La musica nei videogiochi

Uno degli aspetti più importanti ma al contempo più sottovalutati dei videogiochi è la musica. Quest’ultima, infatti, ha un ruolo fondamentale nel definire l’esperienza di gioco ed influisce anche sull’apprezzamento da parte del pubblico, quindi sul successo commerciale di un titolo.

I videogames, infatti, sono l’insieme di tre componenti fondamentali:

  • l’aspetto visivo;
  • l’interattività;
  • la musica.

Se i primi due aspetti costituiscono il nucleo del gioco vero e proprio, la musica ha la funzione di trasformare il gioco in qualcosa che va al di là dell’azione in sé. La colonna sonora di un gioco ha infatti la capacità di trasformare il videogame in un’esperienza unica, in cui il giocatore si immerge e si immedesima completamente.

Una buona musica per videogiochi lavora in stretta connessione con l’aspetto visivo e con l’interattività per condurre chi gioca nello spazio virtuale che i creatori del titolo hanno pensato. Un esempio potrebbe essere il tema di “The Legend of Zelda: a Link to the Past”, composta da Koji Kondo, che avvolge completamente il giocatore e lo trasporta idealmente all’interno dell’ambientazione del titolo.

Perché la musica è molto importante

L’aspetto musicale di un videogame è un potente strumento che può controllare l’emozione e può stabilire il registro della storia che viene raccontata all’interno del gioco. Come avviene per i film, la colonna sonora è spesso un elemento portante di una scena e, senza le giuste note, quella stessa scena potrebbe non avere la stessa efficacia dal punto di vista della narrazione.

Nel mondo del gaming, l’immersività di una scena ha un’importanza anche superiore rispetto al cinema. Il giocatore arriva a sentirsi completamente all’interno della realtà progettata dai creatori del gioco e per ottenere questo obiettivo il ricorso alla colonna sonora è fondamentale.

Per uno sviluppatore è importante che la musica vada a creare un’atmosfera che sia realmente in grado di attirare e coinvolgere l’utente. Questo si vede anche nei più recenti casinò online in giochi come le slot machine più popolari, in cui la musica ha un ruolo fondamentale nel creare la giusta atmosfera.

La musica contribuisce all’identità del gioco

La musica, inoltre, è in grado di dare un’identità al videogioco ed essere immediatamente riconoscibile. La colonna sonora può anche diffondersi ed essere apprezzata al di fuori dal gioco stesso.

A volte la musica di un videogame può avere un impatto talmente ampio sulla cultura mainstream da diffondersi, essere ascoltata o suonata come un qualsiasi brano di musica. In questi casi si può dire che la musica arrivi ad avere una vita propria, staccata dal titolo del gioco in cui è apparsa la prima volta.

La colonna sonora di Tetris, una pietra miliare del gaming, ha contribuito alla notorietà su scala globale di alcune canzoni tradizionali della Russia, Paese di origine dello sviluppatore Aleksej Leonidovič Pažitnov, come “Korobeiniki” (utilizzata su Game Boy), “Kalinka” e alcuni brani di Čajkovskij e di Johann Sebastian Bach.

Restando negli anni ’80, la colonna sonora di Super Mario Bros è considerato il brano videoludico più famoso ed iconico in assoluto. Il tema musicale, intitolato “Ground Theme”, è apparso per la prima volta all’interno del livello introduttivo del gioco pubblicato nel 1985 dalla Nintendo Entertainment System. La colonna sonora si basa su un ritmo di musica calypso e fin da subito ha acquistato una popolarità che va al di là del videogioco stesso.

Anche nella decade successiva si ritrovano degli esempi di colonne sonore talmente belle ed impattanti da essersi diffuse anche oltre il mondo del gaming. Tra queste c’è sicuramente la musica di Final Fantasy VII, che secondo molti è un vero e proprio capolavoro (al pari del videogioco). Le musiche per questo titolo sono state composte e arrangiate da Nobuo Uematsu e milioni di giocatori in tutto il mondo le hanno apprezzate sia durante il gioco sia come brani a sé stanti.

Negli anni duemila la serie di titoli per Xbox “Halo” è caratterizzata da una colonna sonora talmente bella e coinvolgente da diffondersi anche al di fuori della community di giocatori. I brani della colonna sonora sono stati composti ed arrangiati da Martin O’Donnell e Micheal Salvatori per la casa di produzione Bungie.

In “The Last of Us” del 2013 la musica ha giocato un ruolo fondamentale nel definire un’esperienza di gioco di tipo cinematografico e nel coinvolgere ed emozionare il giocatore. Si tratta di un vero e proprio capolavoro del genere action-adventure che per qualità delle scene, anche grazie alla musica, può tranquillamente rivaleggiare con un film.

La psicologia della musica nei videogiochi

Dietro a quella che può sembrare una semplice musica di sottofondo si celano aspetti complessi che coinvolgono discipline come il sound design e perfino la psicologia. Le colonne sonore dei videogiochi devono idealmente essere evocative, iconiche e riconoscibili all’istante. Per raggiungere questo risultato vengono utilizzati degli specifici accorgimenti.

Uno degli espedienti più utilizzati è il ricorso alla scala pentatonica, che è fondamentale nel creare una musica di tipo evocativo. A partire dagli anni ’90, la composizione di musiche per videogames ha cominciato a prendere in considerazione i suoni non lineari per creare esperienze di gioco ancora più immersive. I suoni non lineari vengono creati quando la musica va fuori dal normale range che uno strumento o la voce umana può generare.

Un altro elemento che contribuisce al successo della moderna colonna sonora videoludica è la cosiddetta musica adattiva, cioè un tipo di sonorità che varia per indicare al giocatore quando la situazione cambia, come ad esempio il personaggio è in pericolo o si deve preparare per una battaglia.

In conclusione, quindi, si può affermare che dietro alla musica per videogiochi c’è una vera e propria scienza, che continuerà ad evolversi per creare esperienze di gioco sempre più coinvolgenti.