Storie d’amore fiorentine

Firenze non è solo città d’arte ma anche dell’amore! Vi raccontiamo le coppie di innamorati più famose in città.

Firenze è conosciuta principalmente come culla del Rinascimento – con ovvie ragioni – ma entra perfettamente a far parte anche delle città romantiche per eccellenza. Immaginate di fare una passeggiata al tramonto sui lungarni, di ammirare la città dall’alto di Piazzale Michelangelo, di godervi un pomeriggio di sole al Giardino di Boboli o nel verde del Giardino delle Rose. Presi da questa vena romantica abbiamo deciso di raccontavi le vicende delle coppie di innamorati più famosi di Firenze per darvi una dimostrazione in più di come la città abbia ispirato alcune bellissime storie d’amore. Dalle piazze dell’Oltrarno a Santa Croce, seguire queste coppie traccia un itinerario all’insegna dell’amore.

Bianca Cappello e Francesco I de’ Medici

Entrambi sposati, Bianca Cappello e Francesco I de’ Medici si innamorarono. Intorno al loro amore si sono verificati fatti sospetti come la morte dei rispettivi coniugi avvenuta per degli incidenti. Simbolo del loro amore clandestino è il Palazzo Bianca Cappello in Via Maggio fatto costruire dal Granduca stesso per l’amata. I due si sposarono ma purtroppo la loro storia non ha un lieto fine. Infatti, poco dopo il matrimonio entrambi si ammalarono e morirono. Forse una punizione per la loro relazione extraconiugale? Non si sa. Rimane, tuttavia, a ricordo di questa storia d’amore la residenza quattrocentesca dalla facciata particolare, prima testimonianza dell’arte di Buontalenti. Qui è presente anche un corridoio sotterraneo che i due amanti utilizzavano per incontrarsi in segreto.

Elizabeth e Robert Browning

Firenze è stata la cornice anche dell’amore della poetessa inglese Elizabeth Browning e il marito Robert che scelsero la città toscana per fuggire dal padre di lei contrario al matrimonio. La loro dimora fu Casa Guidi in Piazza San Felice dove – come la stessa Elizabeth scrive – hanno potuto godere della loro libertà. La scrittrice è stata sepolta a Firenze nel cimitero degli Inglesi, in sua memoria è possibile trovare due targhe commemorative: una sopra il portone del Palazzo – dove ha appunto vissuto e oggi museo – e una in via Mazzetta.

Dianora de’ Bardi e Ippolito Buondelmonti

Considerati i Giulietta e Romeo Fiorentini, quella di Dianora e Ippolito è una storia a lieto fine ambientata sempre nel quartiere dell’Oltrano. Principalmente in Santo Spirito, dove durante la festa di San Giovanni il giovane ebbe un colpo di fulmine per la ragazza. I due erano, tuttavia, appartenenti a famiglie storicamente nemiche e quando Ippolito scoprì il cognome della ragazza si disperò a tal punto da ammalarsi. Sua madre – preoccupata – decise di aiutare i giovani innamorati a sposarsi in segreto. Ippolito e Dianora dopo il matrimonio erano pronti a fuggire insieme ma furono scoperti.

Mentre il ragazzo si arrampicava alla finestra dell’amata fu sorpreso dalle guardie che pensando che il suo intento fosse rubare – così confermato da Ippolito per non infangare l’onore di Dianora – lo condannarono a morte. Fu grazie alla forza dell’amore che il giovane si salvò: passando proprio sotto la finestra di Dianora il giorno dell’esecuzione la giovane accorse e spiegò tutto alle guardie pregando di risparmiare l’amato. L’equivoco fu svelato e l’unione dei due fu resa ufficiale dalle famiglie che superarono le ostilità.

Dante e Beatrice

Tra le storie d’amore fiorentine più famose c’è sicuramente quella che vede come protagonista Dante Alighieri. Luogo nevralgico in cui ad appena nove anni Dante vide per la prima volta Beatrice Portinari è la chiesa di Santa Margherita dei Cerchi. Sappiamo poi che Beatrice in realtà sposò Simone de’ Bardi ma se il sentimento del sommo poeta non è riuscito a concretizzarsi lo ha, tuttavia, ispirato nella scrittura delle sue opere più belle. Rimane quindi eterno e indistruttibile. Così come ancora è presente e visitabile la Chiesa del loro primo incontro in Via Santa Margherita.

Vittorio Alfieri e Luisa Stolberg

Altro famoso amore clandestino fiorentino è quello tra Vittorio Alfieri e La Contessa d’Albany o Luisa Stolberg. Anche loro si conobbero in Chiesa, precisamente presso la Basilica di Santa Croce. Ai tempi la contessa era sposata con Carlo Stuart d’Inghilterra. I due vissero la loro passione apertamente, nonostante le chiacchiere e il poeta si ispirò a lei per alcune sue famose opere. Quando Alfieri morì fu proprio la contessa a farlo seppellire all’interno di Santa Croce – commissionando a Canova un monumento funebre – per rendere eterno il loro primo incontro.

Lisabetta Capponi e Pier Gaetano Grifoni

Una delle storie d’amore fiorentine più struggenti è sicuramente quella di Lisabetta Capponi e Pier Gaetano Grifoni che presenta come luogo simbolo Palazzo Budini- Gattai in Piazza Santissima Annunziata. Qui la finestra in alto a destra è sempre aperta e la motivazione è una promessa che Lisabetta fece a Gaetano, da poco suo marito quando partì per la guerra: “a questa finestra ti aspetterò finché non tornerai da me”. E così fece!

Simonetta Vespucci e Giuliano de’ Medici

Ha ispirato la Venere di Botticelli e la sua bellezza eloquente catturò molti uomini del tempo; Simonetta Vespucci Cattaneo, arrivò a Firenze a seguito del matrimonio con Marco Vespucci. La giovane Simonetta ammaliò sia Lorenzo de’ Medici e poi Giuliano. Quest’ultimo le dedicò la vittoria di una Giostra a cui si era presentato – come descrive Poliziano – con uno stendardo realizzato da Botticelli raffigurante Simonetta nei panni della Dea Minerva descritta come la “Senza Pari”.

Non sono chiari i dettagli del loro amore ma si sa che alla morte della giovane nel 1476 il dolore di Giuliano era così grande da portarlo a chiedere in dono al suocero di Simonetta gli abiti della ragazza. I due sono stati uniti da un sentimento anche nella morte: proprio come Simonetta, infatti, Giuliano morì lo stesso giorno il 26 aprile di due anni dopo.

Se volete concludere in bellezza il vostro tour degli amori fiorentini potete recarvi al Giardino di Boboli fatto costruire da Cosimo I de’ Medici per Eleonora da Toledo così che da Palazzo Pitti ogni Primavera lei potesse vedere fiorire il suo amore!

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