5 mostre (più una) da vedere in Toscana quest’estate

Vi segnaliamo 5 mostre (più una) da vedere in Toscana quest’estate tra un giro fuori porta e un fine settimana al mare ma anche per chi resterà in città!

Una mostra nel borgo d’arte contemporanea di Peccioli

Peccioli è già di per sé un’ottima meta per una girata fuori porta che unisce bellezza del territorio e arte. Nelle colline della provincia di Pisa, Peccioli ha infatti saputo integrare l’arte contemporanea nel suo paesaggio storico, trasformandosi in un vero e proprio borgo d’arte. Grazie a iniziative come installazioni artistiche diffuse, residenze d’artista e mostre temporanee, il borgo offre ai visitatori un’esperienza unica dove storia, cultura e innovazione si fondono armoniosamente.

Quest’estate si aggiunge un motivo in più: fino al 15 settembre infatti, EARTH Foundation presenta la mostra fotografica Peccioli: racconti di una stagione. A cura di Giangavino Pazzola, curatore associato presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, in collaborazione con Giulia Adami, curatorial project manager di EARTH, l’esposizione riunisce gli scatti di Karim El Maktafi, Camilla Ferrari, Sara Scanderebech e Riccardo Svelto (di cui vi avevamo già parlato qui) dedicati al comune in provincia di Pisa vincitore del concorso “Il Borgo dei Borghi 2024” promosso da Rai 3.

Riccardo Svelto (1989), dalla serie fotografica Presenze (2023 – in corso) © l’artista

Avviato nel luglio 2023, il progetto si è basato su quattro residenze d’artista organizzate dalla EARTH Foundation, in collaborazione con il comune di Peccioli e sostenute dalla Fondazione Peccioliper e Belvedere Spa. I quattro fotografi sono stati dunque invitati a trascorrere un periodo di osservazione e studio del territorio e della comunità locale. Per restituire poi attraverso le loro immagini non solo le tendenze e le estetiche che caratterizzano il panorama italiano della fotografia contemporanea ma anche i valori della comunità che li ha ospitati. Dal rapporto identitario di giovani e adulti con il territorio all’esperienza quotidiana del lavoro. Dalla cura dell’ambiente alla sua rappresentazione ispirata all’idea di innovazione.

I curatori Giangavino Pazzola e Giulia Adami hanno poi lavorato al fianco dei fotografi per selezionare un corpus di circa cinquanta immagini che compongono il percorso della mostra fotografica. Inoltre, è in programma una serie di appuntamenti in cui personalità del mondo della cultura, dello sport e dell’informazione dialogano con Oscar Farinetti, presidenti di EARTH Foundation. Tra i temi affrontati, quelli della sostenibilità, della valorizzazione del territorio e della condivisione. Gli incontri, aperti al pubblico, si terranno presso l’Anfiteatro Fonte Mazzola di Peccioli.

Exodus, una mostra diffusa a Pisa

Se cercate qualcosa di poco tradizionale, fate invece un giro a Pisa, scansate turisti e torre pendente e partecipate ad una delle cinque passeggiate nell’arte per riflettere sul viaggio dell’umanità, dalle origini della civiltà occidentale all’avvento dell’intelligenza artificiale. Grazie al calendario di visite guidate dedicate a Exodus, progetto artistico di Alexey Morosov che coinvolge alcuni dei luoghi più densi di significato della città della Torre pendente, potrete scoprire Pisa in una nuova veste, a partire dalla celebre piazza dei Miracoli che ospita una scultura di grande impatto, fino alla duecentesca Chiesa di Santa Maria della Spina, sede di sculture e opere pittoriche sia all’interno che all’esterno, Palazzo Blu, dimora storica e centro d’arte contemporanea, il Fortilizio con la Torre Guelfa e la sede del Comune di Pisa.

Una specific site installation dai toni epici, che fino al 29 settembre 2024 trasforma la città in temenos sul quale viene gettata una rete di concetti e espressioni. Le intrusioni degli oggetti d’arte negli spazi pubblici invitano il visitatore a seguire la via dell’Esodo dell’umanità contemporanea, ricordandosi i culti arcaici e dimenticati, le promesse bibliche, le narrative musicali di Puccini e gli scritti profetici di Cechov. Ad accompagnare i visitatori lungo il percorso il curatore d’arte e collezionista Gian Guido Grassi. L’appuntamento è alle ore 10 davanti a Palazzo Blu nei giorni 21 luglio, 25 agosto, 1° e 15 settembre.

Le sedi espositive indoor (Chiesa di Santa Maria della Spina e Torre Guelfa) sono aperte in orario 10-13 e 16.30-20.30. L’ingresso è libero.

Park Eun Sun a Pietrasanta

Se siete in giro per la Versilia invece, non potete perdervi la grande mostra dell’estate a Pietrasanta di Park Eun Sun, l’artista di origine sudcoreana che fino al 22 settembre esporrà le sue opere fra le piazze Duomo e Carducci e gli spazi del complesso monumentale edificato dai Frati Agostiniani. Una mostra monumentale che propone alcune tra le sue opere più rappresentative e iconiche, realizzate tutte a Pietrasanta.

Tre “Colonne Infinite” si ergono in piazza Duomo, in un gioco perpetuo di luci tra marmo e cielo e con quelle fratture profonde che scorrono sulle superfici lisce e levigate, simboleggiando, da un lato, la sofferenza e, dall’altro, ricostruzione e rinascita. Altre opere, sempre nella cifra stilistica di Park Eun Sun, salutano i visitatori e i cittadini all’ingresso di piazza Carducci, quasi un preludio allo spettacolare allestimento all’interno della chiesa di Sant’Agostino dove, nella penombra austera del luogo, colonne di sfere marmoree svuotate e illuminate segnano un ulteriore passo in avanti nella sperimentazione artistica di Park.

Isolata si staglia, poi, nello spazio del Coro, una colonna di bronzo ricoperta da una foglia d’oro, quasi un sigillo prezioso sul percorso espositivo. Con uno scintillio di riflessi si presentano, invece, nella Sala del Capitolo le sculture bronzee e, inediti, dipinti e disegni di Park Eun Sun; in Sala Putti, infine, sono presenti le opere di Lee Kyung Hee, Kim Jae Kyeong, Nam So Hyeon, Lee Bon Gyu e Hiromasa Abe, rispettivamente moglie ed ex-collaboratori dello scultore coreano.

Le sedi espositive del Complesso di Sant’Agostino saranno aperte, sempre con ingresso gratuito, da lunedì a venerdì dalle 19 a mezzanotte; sabato, domenica e festivi aperto anche la mattina (10-13).

Street art in mostra a Siena

Una mostra al Complesso Museale Santa Maria della Scala per raccontare l’evoluzione della street art dagli esordi ai giorni nostri; esposte opere di oltre 30 artisti per illustrare il passaggio dai graffiti illegali sui treni della metropolitana newyorkese alla sua affermazione come una delle espressioni più significative dell’arte contemporanea, influenzando moda e società e guadagnando rilievo nel mercato dell’arte.

La mostra  SOTTO/SOPRA Arte Urbana: dalla strada al museo, andata e ritorno si distingue per essere allestita non in spazi museali tradizionali, ma in un’antica strada medievale integrata nel complesso museale, creando un legame emotivo con le origini underground della street art. L’esposizione segue infatti l’evoluzione della street art dai pionieri dei graffiti fino agli artisti contemporanei, evidenziando la diversità di stili e tecniche. Include grandi nomi come Banksy, Obey e JR, che hanno contribuito a portare questo movimento alla ribalta internazionale. La mostra è arricchita da performance live di artisti come Madame e Nespoon, e da eventi di danza e musica legati all’hip hop, evidenziando la stretta connessione tra arte urbana, musica e cultura.

OZMO, Conversation of Saint Paul

Particolare attenzione è riservata alle opere “site specific” e alla storia degli artisti con l’obiettivo non solo di celebrare la street art come forma d’arte, ma anche di esplorarne le radici, l’evoluzione e il suo impatto sociale e culturale contemporaneo, il tutto in un contesto museale che si fonde con le sue origini urbane.

L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del museo. Visitabile fino al 29 settembre.

Due mostre imperdibili al Museo del Novecento

Per chi invece resterà in città, tra le grandi mostre del capoluogo toscano di questa estate, da non perdere sicuramente almeno due delle esposizioni in corso al Museo del Novecento. La prima è quella dedicata a Louise Bourgeois, protagonista indiscussa dell’arte del XX e XXI secolo. L’esposizione, dislocata tra il Museo Novecento e il Museo degli Innocenti, presenta per la prima volta a Firenze più di 100 opere dell’artista,  tra cui molte creazioni su carta, tra gouache e disegni, sculture di varie dimensioni e installazioni.

Nell’arco della sua lunga e fertile carriera, Bourgeois ha sempre interpretato il processo creativo come una di forma di esorcismo, delineando una poetica del perturbante in grado di indagare le complesse dinamiche della psiche e dell’inconscio, di scacciare traumi e inibizioni. Il titolo della mostra al Museo Novecento Do Not Abandon Me, incentrata su opere della maturità raggruppate secondo temi ricorrenti, fa riferimento all’esperienza sconvolgente dell’abbandono e al desiderio di unione che Bourgeois ha sempre nutrito e che in questo caso si riferisce alla diade madre-bambino, intesa come modello di tutte le relazioni future. 

Le opere selezionate per la mostra includono anche tre grandi installazioni dedicate a soggetti cari all’artista, come il ragno e la cella, esposte in stretto dialogo con l’architettura, la storia e la simbologia di due luoghi straordinari come le Ex Leopoldine, che ospitano il Museo Novecento, e l’Istituto degli Innocenti, dove sarà esposta l’opera Cell XVIII (Portrait) dal forte impatto visivo e in potente risonanza con la collezione del museo. 

La seconda esposizione da non perdere al Novecento è Ritorni. Da Modigliani a Morandi che vede protagonisto l’unico Autoritratto dipinto da Amedeo Modigliani, vera e propria icona dietro la quale si nasconde uno degli artisti italiani più importanti e amate del XX secolo. Il capolavoro del pittore livornese, oggi parte delle raccolte del MAC USP Museu de Arte Contemporânea da USP a San Paolo in Brasile, arriva al Museo Novecento dopo circa ottanta anni dalla sua uscita dalla Raccolta Della Ragione.

Al Museo Novecento i visitatori avranno quindi l’opportunità di dialogare con Modì, e con altri grandi autori del novecento italiano, da Guttuso a Morandi, da Carrà Birolli.  L’esposizione, situata negli spazi adiacenti alla Collezione Permanente del museo, offre uno sguardo approfondito sulle scelte collezionistiche di Alberto Della Ragione e sulle complesse vicende che hanno portato alla formazione di una delle più importanti collezioni raccolte. Grazie alla mostra Ritorni. Da Modigliani a Morandi, sarà pertanto possibile sondare in maniera più dettagliata le traiettorie del gusto che hanno ispirato, negli anni, le scelte di Alberto Della Ragione, protagonista di una stagione straordinaria della storia dell’arte e del collezionismo nel nostro Paese. 

Louise Bourgeois. In Florence | fino al 20.10.2024

RITORNI. Da Modigliani a Morandi | fino al 15.09.2024

Allegra Sardelli all’Hotel Mercure Firenze Centro

Se tra uno spostamento e l’altro in giro per la Toscana quest’estate passate nei pressi della stazione di Santa Maria Novella non fatevi mancare un passaggio alla mostra di una giovane artista fiorentina all’Hotel Mercure Firenze Centro. Si chiama Intimo Quotidiano la mostra di Allegra Sardelli che si concentra sul tema della rappresentazione del quotidiano secondo un punto d’osservazione intimo e personale.

Il concetto d’intimità declinato nelle mura della propria abitazione e dei propri affetti è un’immagine intrisa di significato e valore personale tanto da essere sempre stata tra i temi più ricorrenti e profondamente significativi nell’arte, rappresentata in modi da riflettere le trasformazioni culturali e sociali succedutesi nel corso del tempo. Attraverso diverse forme e stili gli artisti ne hanno fatto da sempre un concetto chiave delle loro rappresentazioni, rivelando aspetti nascosti della vita privata e del rapporto con il proprio spazio abitativo.

Seguendo questo filone, Allegra Sardelli dipinge soggetti domestici e gesti intimi per esprimere sentimenti profondi e stati d’animo interiori. I suoi dipinti catturano la bellezza e la poesia dei momenti ordinari, rivelando la ricchezza emotiva nascosta nella routine quotidiana.

Con i suoi lavori, l’artista offre una lente attraverso cui possiamo vedere e comprendere le dinamiche umane più profonde: temi universali e sempre attuali, che ci invitano a riflettere sulla nostra relazione con lo spazio in cui viviamo e con le persone che ci circondano, rivelando complessità e bellezza delle relazioni umane.

La mostra è a ingresso libero e visitabile tutti i giorni dalle 15 alle 20 fino al 31 agosto.