L’Elettrice Palatina: la principessa che salvò l’arte di Firenze

Elettrice Palatina

Se i fiorentini e i turisti possono ammirare tantissime opere della collezione medicea è grazie a lei: Anna Maria Luisa De’ Medici e vi spieghiamo perché.

Nella storia si sono verificati tantissimi episodi di spoliazioni di opere d’arte che al decadere della famiglia che ne possedeva una collezione erano portate lontane dai loro luoghi di origine e conservazione. Questo a Firenze non accadde grazie alla lungimiranza dell’unica figlia femmina del granduca di Toscana Cosimo III e di Margherita Luisa D’Orleans: Anna Maria Luisa De’ Medici. La Principessa redisse, infatti, il cosiddetto patto di famiglia che vincolò allo Stato Toscano la collezione artistica che da secoli era della famiglia Medici. Ma partiamo dall’inizio e conosciamo meglio questa donna dalla mentalità moderna.

Foto dalla Pagina Facebook di “Città di Firenze”

Chi è l’Elettrice Palatina

Anna Maria Luisa De’ Medici è stata l’ultima rappresentante della dinastia Medici, fu particolarmente amata dal padre che nutriva un affetto immenso per lei e che teneva di conto il suo pensiero. È chiamata anche Elettrice Palatina perché sposata con Giovanni Guglielmo Elettore del Palatinato, facente parte cioè del gruppo che si occupava di eleggere il re di Germania. Il matrimonio avvenne a seguito di parecchi fallimenti: Anna Maria era stata prima promessa al Duca di Savoia, poi al Duca di Modena, erano intercorse delle trattative per darla in sposa al re di Spagna Carlo II. Tutti questi progetti per un motivo o per l’altro non andarono a buon fine e la Principessa sposò Gugliemo trasferendosi a Dusseldorf. Quando alla fine della guerra di successione di Spagna, il fratello Gian Gastone non aveva successori, Anna Maria Luisa con l’appoggio del padre chiese all’imperatore Carlo VI di essere nominata erede del Granducato di Toscana. La nomina non le fu concessa ma – a seguito della morte del marito – tornò comunque a Firenze nel 1717 dove rimase fino alla sua morte.

Foto dalla pagina Facebook MUSE Firenze

Il Patto di Famiglia

Per anni fu lei a tenere alto il nome della famiglia Medici risolvendo il malumore generale, Cosimo III era ormai anziano e Gian Gastone era occupato a portare avanti una vita di vizi e di lusso. L’Elettrice Palatina legò con la nobiltà toscana, si occupò di beneficienza, regolò il consiglio ma quando alla morte del padre Gian Gastone divenne il successore si ritirò nel Monastero della Quiete. Fu nel 1736 al momento delle trattative per il passaggio della Casa dei Medici ai Lorena che Anna Maria tornò in gioco. Fu lei stessa alla morte del fratello a firmare l’atto che nominava suo erede universale Francesco di Lorena ma ad un patto: mantenere a Firenze tutti i capolavori artistici che la sua famiglia aveva collezionato nei secoli. L’Elettrice Palatina impedì così anche alle future famiglie che sarebbero state a capo della città di spostare da essa il suo patrimonio artistico di cui aveva percepito l’immenso valore. Comprese anche il potere attrattivo che Firenze avrebbe acquisito grazie all’arte, come scritto nel Patto di famiglia: “…o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”.

Foto dalla pagina Facebook di Museo de’ Medici

Ancora oggi ogni 18 febbraio – anniversario della morte – sfila in suo onore un corteo che arriva fino alle Cappelle Medicee dove è presente la sua tomba e una statua che la raffigura. Un omaggio alla sua persona che ha un ruolo centrale nella storia fiorentina. È, infatti, grazie all’Elettrice Palatina che l’operato e la promozione artistica che la famiglia Medici ha portato avanti non sono andati perduti e anche grazie alla sua saggezza che Firenze può essere considerata la città d’arte per eccellenza vantandosi di custodire capolavori senza tempo.

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Foto di copertina dalla pagina Facebook MUSE Firenze