L’attore sarà presente a Firenze insieme al regista Hwang Dong-hyuk ideatore della celebre serie Netflix in occasione del ventesimo Florence Korea Film Fest.
Sarà la star coreana Lee Jung-jae, attore di oltre 30 film, noto al grande pubblico “occidentale” anche per la sua recente interpretazione in Squid Game, la serie Netflix dal successo globale, l’ospite speciale della ventesima edizione del Florence Korea Film Fest, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana, in programma a Firenze dal 7 al 15 aprile al cinema La Compagnia e on line sulle piattaforme Più Compagnia e MyMovies.
Il festival, per i vent’anni della manifestazione, regala al suo pubblico un momento unico, organizzato per la prima volta in Italia, con l’attore di una delle serie più viste degli ultimi tempi. Insieme all’attore sarà presente anche il regista Hwang Dong-hyuk, che ha scritto e diretto la serie Netflix. I due ospiti si incontreranno in una masterclass in programma al festival sabato 9 aprile.
All’attore, con 30 film in carriera, ex modello classe 1972, sarà dedicato un omaggio (il primo in Italia di questa portata) con una selezione di 10 film che hanno meglio caratterizzato il suo percorso artistico: dagli esordi di “The young man” (1994) e “An affair” (1998) a “City of the rising sun” (1999), che lo vede vincitore di ben due premi come miglior attore (Korean Association of Film Critics Award e Blu Dragon Award). Il festival ripercorre la sua carriera presentando “Il mare” (2000) che ha avuto un remake statunitense nel 2006 uscito anche in Italia con il titolo “La casa sul lago del tempo” con Sandra Bullock e Keanu Reeves. E poi “Asako in Ruby shoes” (2000); “New world” (2013) qui, al fianco di Choi Min-sik; “The face reader” (2013), progetto storico di Lee Jong-suk, uno dei film con il maggior incasso in Corea del Sud nel 2013, con 9,1 milioni di spettatori; “Assassination” (2015) thriller storico ambientato durante l’occupazione giapponese degli anni ’30 fino ai più recenti “Svaha the sixth finger” (2019) in cui l’attore è alle prese con un mistero che coinvolge una setta buddista e “Deliver us from Evil” (2020) che segna la riunione di Hwang e Lee dopo il loro film del 2013, New World.
La ventesima edizione del Festival: programmazione e novità
Per festeggiare i 20 anni il festival presenta oltre 80 titoli tra lungometraggi e cortometraggi con proiezioni in prima italiana come il film d’inaugurazione “Heaven: to the Land of happiness” di Im Sang-soo, regista cult della cinematografia coreana (che sarà ospite del festival) e di chiusura, l’atteso “Escape from Mogadishu” di Ryoo Seung-wan, film campione d’incassi al botteghino in Corea del Sud basato su una storia vera, ambientato durante la guerra civile a Mogadiscio quando i diplomatici rivali della Corea del Nord e del Sud rimangono intrappolati.
Tra le novità di quest’anno la sezione Webtoon & Cinema, che pone il focus sui fumetti digitali pensati per essere letti su smartphone (un coreano su tre legge regolarmente webtoons). Sono confermate, inoltre, le storiche sezioni: Orizzonti Coreani (i migliori film in patria del 2021); Independent Korea, una vetrina del cinema indipendente che ospiterà i lavori di giovani registi e autori emergenti. Confermate anche le sezioni “Corti, Corti!” e K-Documentary, selezione delle migliori ultime opere documentaristiche.
La manifestazione ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi è organizzata con il supporto di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano di Roma, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Cineteca Italiana di Milano, Nemo Academy; KOFIC – Korean Film Council e grazie al nuovo ingresso Marchesi Frescobaldi, l’azienda leader nella produzione di vino in Toscana, da sempre impegnata nella migliore interpretazione della toscanità all’estero e che dal Rinascimento investe nel settore culturale – in questo caso con uno sguardo alla Corea del Sud.