuto farle anche io!» oppure «perché non ci ho pensato prima, quasi quasi copio l’idea!». Non temete ritorsioni da parte loro, queste reazioni sono proprio quelle in cui Luca e Fede sperano. Soltanto sensibilizzando al recupero quante più persone possibile avranno davvero raggiunto il loro scopo.
Marco Fallani
*** English version ***
When was the last time you checked your garage or your basement and all the stuff that patiently awaits its judgment day? In these times of crisis, why spending money on new objects when we’re already literally surrounded by them? Consumerism taught us that throwing away is cheaper and easier than fixing. As a consequence there’s a lot of rubbish we need to deal with and we forgot the value of salvage.
Luca Bacicci with his EcoMATO is here to remind us about it. He studied industrial design though he’s rather well-known in Florence for being a DJ, but time has come for his new metamorphosis.
Luca used to own an amazing yellow old-style Fiat 500 which he had restored, unfortunately it didn’t last long as it had to be demolished after a car accident. Luca decided to try and save as much as he could of his car and managed to make armchairs out of the front seats and a sofa from the back seats. That’s how EcoMATO was born. Inspired by his old teachers Andrea Branzi and Lapo Binazzi, with the help of Federico Quaccini, Luca started an ambitious project: recycling old objects reinterpreting them according to their characteristics.
Federico mainly finds and takes interesting objects, Luca thinks about their new life, guided by imagination and experience.
EcoMATO had its big turning point last summer. Luca went to Mexico where he met Moltus from Vera Cruz, they shared passion for salvage design and worked together to Moltus new pizzeria’s furniture. They had to work on the pedestrian walk in front of the place and passers-by became curious and started asking questions. Before they even realized it they were commissioned pieces of furniture.
This Mexican experience was very inspiring for Luca and EcoMATO will finally be online with a Webshop.
Most of their creations will make you think “I could have made it!” or “Why didn’t I think about it?” but no worries, these are exactly the reactions Luca and Federico expect.