
Non solo il David, all’Accademia c’è anche Stradivari!
Il museo fiorentino – casa della più importante opera di Michelangelo – sorprende con un percorso speciale dedicato alla storia degli strumenti musicali di cui Firenze è stata una delle protagoniste.
È uno dei simboli per eccellenza di Firenze, rappresenta tutto il talento e il genio di Michelangelo, è per lui che turisti da tutto il mondo si mettono in fila per ore. Stiamo parlando del David ma se vi dicessimo che l’entrata della Galleria dell’Accademia vale la pena non solo per lui – e per tutte le altre bellissime opere all’interno ovviamente – ma per scoprire anche un pezzo di storia fiorentina un po’ meno conosciuta? La storia della musica o più nello specifico degli strumenti musicali!
Il Museo degli strumenti musicali
Ebbene è proprio così, un’ala della Galleria dell’Accademia – creata in collaborazione con il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini – espone circa quattrocento strumenti musicali provenienti dalle collezioni private dei granduchi di Toscana, Medici e Lorena raccolti nel periodo che va dalla seconda metà del XVII secolo alla prima del XIX secolo. Entrando in questa parte del museo ci accolgono due dipinti di Anton Domenico Gabbiani che rappresentano i musici della corte dei Medici. Questi ultimi – ognuno rappresentato con il proprio strumento musicale in mano – erano per l’epoca vere e proprie star.

Nel dipinto in alto a destra è rappresentato anche il Gran Principe Ferdinando de Medici che come sappiamo dedicò la propria intera vita all’arte e alla musica. Le opere di Gabbani ci aiutano a comprendere il rapporto intimo e profondo che si andava a creare tra artisti e il proprio strumento musicale che diventava come un prolungamento fisico del proprio sentire. Il Museo degli strumenti musicali è stato inaugurato nel 2001 e rinnovato nel 2024 ma è ancora poco menzionato, vale invece la pena conoscerlo per la bellezza e la conoscenza che porta non solo agli appassionati di musica.
La viola di Stradivari
Ed ecco che, esposto poco più avanti dei dipinti, tra strumenti a fiato e percussioni è possibile ammirare il vero protagonista di questo settore dell’Accademia, si potrebbe quasi dire il David degli strumenti musicali: la Viola di Stradivari. Ciò che la rende speciale è che è l’unica viola al mondo costruita da Stradivari ad essere rimasta intatta nel suo stato originali, come realizzata nel 1690 proprio per il Gran Principe per il Quintetto Mediceo. Osservandolo, lo strumento musicale in abate rosso risulta come nuovo, conserva i suoi intarsi in madreperla, avorio, ebano e gli stemmi medicei.

Si racconta che la viola è di così buona conservazione perché alla morte di Ferdinando de Medici non fu mai più fatta suonare e non subì le modifiche che i Lorena apportarono a molti strumenti musicali. Raffinata ed elegante si distingue dalle altre opere che le sono accanto: come il violoncello originario dell’orchestra.
La spinetta ovale di Cristofori
Ma non finisce qui, il Museo all’interno dell’Accademia sorprende ancora grazie ad una vasta collezione di clavicembali che ci portano all’invenzione del Pianoforte. Quest’ultima è avvenuta proprio a Firenze, c’entrano sempre i Medici che chiamarono nel 1688 alla propria corte il padovano Bartolomeo Cristofori come costruttore di strumenti musicali.L’artista in quegli anni sperimentò molto con la struttura e i materiali degli strumenti. Ed ecco che nel 1698 diede vita ad un’evoluzione del clavicembalo, dotando lo strumento di martelletti che ne generavano suoni nuovi, non era più necessario pizzicare le corde. Per la prima volta i documenti parlano di “Pianoforte” o con più precisione “clavicembalo col piano e forte” e poi “Fortepiano”.

Proprio al Museo degli strumenti della Galleria dell’Accademia è presente la più antica opera di Cristofori mai conservata: la spinetta ovale ideata nel 1690. Qui le corde vengono ancora pizzicate come nel clavicembalo ma struttura, materiale e sonorità sono una novità. Questo strumento è stato scoperto recentemente e fa parte della collezione dell’antiquario Stefano Bardini. Sempre nella stessa sala è ospitato anche il più antico pianoforte verticale esistente costruito nel 1739 da Galliano Domenico del Mela, successore e allievo di Cristofori.
Quello del Museo degli Strumenti Musicali della Galleria dell’Accademia è un percorso davvero affascinante che valorizza il ruolo della musica a Firenze fin dai tempi dei Medici. Vale la pena, quindi, soffermarsi anche su questa sezione del Museo immergendoci nella magia della manifattura di queste opere!