Medivh: l'anima malinconica dell'alternative rock

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3 musicisti indipendenti, nessuna etichetta: i Medivh portano una voce nuova nel mondo dell’alternative – post rock.

Sono Emmanuele, frontman, voce, chitarra e piano, Tommaso al basso e synth e Lorenzo alla batteria acustica e drum machine, due fratelli di sangue e un terzo di fatto, in una parola Medivh.

Si conoscono da sempre ma hanno alle spalle esperienze diverse nel mondo della musica. Poi nel 2020, dalla voglia di creare qualcosa di nuovo, nasce Medivh: un ibrido musicale capace di unire suoni elettronici, potenza del rock, influenze punk e psichedeliche.

Tre anime profondamente diverse, che riescono però a interagire con grande sintonia e rispetto delle reciproche idee; il vasto panorama delle loro influenze musicali spazia dai Pink Floyd a Steven Wilson, dai Led Zeppelin a Billie Eilish, dai Depeche Mode ai Biffy Clyro, passando per Hans Zimmer e Ramin Djawadi

La loro musica è malinconica, potente, cupa. Non hanno etichetta, sono musicisti indipendenti, tutto quello che potete vedere e sentire dei Medivh se lo producono “da soli”. 

La scintilla è, come sempre, autobiografica; partendo da storie personali affrontiamo temi universali: quindi nei nostri testi trovate rabbia, amore, delusione, senso di impotenza, voglia di libertà… Stiamo tracciando un percorso al contrario: essendo nati nel (fottuto) 2020 abbiamo iniziato pubblicando un album (Where’s The Place I Saw in My Dreams?) e un singolo (Underwater).  

La dinamica è stata naturale e efficace fin da subito. Dalla scrittura delle canzoni fino alle sessioni di registrazione, l’energia positiva che si è sprigionata da questa collaborazione si è subito trasformata in qualcosa che sentivamo particolarmente nostro. Avevamo cose da dire, lo abbiamo fatto scrivendo, registrando e pubblicando la nostra musica online, in un periodo in cui non si poteva fare molto altro. Adesso scalpitiamo per tornare prima possibile sul palco e portare questo nostro sound, questa nostra energia, di fronte a un pubblico in carne e ossa”. 

Abbiamo ascoltato i Medivh e vi diciamo che ne pensiamo:

Un alternative – post rock, quello dei Medivh, pensato e suonato in maniera molto intelligente. In entrambi gli EP “where’s the place i saw in my dreams?” (part 1 e 2) si passa da atmosfere alla Mogway e più dark degli Anathema, a un prog rock che richiama i Porcupine Tree soprattutto nelle melodie vocali. Nonostante le influenze sonore che, nel 2021 è praticamente impossibile non seguire, non perdono di originalità, anzi è un gruppo che esprime chiaramente quello che vuole. Tutto questo senza strafare nella ricerca di suoni particolari di synth, batterie o chitarre. I brani Wind, Maelstrom e Hiatus ne sono un esempio calzante: tutto è nel “posto giusto” , diretti, articolati ma allo stesso tempo melodicamente perfetti. Tutto miscelato come si deve. Le atmosfere create sarebbero perfette per una colonna sonora (tipo “Les Revenants” dei Mogway).  In conclusione due EP per niente scontati nel loro genere: un ottimo e piacevole ascolto.

Potete ascoltarli sul loro canale Youtube o su Spotify o visitare il loro sito web.

 

Recensione a cura di Giacomo Finocchietti