Con l’approssimarsi della Quaresima cristiana, vi raccontiamo l’antica storia dei biscottini tradizionali di Firenze e dell’azienda che, ostinatamente, ancora li produce.
Segnatevi la data, quest’anno coincide con quella della festa degli innamorati, 14 febbraio… Nel 2024, come ogni anno, il Mercoledì delle Ceneri è il primo giorno del tempo liturgico della Quaresima. Cade sempre sei settimane e mezzo prima della Pasqua, dando inizio al periodo quaresimale che ci prepara alla risurrezione, celebrata la domenica di Pasqua.
Come noto, ogni ricorrenza ha la sua ricetta. A Firenze in quaresima si mangiano, da secoli, i Quaresimali!
I Quaresimali sono i tradizionali biscotti fiorentini a forma di lettere dell’alfabeto, originariamente prodotti e consumati esclusivamente nel periodo della Quaresima Cristiana. I Quaresimali, infatti, sono ottenuti solo con ingredienti semplici, confacenti al periodo di austerità e digiuno quaresimale: albume d’uovo, zucchero a velo, pasta di nocciole e cacao in polvere.
La ricetta prevede alcuni passaggi molto delicati: montare l’impasto, mescolare i successivi ingredienti tassativamente a mano per non perderne il volume, quindi essiccare i biscotti prima della cottura. Una lavorazione lunga e laboriosa che – osservando persino l’influenza delle condizioni atmosferiche – ha scoraggiato quasi tutte le pasticcerie fiorentine dal produrli.
La forma dei biscotti è quella delle lettere dell’alfabeto: si tratterebbe di un rimando alle Sacre Scritture. Tra gli stampi più comuni, vi sono infatti quello per la lettera A (alfa) e per la O (omega). Questi biscottini venivano regalati ai bambini: molti piccoli fiorentini hanno iniziato con questi, divertendosi con gusto, a elaborare le prime “paroline”.
A Figline Valdarno c’è una piccola azienda che ancora produce i Quaresimali come una volta
C’è una piccola azienda a conduzione familiare, la Scapigliati Dolciaria S.r.l., che dal 1926 produce in maniera artigianale solo biscotti della tradizione toscana e che è l’ultima rimasta a produrre i Quaresimali: l’antica ricetta toscana – insieme alla sua lunga lavorazione – è stata tramandata fino ad oggi dalla famiglia Scapigliati, di generazione in generazione.
Oggigiorno la cultura della tradizione sembra essere in pericolo, minacciata da un mondo che sembra cercare solo di dimenticare il passato. Questa azienda si impegna così a garantire la testimonianza del sapore prezioso della nostra tradizione, di una memoria e un gusto, perché non vengano perduti.
Siamo stati a trovarli in azienda, si trova a Figline Valdarno, in Via G. di Vittorio n. 8: oltre alla produzione alla maniera artigianale, c’è un piccolo spaccio aziendale che profuma di biscotti, dove è possibile trovare tutti quelli della tradizione toscana, dai Cantuccini alle mandorle IGP ai Brutti e Buoni e i Ricciarelli senza conservanti… passione tradizione e qualità gli ingredienti selezionatissimi.
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