Firenze, cresce la mobilità green ma l'inquinamento è ancora troppo alto

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Il report di Legambiente critico anche sulle piste ciclabili: vanno potenziate 

Risultati incoraggianti sulla mobilità cittadina, mentre restano ancora seri problemi legati all’inquinamento che aggravano l’emergenza sanitaria in corso. Questa, in sintesi, la pagella di Firenze presentata da Legambiente e consegnata simbolicamente al Comune, nell’ambito della campagna nazionale “Clean Cities”. Un viaggio in 14 capoluoghi italiani – tra i quali appunto quello toscano – per promuovere una mobilità urbana più sicura, sostenibile e meno inquinante. La pagella di Firenze relativa all’anno 2020 analizza le performance dei principali indicatori urbani: ciclabilità, mobilità elettrica, sicurezza stradale ed inquinamento. 

Polveri sottili, la città resta prigioniera

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Negativo è sicuramente il giudizio legato all’inquinamento, che resta troppo alto. Secondo l’indagine di Legambiente, le centraline cittadine hanno superato il valore limite di PM10 indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (20 µg/m³) nel 40% dei casi nel corso degli ultimi cinque anni, compreso il 2020 (anno in cui gli spostamenti si sono anche ridotti per via del lockdown). Il tasso di motorizzazione in città (53 auto per ogni 100 abitanti) resta più basso della media nazionale, frutto anche dell’implemento della sharing mobility e della micro-mobilità elettrica, ma ancora troppo alto rispetto alle altre città europee. 

Migliora l’uso dei mezzi eco

Dati migliori arrivano invece dalla rete di strade a 20 e 30 all’ora, complessivamente di 135 km, che  limitano la velocità e gli incidenti (in particolar modo nel centro storico). Positiva anche l’offerta dei mezzi pubblici (compresa la rete tranviaria) che copre il 30% della città anche se ancora al di sotto delle necessità di una capoluogo ad alta intensità abitativa, soprattutto in centro. Firenze inoltre si conferma città impegnata nei servizi di sharing mobility, in aumento. In particolar modo il 2020 ha visto una crescita di e-bike e scooter elettrici ed è atteso nel 2021 il rilancio del car sharing cittadino.

Piste ciclabili troppo limitate

Legambiente, inoltre, ha sottolineato l’ottimo segnale lanciato da Firenze nel vietare la circolazione della auto diesel Euro 4 in certe aree della città come le Ztl, con la prospettiva futura di una limitazione estesa a tutta l’area urbana. Resta invece molto da fare per quanto riguarda le piste ciclabili. Nel 2020 sono state implementate solo di 9,6 km per un totale di 76 complessivi in tutta l’area urbana, a fronte dei 150 km previsti dagli obiettivi fissati per il 2030.

Cecchi: Accelerare verso mobilità urbana sostenibile

“A Firenze registriamo luci ed ombre – ammette il presidente di Legambiente Firenze, Lorenzo Cecchi – se da un lato abbiamo dati positivi sullo sviluppo della rete tranviaria, sulla sharing mobility e sulla disponibilità di strade a bassa velocità, dall’altro si registrano ancora progressi insufficienti sulla rete per la mobilità ciclabile e valori ancora troppo alti di alcuni inquinanti (NOx, PM10). Occorre ancora maggiore decisione nelle scelte verso una mobilità urbana sostenibile, considerando anche la gravità della crisi climatica.”

Articolo a cura di Filippo Cioni

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