Tra musica e follia: alla scoperta dei Jaspers

the jaspers

È il 2009, e alcuni musicisti si incontrano al CPM Music Institute di Milano: è il momento fondativo dei Jaspers. Fabrizio Bertoli (voce), Erik Donatini (basso elettrico), Eros Pistoia (chitarre), Francesco Sgarbi (tastiere) e Giuseppe Ferdinando Zito (voce) costituiscono questo gruppo difficile da catalogare.

Un po’ rock, un po’ pop, un po’ alternative, ma anche un po’ progressive, reggae e funk, con contaminazioni di musica classica. Il carattere eccentrico ed eclettico del gruppo ha scomodato fin da subito paragoni importanti, come quelli con Frank Zappa e con Elio e le Storie Tese. Eccentricità chiarita fin dal nome, tributo, dedica ed evocazione del filosofo e psichiatra Karl Jaspers, che al meglio rappresenta la follia artistica e personale di ogni singolo componente della band.

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Un progetto iniziale senza grosse aspettative, solo tanta voglia di divertirsi e di mettere al centro la naturalezza del proprio essere. Vengono notati inizialmente da Franco Mussida – chitarrista e fondatore storico della PFM e presidente del CPM – e a lui seguiranno, nel corso degli anni, tantissime collaborazioni con produttori e musicisti italiani. Tra varie produzioni e diversi dischi, due singoli riarrangiati in chiave rock sono stati particolarmente apprezzati da critica e pubblico: In fondo al mar, cover della celebre canzone Disney tratta dal film d’animazione La Sirenetta e lo storico brano Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Dal 2017 al 2021 i Jaspers sono stati la band ufficiale della trasmissione di Rai 2 “Quelli che il calcio”, condotta dal celebre duo comico Luca e Paolo assieme a Mia Ceran, e in questi quattro anni hanno suonato e lavorato con molti comici e artisti. Quella in Rai è stata un’esperienza davvero speciale, che ha contribuito a far crescere professionalmente tutti i membri della band: «In quel contesto dovevamo preparare molti arrangiamenti in poco tempo e capire subito il feedback del pubblico. C’erano da rispettare le esigenze dei tempi televisivi che per un musicista significa essere pronto in pochi secondi e dare il massimo nel poco spazio a disposizione. Suonavamo per brevi stacchi di trenta secondi e una canzone intera rivisitata in chiave parodia. Significa che non c’erano i margini di errore di un concerto: dal punto di vista del “mestiere” siamo infatti cresciuti tantissimo. Poi il fatto di avere le registrazioni delle puntate a disposizione ci ha permesso di risentirci e capire i correttivi da apportare».

I Jaspers sono anche una concept band in maschera, che porta sul palco una sorta di Opera Rock Theatre. Durante le esibizioni, infatti, ogni componente celebra la propria pazzia rappresentando il personaggio di un manicomio immaginario, contribuendo così a realizzare show ironici e molto coinvolgenti. L’organizzazione del tour è meticolosa: «Prepariamo la scaletta per i concerti decidendo l’ordine dei brani con cura. Dedichiamo particolare attenzione alle parti che introducono le canzoni e a tutti gli intermezzi teatrali che usiamo durante lo show». 

Durante i tour nel corso degli anni, la band ha condiviso il palco con artisti nazionali e internazionali come Skindred, Lacuna Coil, Stef Burns, Linea 77, Enrico Ruggeri, Giuliano Palma, Rezophonic, Africa Unite, Modena City Ramblers, Marta Sui Tubi, Bryan Ferry, Roy Paci, Edoardo Bennato, Persiana Jones, Vallanzaska, Nanowar of Steel, Rumatera, Alteria. L’intensa attività live dei Jaspers vanta inoltre la collaborazione con Cass Lewis, bassista degli Skunk Anansie

A febbraio hanno pubblicato il singolo Rockstar, interamente scritto e prodotto da loro; con il brano la band esplora sonorità più vicine al rock, molto diverse da quelle che hanno caratterizzato le incisioni passate. Il sound old school che pervade l’intera canzone si sposa perfettamente con una concezione musicale più moderna. Le voci armonizzate, un riff massiccio, la presenza di sintetizzatori analogici e uno special – vero e proprio marchio di fabbrica della band – fanno di Rockstar il pezzo ideale per far scatenare le persone sotto al palco ad ogni concerto. Il brano racconta di una serata vissuta senza limiti e carica di promiscuità. «Il messaggio che abbiamo voluto lanciare è che anche la persona più comune può sentirsi una rockstar per una sera, superando i propri limiti e dando libero sfogo a trasgressioni e curiosità più profonde.» E alcuni membri della band, per un periodo della loro vita, hanno passato delle serate promiscue. La veridicità del brano è la prova della sua composizione estemporanea e spontanea, nata da un riff di chitarra su cui è stato costruito tutto il resto. Anche il videoclip, diretto da Elio Nubes De Filippo, celebra la natura della canzone e l’eccentricità della band. Ai Jaspers ripresi durante una performance al Legend Club di Milano, sono affiancate scene in cui compare la body piercer Xenia Eunice – ripresa anche nella cover del singolo, realizzata da Chiara Sardelli –, fortemente voluta per l’immagine rock e irriverente, cui contribuiscono tatuaggi, piercing e split tongue (lingua biforcuta). Tutti elementi che nell’immaginario collettivo rimandano spesso ad atteggiamenti bizzarri, viziosi e talvolta peccaminosi. 

A Rockstar ha fatto seguito Dante, ultimo singolo della band appena pubblicato – insieme al videoclip – agli antipodi rispetto al lavoro precedente. Il testo, scritto da Francesco in pieno lockdown, ha subito conquistato gli altri componenti del gruppo. Il brano racconta una storia d’amore finita male. La persona che è stata lasciata augura all’ex che Dante possa scrivere un nuovo girone dell’inferno solo per lei. La band ha scelto di girare proprio a Firenze il video della canzone, nel quale i Jaspers appaiono vestiti con il classico abito di velluto rosso che accompagna il Sommo Poeta in ogni sua rappresentazione. Per le riprese del video, la copertina e le foto sul set i Jaspers hanno scelto un team tutto fiorentino e tutto al femminile: la regista Simona De Simone, la filmaker Sofia Quercetti, la fotografa ufficiale Chiara Sardelli, la stylist che ha creato i costumi Sara Pellegrini e la make-up artist Caterina Zurlo.

Entrambi i singoli pubblicati anticipano il terzo album della band che uscirà nei prossimi mesi. Nell’atteso disco il carattere del gruppo si sentirà nelle note di ogni canzone, grazie alla scelta di gestire internamente scrittura e produzione delle canzoni: «Il nuovo album sarà Jaspers al 100%! Eterogeneo e con brani in cui crediamo molto; la nostra idea è di uscire entro la fine dell’anno, quindi, reggetevi forte! Ne vedrete delle belle», parola di Jaspers. C’è da scommetterci. 

www.jaspersofficial.net

IG: @jaspersofficial

Foto di Chiara Sardelli