La serra: un luogo dove le piante sono protette dalle intemperie, innaffiate, curate, e possono germogliare fino a produrre fiori e frutti. Adesso, la serra anche diventa uno spazio dove coltivare le idee e far germogliare l’arte e creatività, innaffiate da talento e fantasia: il 1° marzo all’interno del Giardino Torrigiani nasce infatti Serre Torrigiani, un contenitore di idee e di progetti, un centro artistico e culturale supportato da una rete di artisti e professionisti. Le Serre del giardino ospiteranno mostre e performance, seminari di artisti e critici, ma saranno anche un laboratorio di idee in cui progetti culturali di ogni tipo potranno prendere forma e realizzarsi: un luogo di ispirazione e creazione per artisti e designer, un palcoscenico in grado di offrire una visibilità difficile da ottenere altrove per i più giovani.
Tutto questo all’interno del giardino Torrigiani, il più grande giardino privato di Firenze, avvolto dalle antiche cerchie murarie: un gioiello nascosto, incastonato nel cuore dell’Oltrarno. Ė qui che Pier Antonio Micheli fondò nel 1716 la prima Società botanica italiana, punto di riferimento per tutti i naturalisti dell’epoca: e, adesso, è qui che sarà possibile seguire corsi di garden design e orticultura, ma anche lezioni di pittura en plein air e di cucina, utilizzando i prodotti vegetali e aromatici che crescono negli orti sinergici. Corsi adatti a tutti: anche i più piccoli potranno imparare, divertendosi, le nozioni basilari dell’antica arte del giardinaggio, grazie ad una serie di incontri e laboratori pensati appositamente per loro. Le Serre apriranno le porte anche a eventi di beneficenza di livello cittadino e nazionale in collaborazione con enti e fondazioni.
Serre Torrigiani inaugura sabato 1° marzo con Petali sonori, un percorso musicale itinerante ideato da Daniele Lombardi, con il soprano Ana Spasic e la violoncellista Cecilia Berioli (ore 18.30; ingresso a inviti). Simone Bellocci, amministratore delegato della società omonima e direttore artistico dell’iniziativa, spiega: «Ci proponiamo di diventare un laboratorio di idee, un luogo per far crescere gli artisti, anche internazionali, e offrire loro visibilità. Pensiamo di allestire studi temporanei nelle serre lungo il muro su via Gusciana, di organizzare premi, di lavorare con compagnie teatrali, scrittori, musicisti ma anche, perché no, di organizzare corsi di cucina a base di aromi dell’orto. Eventi che, salvo nel caso di collaborazioni con fondazioni, saranno a ingresso gratuito. E in cui la natura del giardino non dovrà soltanto essere uno sfondo, ma un elemento di interazione e di ispirazione per gli artisti coinvolti».
«L’idea — conclude — è quella di mettere a disposizione del pubblico fiorentino e internazionale questo angolo di città con la sua bellezza. Approfittando anche della centralità che Firenze sembra aver riconquistato nell’ultimo periodo».
Arte e natura: un matrimonio che promette bene. E che produrrà sicuramente buoni frutti…
DANIEL C. MEYER